[b] Dal Patto Molotov-Ribbentropp

(detto anche "Patto Hitler-Stalin")

a Yalta

[Attenzione] In caso di ritardo di apertura di questa pagina, attendere ed avere pazienza: ne vale la pena!

[In questa pagina] Seguenze fotografiche relative ai momenti della firma del "Patto Molotov-Ribbentrop", noto anche come "Patto Hitler-Stalin"- per la spartizione della Polonia.

Dai resoconti dell'interprete Schmidt pubblicati dal governo americano il 4 marzo 1946 (doc. n. V) risulta che Hitler e Stalin erano persuasi che la coincidenza degli interessi essenziali dei due governi poteva durare abbastanza a lungo. Hitler doveva "digerire" la Polonia, abbattere la Francia e vincere l'Inghilterra, dopo di che avrebbe avuto sotto controllo tutta l'Europa, al riparo di un "muro" che sarebbe andato dalle frontiere baltiche "all'estuario del danubio".

Le righe che seguono sono tratte da una ricostruzione storica di Angelo Tasca:

1941-1942: Il Patto Hitler Stalin e la spartizione della Polonia

La vittoria doveva pure procurargli, oltre l'Europa, quelle risorse coloniali di cui parlerà nel settembre 1940 a Serrano Suner, quando questi gli farà visita a Berlino.

Un simile programma teneva conto che la Russia vi sarebbe stata fedele fino a che lo avrebbe ritenuto opportuno e del resto si trattava di tempi lunghi.

Tutte le testimonianze dei familiari di Hitler concordano nell'attribuirgli l'idea (vivissima in lui nei primi mesi dopo il patto) che l'accordo con la Russia era "un grande atto diplomatico" e che poteva durare a lungo.

Goering si ricordava perfettamente che Hitler gli aveva detto, nell'agosto del 1939: "Sono deciso a lavorare a lungo con la Russia" [D.C. Poole, light on Nazy foreign Policy, in Foreign Affairs, ottobre 1946, p. 18 dell'estratto].

Hitler stesso, nei colloqui del Brennero con Mussolini, dichiarò a quest'ultimo che la sua decisione di collaborare con la Russia era stata il frutto di lunghe meditazioni e non sarebbe mutata: "Il Fuehrer intende mantener sempre, in avvenire, rapporti cordiali con questo paese".

Il 15 settembre agli aggiornamenti sulla situazione sollecitati da Molotov, Ribbentropp risponde in un messaggio speciale che "l'esercito polacco sarà ben presto distrutto e Varsavia occupata fra pochi giorni"; l'aggiornamento di Ribbentrop confermava nello stesso tempo che tutto si sarebbe fatto sotto il segno del protocollo segreto e chiedeva per quale data l'esercito sovietico si sarebbe messo in movimento.

La notizia comunicata da Ribbentrop su Varsavia era prematura, benché fondata sulle informazioni precise del comando tedesco. Questo si era ingannato già una volta, allorché aveva lasciato credere alla caduta di Varsavia il 9 settembre. Molotov si era allora precipitato al telefono per felicitarsene con Von Schulenburg: "Ho ricevuto la vostra comunicazione -- gli aveva detto -- sull'entrata a Varsavia delle truppe tedesche. Vogliate trasmettere le mie congratulazioni e i miei complimenti al governo del Reich tedesco". In realtà Varsavia resisterà sino al 27, senza che questa resistenza possa modificare il corso degli eventi.

Tuttavia la falsa notizia dell'imminente caduta della capitale polacca determinò il governo sovietico a stringere i tempi e a effettuare senza ritardi il suo piano di invasione.

Come da accordi l'Unione Sovietica giustificò il proprio intervento come "forzata a venire in aiuto agli Ucraini e ai Bielorussi minacciati dall'avanzata germanica.

Nella foto in basso, la nuova tattica di sinistra: nasce la Vera Santa Alleanza (nella foto sono riconoscibili Churchill, Truman e Stalin - Potsdam, 1945).

Nella foto seguente in basso: Stalin, Roosvelt e Churchill alla Conferenza di Teheran del 1943.

In basso, a seguire,

Churchill, Truman e Stalin sono ripresi a festeggiare sempre in occasione del vertice di Potsdam nel 1945.

[È importante far notare, con la seguenza di queste immagini, con la dimostrazione di questi capovolgimenti di fronte e di allenze, che non sono le dinamiche del Capitale - con i suoi rapporti di forza - che sono costrette a correre dietro la politica o alle cosiddette svolte o, peggio ancora, "scelte strategiche" ma è esattamente il contrario: è la politica che è costretta a seguire repentinamente le dinamiche del Mercato, e quindi del Capitale. Ciò spiega molte cose, Ma dovrebbe anche servire a riconoscere traditori o nemici.]

Febbraio 1945: Churchill, Roosvelt e Stalin sono riuniti a Yalta ...

... questa immagine è importante perché rappresenta il Capitale nelle sue varie forme quasi come a voler ricordare al mondo che Esso è Uno e Trino. Del resto questa santa trinità (guardatela bene quella foto perché troppe volte è stata dimenticata quando c'era bisogno del mito, dello spirito...) non era lì per caso, né voleva rappresentare qualcosa di imponderabile e sfuggente. Era materia così palpabile,ma anche così esigente, che a distanza di mezzo secolo ne sentiamo sulle spalle ancora tutto il peso con tutta la sua arroganza.

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