PRIMO RAGIONAMENTO
La tattica è anche acquisizione di vantaggi effimeri, perché elude la chiarezza e produce imbroglio. La tattica, come metodo corruttivo, è l'ideologia che serve al Capitale2 per procedere all'accumulazione. È assurdo combattere il capitalismo, auspicarne il superamento, se poi si ripropongono stessi metodi e finalità. La tattica prevede spostamenti continui di obiettivi parziali, fino al raggiungimento di risultati deviati dal fine annunciato. Per la tattica si rendono necessarie forme organizzative gerarchiche e segrete, "per meglio funzionare", ottenendo pseudo-vantaggi. La tattica tende a schiacciare le voci di chiarificazione, svelatrici di imbrogli, condiziona l'informazione e la cultura per vincere sul piano del contingente e si sforza di mantenere il segreto. Lenin fu il primo ad introdurre la tattica nella prassi della "metodologia marxiana", poi, il leninismo, spacciando3 per marxismo e per obiettivi comunisti metodi e finalità che appartengono alla storia ed alla filosofia dell'evoluzione borghese... ha fatto il resto. Il risultato è sotto i nostri occhi. Il cosiddetto marxismo-leninismo pone Marx come mito onnisciente4 e Lenin come metodo pratico per vincere ed imporre il simbolo comunista nelle rivoluzioni nazionali borghesi.
Il tentativo scientifico di analizzare la società attuale esposto nel I Libro de "IL CAPITALE" di Marx, è metodo da tutti adoperato: finanzieri, industriali, commercianti, economisti, specialisti in statistica, governanti, politici e Papi-bottegai... ed anche noi lo accettiamo come metro di analisi (perfettibile), in quanto ci consente di definire: Società Borghese, la società
ove regna e vige il rapporto di produzione Capitale-salario.
Non siamo adoratori
di un Dio, tanto meno del Capitale e delle sue
conseguenze sociali. Siamo contro l'uso tattico del
Capitale, pur riconoscendo al Capitale5 la sua funzione storica, gli
neghiamo, però, la ben minima utilità nella
emancipazione futura dell'uomo. L'interiorizzazione delle Sue leggi nel cerebrale umano (s.n.c.
vedi anticritica) comporta uno stravolgimento violento e
totale che alla fine sostituisce il comune ragionamento
espressivo corrispondente alle esigenze umane con un
insieme di significazioni6 funzionali alle esigenze economiche
capitalistiche.
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2] Capitale = quando si incontra questo nome bisogna ricordare che esso va inteso in tutta la sua espressione, quindi nei suoi tre aspetti fondamentali: Capitale Finanziario; Capitale Industriale; Capitale Commerciale. Aspetti che implicano sempre un rapporto economico-sociale di capitale-salario, per un maggior processo accumulativo, che produce zone territoriali separate da confini e gradi di sviluppo; con ulteriore suddivisione di strati sociali subalterni e gerarchici (classi e sotto-classi sociali). Il Capitale, esistente come separatezza e continua mediazione, ostacola, con progressiva invadenza, l'evoluzione umana (della specie) rendendo s stesso immediato (non mediato), quindi fautore di Storia... e gli uomini mediati e perciò dipendenti oggettivati da esso. [3] Tra le tesi sostenute da Tensione due sono le
più importanti: [4] (Onnisciente = che sa tutto riguardo ad ogni cosa, qualità della perfezione Deica) [5] Riconoscere al Capitale di avere assolto una funzione storica rivoluzionaria, nell'arco del secondo millennio, non vuol dire farne l'apologia o proporne dei correttivi o che tale funzione rappresenti qualcosa di eterno e di inesauribile. [6]Basti pensare al termine "interesse" che originariamente significava "essere in mezzo", "partecipare", quindi con la propria persona; oggi assume il preponderante significato di amore di guadagno, profitto, tornaconto...). |