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Conservare
i libri antichi e i libri rari. Note di Bibliofilia
di Sonia Introzzi e Liliana Poli.
Volumina ©. Laboratorio di restauro
Il
libro è un contenitore di storie, curiosità, esperienze,
avventure. Ma pochi si soffermano a considerarlo come un insieme di attività
intellettuali, tecniche, artigianali e artistiche di immenso valore.
Basti pensare che il contenuto di un libro può essere praticamente
riprodotto all'infinito, ma ciò non accade per i suoi elementi
costitutivi che sono fondamentali per capire il contesto culturale e sociale
in cui il libro ha avuto origine e diffusione. Tali elementi sono: la
carta, la legatura, la copertina.
L’importanza della corretta conservazione del libro non deve essere
sottovalutata.
I materiali di cui è costituito sono di natura organica (prodotti
animali o vegetali) e quindi molto deperibili col trascorrere degli anni.
Tanti sono i nemici dei nostri libri. Anche nelle nostre moderne abitazioni
la loro azione può essere molto pericolosa.
Tarli, termiti, topi possono distruggere un libro scavando buchi enormi,
o operando come delle fini ricamatrici, mentre muffe e polvere rendono
fragile la carta e creano un ambiente a loro favorevole.
Se veramente amiamo i nostri libri e vogliamo difenderli da questi nemici,
dobbiamo seguire alcune regole semplici ma precise.
Come per la salute della nostra persona, anche per quella dei libri, è
necessaria, prima della cura, la prevenzione.
Occorre tenere presente che il libro ha bisogno di respirare, quindi aria,
luce ma non il sole diretto, ambiente asciutto ma non secco (sia l’atmosfera
umida, sia quella eccessivamente secca favoriscono la friabilità
della carta e la diffusione delle muffe).
Un bel pennello morbido sarà un attrezzo utilissimo per spolverare
i libri e gli scaffali almeno una volta all’anno, preferibilmente
in primavera. Bene sarebbe lasciare per qualche ora i volumi aperti, all’aria.
Tutto questo in un locale pulito e senza polvere.
Se un utilizzo un po’ “eccessivo” del libro ha determinato
orecchie agli angoli, rottura della copertina o strappi nelle pagine ci
si deve dimenticare assolutamente che esistono lo scotch e il vinavil:
sono due nemici da combattere.
Queste le semplici azioni per una utile prevenzione e conservazione.
Piuttosto, se il libro è particolarmente importante sia dal punto
di vista economico, sia da quello affettivo e culturale, è consigliabile
affidarlo a mani esperte: la spesa sarà ampiamente compensata dalla
riaquistata integrità del nostro tesoro.
IL RESTAURO
Il restauro librario nasce certamente con la necessità di fare
sopravvivere il grande valore del contenuto dei primi manoscritti. Erano
interventi empirici e non molto frequenti, data la notevole durata e la
robustezza delle pergamene.
Occorre anche ricordare che spesso si preferiva creare una intera nuova
copia, piuttosto che restaurare un libro molto rovinato.
E' nel Rinascimento, con la riscoperta filologica degli antichi testi
e in seguito alla invenzione della stampa che il restauro riceve un notevole
impulso e diventa scientifico.
Nel Settecento il restauro ha un ulteriore sviluppo: la chimica (moltissimi
i ricettari segreti di questo periodo) ridefinisce nuove tecniche di intervento.
Lo smacchiamento della carta e il ravvivamento degli inchiostri, ad esempio,
sono tipici di questo periodo.
Ma per considerare il restauro soltanto conservativo, occorre arrivare
fino ai giorni nostri.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si forma in fatti una nuova consapevolezza
circa le metodologie di intervento.
Non più riscrittura di parti di testo perdute o rilegatura con
nuove copertine.
Il libro non è più visto quindi solo come supporto di un
messaggio scritto ma anche come manufatto, prodotto di una cultura artigianale
che è presente in più elementi: legatura, filigrana, tecniche
di incisione, caratteri di stampa, fabbricazione della carta, fascicolazione,
strumenti utilizzati.
Il restauro assume così una importanza notevole per la salvaguardia
e la conservazione "della nostra memoria" e del nostro patrimonio
artistico.
COSA deve FARE un Bibliofilo ma anche un "curioso"
- utilizzare segnalibri
- sottolinerae con matita
- estrarre i libri dagli scaffali prendendoli a metà del dorso
- per la pulizia utilizzare solo pennelli o gomme molto morbide
- lasciare un filo di spazio tra i libri sugli scaffali
- arieggiare la biblioteca o la stanza dove conserviamo i libri
- ... e soprattutto sfogliarli e leggerli, anche i libri antichi !
COSA NON FARE
- chiudere i volumi in librerie a vetri oppure comprimerli l’uno
contro l’altro
- esporre i libri alla luce solare diretta o a fonti di calore quali:
lampade alogene, termosifoni, caminetti...
- estrarre i libri dagli scaffali prendendoli dall’alto del dorso
- forzare il libro nell’apertura
- piegare gli angoli delle pagine per tenere il segno
- sottolineare con biro o evidenziatore
- bagnare le dita per girare pagina
- utilizzare scotch o vinavil per riparare strappi o mancanze
- utilizzare gomma-pane
Questi sono i consigli che vi suggerisce la società VOLUMINA
s.a.s. di Milano (tel. 02.8940.4816) che opera da oltre 20 anni su tutto
il territorio nazionale e che fornisce la propria assistenza a privati,
a Biblioteche e a Archivi di Stato.
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