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10.B Protozoi e primi metazoi
10.B.1 Protozoi
I protozoi
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sono il primo anello della catena alimentare degli
organismi eterotrofi. Oltre il 50% della produzione batterica
viene consumata da piccoli protozoi (eg, nanoflagellati), che
sono poi consumati da protozoi piu' grandi (come i ciliati) e
i metazoi.
I protozoi possono essere utilizzati come bioindicatori della
qualita' dell'ambiente
per le loro caratteristiche biologiche:
sono essenzialmente semplici, costituiti da una singola cellula
ricoperta da una membrana.
Consumano piu' cibo, si riproducono piu' velocemente, la loro
attivita' respiratoria per unita' di massa e' superiore agli
altri organismi.
Quindi reagiscono piu' velocemente ai cambiamenti ambientali
adeguandosi alle condizioni mutate.
I protozoi non sono strettamente troglobi.
Mostrano adattamenti all'ambiente ipogeo: dimensioni ridotte al limite,
maggior numero di vacuoli contrattili.
Possono presentare organi di ancoraggio (sporgenze, spine, peduncoli)
e un corpo appiattito, per resistere alla corrente ed aderire
al substrato.
Per la raccolta si usa un sistema di due vetrini montati mediante
silicone su due striscioline di plexiglas forate alle estremita'.
Nei fori si fa passare un filo con cui si fissa il tutto alla roccia.
I vetrini devono restare sul fondo, coperti d'acqua.
Dopo un mese si prelevano, e si pongono in un conteniore (di plastica)
riempito a meta' di acqua proveniente dello strato superficiale
dello stesso punto.
Vengono poi esaminati in laboratorio.
La contaminazione di natura organica viene suddivisa in quattro
classi:
- polisaprobia, forte contenuto organico e molti batteri;
- a-mesosaprobia, contenuto medio di sostanza organica, buon
contenuto di ossigeno, ma intensa attivita' batterica;
- b-mesosaprobia;
- oligosaprobia.
10.B.2 Poriferi
Poriferi (spugne) possono essere rinvenuti come stigosseni o stigofili
in grotte marine, eccezionalmente come stigobi.
10.B.3 Cnidari
Sono caratterizzati da cellule urticanti o adesive (cnidociti).
Hanno due fasi di vita, il polipo e la medusa, che possono alternarsi in
modalita` complesse, e presentano modi differenti di riproduzione
e adattamento all'ambiente.
10.B.3.1 Idrozoi
Solitari o coloniali, di piccole dimensioni, a simmetria raggiata.
Il polipo (riproduzione asessuale) si alterna alla medusa (riproduzione
sessuale).
Degli idrozoi cavernicoli so conosce poco; uno solo e` considerato
stigobio.
10.B.4 Tricladi
I Tricladi (o planarie, vermi piatti), sottordine dei Platelminti Turbellari,
sono diffusi in acque marine,
acque dolci e nel suolo umido. Hanno il capo con due occhi e puo`
portare tentacoli e fossette adesive.
Sono ermafroditi; le specie che si riproducon per via
sessuata depongono le uova in bozzoli fissati al substrato. La riproduzione
puo` essere anche asessuata, per scissione o frammentazione, poiche`
hanno elevate capacita` rigenerative.
Sono carnivori, predatori o necrofiti. Alla cattura aderiscono alla preda
con il muco ventrale e le fossette adesive. Dalla bocca estroflettono un
lungo faringe la cue estremita` secerne enzimi proteolitici che gli
permette di penetrare il corpo della preda.
Le specie stigobie sono depigmentate con ridotti o
scomparsi organi visivi. Hanno ciclo riproduttivo rallentato,
respirazione lenta, ed elevato numero di cromosomi.
10.B.4.1 Temnocefali
Sono piccoli (2 mm) parassiti di crostacei troglobi, cui si attaccano
con tentacoli e dischi adesivi.
10.B.5 Aschelminti (Pseudocelomati)
Gruppo composto da phylia che hanno in comune una cavita` (pseudocele)
priva di tessuto di rivestimento.
10.B.5.1 Nematodi
Sono vermi di sezione cilindrica, molto piccoli, con estremita` affusolate.
Caratterizzati dalla presenza dello pseudoceloma (una cavita` che funziona
da scheletro idrostatico).
Hanno un tubo digerente che funziona a senso unico, non hanno apparato
circolatorio, e la riproduzione e` sessuata con sessi separati.
Non e` certo se le specie rinvenute in grotta sono troglobie.
10.B.5.2 Nematomorfi
Hanno l'aspetto di filamenti lunghi (10 cm) e sottili (1 mm) raggomitolati.
Privi di appartao digerente.
Le larve sono endoparassiti di artropodi. Non si sa se cisono specie stigobie.
10.B.6 Platelminti
Classe Turbellari famiglie Planarie e Dendrocelide.
Biancastre oblunghe e piatte, simili ad una foglilina, lunghezza circa 1 cm.
Si trovano sotto i sassi dei rivoli e delle pozze.
Si muovono usando ciglia vibratili, e sono ermafroditi.
Se si sezioa il corpo di un turbellario si nota una rapida rigenerazione
della parte tagliata.
10.B.7 Nemertini
Vermi carnivori, alcuni parassiti.
Solo una specie, slava, e` troglobia.
10.B.8 Nematelminti
Corpo vermiforme cilindrico. Si nutrono di detriti e di vegetali
generalmente. Nella classe dei Nematodi ci sono tre specie
cavernicole.
10.B.9 Anellidi
Gli anellidi (vermi) hanno il corpo suddiviso in segmenti.
Molti anellidi rinvenuti in grotta sono accidentali, trasportati
dall'acqua [
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Classe Policheti.
Con molte setole nelle espansioni laterali del segmenti anulari.
Classe Oligocheti.
Sono anellidi dal corpo allungato costituito da una successione di
metameri, senza appendici ma con (poche) setole disposte trasversalmente.
Sono principalmente detritivori o microfagi.
(A questa classe appartiene il lombrico).
Abbondano nel guano e nel terriccio misto.
Non si sa quali siano veramente cavernicoli (sono ritenuti troglosseni).
Clase Iridinei.
Senza setole.
Sono le sanguisughe. Vivono negli stessi ambienti degli anellidi, ma
si possono trovare anche altrove perche` possono spostarsi piu`
facilmente. Rappresentate da poche specie che non prediligono l'ambiente
ipogeo.
marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
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