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Cesare Beccaria

(Milano 1738 - 1794)

Collaboratore de "Il Caffè" (1762-64). nel 1764 pubblica Dei delitti e delle pene, in cui dimostra come la pena di morte sia da abolire per motivi pratici (non ha mai impedito il crimine) e umanitari. Più in generale, la  pena deve essere strumento di difesa sociale (principio acquisito dal pensiero giuridico moderno) e la società deve mirare alla prevenzione del delitto più che alla repressione, per il semplice principio utilitaristico della "massima felicità divisa per il maggior numero di individui" (Beccaria in tal senso si può ritenere un discepolo ideale di Locke e di Helvetius e del sensismo di Condillac evidente nelle sue Ricerche del 1770). 

Opere 

Opere su Norberto Bobbio:

Enrico Lanfranchi, Un filosofo militante, TO:Bollati Boringhieri,  1989

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