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10.B Protozoi e primi metazoi

10.B.1 Protozoi

I protozoi [955] [956] sono il primo anello della catena alimentare degli organismi eterotrofi. Oltre il 50% della produzione batterica viene consumata da piccoli protozoi (eg, nanoflagellati), che sono poi consumati da protozoi piu' grandi (come i ciliati) e i metazoi.
I protozoi possono essere utilizzati come bioindicatori della qualita' dell'ambiente per le loro caratteristiche biologiche: sono essenzialmente semplici, costituiti da una singola cellula ricoperta da una membrana. Consumano piu' cibo, si riproducono piu' velocemente, la loro attivita' respiratoria per unita' di massa e' superiore agli altri organismi. Quindi reagiscono piu' velocemente ai cambiamenti ambientali adeguandosi alle condizioni mutate.
I protozoi non sono strettamente troglobi. Mostrano adattamenti all'ambiente ipogeo: dimensioni ridotte al limite, maggior numero di vacuoli contrattili. Possono presentare organi di ancoraggio (sporgenze, spine, peduncoli) e un corpo appiattito, per resistere alla corrente ed aderire al substrato.
Per la raccolta si usa un sistema di due vetrini montati mediante silicone su due striscioline di plexiglas forate alle estremita'. Nei fori si fa passare un filo con cui si fissa il tutto alla roccia. I vetrini devono restare sul fondo, coperti d'acqua. Dopo un mese si prelevano, e si pongono in un conteniore (di plastica) riempito a meta' di acqua proveniente dello strato superficiale dello stesso punto. Vengono poi esaminati in laboratorio.
La contaminazione di natura organica viene suddivisa in quattro classi:

10.B.2 Poriferi

Poriferi (spugne) possono essere rinvenuti come stigosseni o stigofili in grotte marine, eccezionalmente come stigobi.

10.B.3 Cnidari

Sono caratterizzati da cellule urticanti o adesive (cnidociti). Hanno due fasi di vita, il polipo e la medusa, che possono alternarsi in modalita` complesse, e presentano modi differenti di riproduzione e adattamento all'ambiente.

10.B.3.1 Idrozoi

Solitari o coloniali, di piccole dimensioni, a simmetria raggiata. Il polipo (riproduzione asessuale) si alterna alla medusa (riproduzione sessuale). Degli idrozoi cavernicoli so conosce poco; uno solo e` considerato stigobio.

10.B.4 Tricladi

I Tricladi (o planarie, vermi piatti), sottordine dei Platelminti Turbellari, sono diffusi in acque marine, acque dolci e nel suolo umido. Hanno il capo con due occhi e puo` portare tentacoli e fossette adesive. Sono ermafroditi; le specie che si riproducon per via sessuata depongono le uova in bozzoli fissati al substrato. La riproduzione puo` essere anche asessuata, per scissione o frammentazione, poiche` hanno elevate capacita` rigenerative.
Sono carnivori, predatori o necrofiti. Alla cattura aderiscono alla preda con il muco ventrale e le fossette adesive. Dalla bocca estroflettono un lungo faringe la cue estremita` secerne enzimi proteolitici che gli permette di penetrare il corpo della preda.
Le specie stigobie sono depigmentate con ridotti o scomparsi organi visivi. Hanno ciclo riproduttivo rallentato, respirazione lenta, ed elevato numero di cromosomi.

10.B.4.1 Temnocefali

Sono piccoli (2 mm) parassiti di crostacei troglobi, cui si attaccano con tentacoli e dischi adesivi.

10.B.5 Aschelminti (Pseudocelomati)

Gruppo composto da phylia che hanno in comune una cavita` (pseudocele) priva di tessuto di rivestimento.

10.B.5.1 Nematodi

Sono vermi di sezione cilindrica, molto piccoli, con estremita` affusolate. Caratterizzati dalla presenza dello pseudoceloma (una cavita` che funziona da scheletro idrostatico). Hanno un tubo digerente che funziona a senso unico, non hanno apparato circolatorio, e la riproduzione e` sessuata con sessi separati. Non e` certo se le specie rinvenute in grotta sono troglobie.

10.B.5.2 Nematomorfi

Hanno l'aspetto di filamenti lunghi (10 cm) e sottili (1 mm) raggomitolati. Privi di appartao digerente. Le larve sono endoparassiti di artropodi. Non si sa se cisono specie stigobie.

10.B.6 Platelminti

Classe Turbellari famiglie Planarie e Dendrocelide. Biancastre oblunghe e piatte, simili ad una foglilina, lunghezza circa 1 cm. Si trovano sotto i sassi dei rivoli e delle pozze. Si muovono usando ciglia vibratili, e sono ermafroditi. Se si sezioa il corpo di un turbellario si nota una rapida rigenerazione della parte tagliata.

10.B.7 Nemertini

Vermi carnivori, alcuni parassiti. Solo una specie, slava, e` troglobia.

10.B.8 Nematelminti

Corpo vermiforme cilindrico. Si nutrono di detriti e di vegetali generalmente. Nella classe dei Nematodi ci sono tre specie cavernicole.

10.B.9 Anellidi

Gli anellidi (vermi) hanno il corpo suddiviso in segmenti. Molti anellidi rinvenuti in grotta sono accidentali, trasportati dall'acqua [934] .
Classe Policheti. Con molte setole nelle espansioni laterali del segmenti anulari.
Classe Oligocheti. Sono anellidi dal corpo allungato costituito da una successione di metameri, senza appendici ma con (poche) setole disposte trasversalmente. Sono principalmente detritivori o microfagi. (A questa classe appartiene il lombrico). Abbondano nel guano e nel terriccio misto. Non si sa quali siano veramente cavernicoli (sono ritenuti troglosseni).
Clase Iridinei. Senza setole. Sono le sanguisughe. Vivono negli stessi ambienti degli anellidi, ma si possono trovare anche altrove perche` possono spostarsi piu` facilmente. Rappresentate da poche specie che non prediligono l'ambiente ipogeo.

marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
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