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8.C Atmosfera contaminata
L'atmosfera in grotta puo` risultare con un ridotto contenuto di
ossigeno per accumulo di altri gas ( [
653] ),
- accumulo di CO2 raccolta nel suolo da acque percolanti.
In questo caso la concentrazione raggiunge al massimo 1% .
- prodotto di decomposizioni di materiale organico o dalla respirazione
di animali (pipistrelli, uomini). Questo processo aumenta la concentrazione
di CO2 diminuendo quella di O2 (N2 resta invariato).
- combustioni di idrocarburi (fornelletto);
- accumulo di altri gas, metano, solfato di idrogeno, ...
(emissioni vulcaniche)
Una elevata concentrazione di anidride carbonica
(CO
2 >0.5% e O
2 <18% ), e` la situazione
piu` comune.
L'anidrice carbonica e` piu` pesante dell'aria e puo` restare accumulata
sul fondo di sacche.
Frequentemente c'e` un limite di transizione (circa un metro)
tra la regione ad atmosfera normale e` quella ricca di anidride carbonica.
Non e` solo la presenza di anidride carbonica che rappresenta
un problema per lo speleologo, ma anche la carenza di ossigeno.
Si introduce l'indice dell'aria di grotta (CAI, Cave Air Index),
rapporto fra la concentrazione di anidride carbonica e la diminuzione
di concentrazione di ossigeno,
CAI = CO2 / ( 20.8 - O2 )
Nell'atmosfera la concentrazione di CO
2 vale 0.03 e quella di
ossigeno 20.8, percio` CAI=0.03. Piu` e` alto il valore di CAI maggiore e`
la concentrazione di CO
2, anche senza riduzione di quella di
ossigeno.
Quando si entra una grotta che potrebbe presentare problemi
di atmosfera contaminata e` consigliabile portarsi una bomboletta
di ossigeno per emergenza [
654] .
Questa dovrebbe essere portata dal primo che procede.
8.C.1 Anidrice carbonica
Fino al 3% l'anidride carbonica provoca aumento della
respirazione (iperventialzione)
e del battito cardiaco (oltre ad un sapore acido in bocca).
Infatti l'anidride carbonica e` uno stimolatore della respirazione;
con l'attivita` muscolare aumenta la concentrazione di anidride
carbonica nel sangue (v.
Sez. 6.2
).
pertanto l'effetto stimolante induce un meccanismo che tende a riportare
a valori normali la percentuale di anidride carbonica, aumentando
l'apporto di ossigeno. Se l'atmosfera e` ricca di anidride carbonica
risulta piu` difficile ridurne la concentrazione nel sangue, e quindi
ne risulta un aumento di attivita` respiratoria e cardiaca
[
655] [
656] .
Respirando in atmosfera con percentuale ridotta
di ossigeno si hanno i seguenti sintomi:
- da 21 a 14% aumento della respirazione, accelerazione del battito
cardiaco e ridotta capacita` di attenzione.
- da 14 a 10% si resta coscienti ma la capacita` di giudizio
e` ridotta. Spossatezza. Suscettibilita` emotiva.
- da 10 a 6% nausea, vomito, difficolta` motorie, possibilita` di collasso,
e danneggiamento permanente al cervello.
- sotto 6% covulsioni, arresto respiratorio e morte.
Il pericolo della anidride carbonica non e` tanto la carenza di ossigeno
ma i suoi effetti diretti.
Quando la concentrazione di anidride carbonica
- 0.5-1% iperventilazione (aumento del 5% ),
ridotta attenzione, fatica, debolezza.
0.5% e` il limite a cui una persona puo` essere esposta in un
ambiente di lavoro.
- 2% iperventilazione (parziale), mal di testa,
accumulo nei tessuti che produce spossatezza (acidosi).
- 3% iperventilazione (totale), mal di testa,
disturbi visivi, confusione. Affanno in seguito a lieve attivita`.
- 5-10% respirazione affannosa, mal di testa, stordimento e
sudore, spossatezza. Congestioni alle estremita`: dita delle mani,
labbra. Possibilita` di danneggiamenti irreversibili a seguito di
esposizione prolungata.
- 10-15% si hanno convulsioni, con perdita di coscienza
e soffocamento in pochi minuti.
- 25-30% si ha narcosi completa, coma e collasso circolatorio
con insufficienza respiratoria.
8.C.2 Rilevazione di CO2
Qualora si sospetti la presenza di anidride carbonica, bisogna
prestare attenzione a non entrare in zone con concentrazione superiori
al 6% . Fino a questo limite si riesce ad operare in relativa sicurezza.
L'uso di fiammiferi, candele, accendini stima la quantita` di ossigeno
piuttosto che quella di anidride carbonica.
In genere i primi due cominciano a bruciar male con 17% di ossigeno
e si spengono intorno al 15% di ossigeno. L'accendino (a butano)
fino al 15% funziona, poi ha problemi intorno al 14% [
655] .
Rilevatori elettronici di anidride carbonica utilizzano un sensore
con elettrolita solido a cationi Na
+
[
657] .
Il catodo e` di carbonato di litio Li
2CO
3, e le reazioni chimiche
sono
Li2CO3 -- >2 Li+ + CO2 + 1/2 O2 + 2 e-
2 Na+ + 1/2 O2 + 2 e- -- >Na2O
In presenza di anidride crabonica la prima reazione (al catodo) e` spostata
a sinistra a diminuisce la forza elettromotrice della cellula elettrolitica.
Questa e` data dalla legge di Nernst,
EMF = Ec - R T / (2 F) log( PCO2 )
dove
R e` la costante di gas,
F la costante do Faraday,
T la temperatura in gradi assoluti, ed
Ec un valore costante.
Il coefficiente di caduta della EMF risulta circa 0.05 if funzione del
logaritmo della concentrazione di CO
2 [in ppm].
La cellula deve essere riscaldata in modo da mantenerla a temperatura costante
poiche` la forza elettromotrice varia con la temperatura
(la differenza di EMF in presenza di CO2 varia invece poco con la
temperatura).
Il sensore CO2 e` praticamente insensibile al monossido di carbonio.
L'intervallo di operazione va da 300 a 5000 ppm.
L'accuratezza e` del 2% , pero` dato che la dipendenza dalla concentrazione
di CO2 e` logaritmica, il sensore e` piu` accurato per basse
concentrazioni che alle alte.
Sensori a fiale sono utilizzati nell'industria alimentare.
Non so su che principio si basino.
Sensori a infrarosso sono utilizzati nell'industria.
Si tratta di misurare la percentuale di assorbimento di luce infrarossa
ed in base as essa si risale alla percentuale di CO2.
L'intervallo di rilevazione va dal 2% al 100% , ed hanno una accuratezza
del 2% .
marco corvi - Mon Aug 25 12:22:20 2008
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