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4.7 Catasto
Il catasto delle cavita` naturali raccoglie i dati delle grotte
[
375] .
E` suddiviso su base regionale, con curatori (
delegati) per ogni regione,
e referenti (
responsabili)per le diverse province e/o aree.
Una cavita` e` catastabile quando ha uno sviluppo di almeno 5 metri,
una larghezza tale da consentire il passaggio a un uomo, e la profondita`
(perpendicolarmente alla superficie dell'ingresso) supera le dimensioni
trasversali dell'ingresso (questo esclude i ripari sotto roccia).
Per catastare una cavita` occorre presentare al catasto speleologico regionale
la documentazione relativa alla cavita`:
- la scheda catastale;
- il rilievo topografico;
- una fotocopia della carta con segnato il punto dell'ingresso della
grotta.
4.7.1 Scheda catastale
La scheda catastale deve essere compilata nelle seguenti informazioni
[
376] :
- numero catastale: questo viene assegnato dal responsabile catastale;
- la sigla della regione e della provincia (uno o due caratteri per ciascuna):
anche questi sono assegnati dal responsabile catastale, anche se
(solitamente) potrebbe compilarli pure chi scrive la scheda;
- il nome della grotta: un toponimo esistente oppure il nome assegnato
dagli scopritori;
- sinonimi: eventuali altri nomi con cui viene chiamata la grotta;
- il comune sul cui territorio si apre la cavita` e la localita`
(possibilmente quella indicata sulla carta IGM);
- le coordinate dell'ingresso: specificare il riferimento, la carta
utilizzata per la localizzazione (con anno di edizione);
il grado di precisione dovrebbe essere +/- 10 m (il decimo di secondo).
Se si scrivono le coordinate longitudine/latitudine,
indicare sempre due numeri sia per i gradi che per i primi che per i
secondi. Per convenzione si scrive prima la longitudine e poi
la latitudine. Se si scrivono le coordinate chilometriche (UTM o
Gauss-Boaga) la precisione deve essere a 10 m.
- la quota topografica e il metodo con cui e` stata rilevata (misure
barimetriche [altimetro], geometriche, cartografiche, ...)
Il grado di precisione delle quote e` +/- 5 m.
- la quota cartografica;
- l'estensione planimetrica: massima
distanza fra due punti in pianta;
- lo sviluppo planimetrico, cioe` la somma della lunghezze planimetriche
misurate lungo l'asse "ideale" della grotta. Non coincide (di solito)
con la lunghezza della poligonale. In particolare non si considera
per le poligonali secondarie il tratto nella galleria principale
(principio di discontinuita`).
Per i saloni (poligonali a raggiera oppure a perimetro) si considera
l'asse massimo. I tiri di ritorno (per verifica) non sono considerati.
I diverticoli laterali sono considerati solo se piu` lunghi di 4 m.
- lo sviluppo spaziale, e` la somma delle lunghezze spaziali, cioe`
includendo anche la componente verticale/inclinata.
- il dislivello negativo e` la profondita` massima dal punto a
pavimento dell'ingresso
- il dislivello positivo e` quello del punto piu` basso dal pavimento
dell'ingresso
- il dislivello totale e` la somma dei due dislivelli (in valore
assoluto). Se ci sono piu` ingressi si considera quello piu` alto
se la grotta ha andamento discendente, quello piu` basso se ha
andamento ascendente.
- i nomi dei rilevatori (quelli che hanno effettuato le misure);
- il terreno geologico: formazione ed eta`.
Se non si e` in grado di fornire questi dati, lasciarli in bianco.
- eventuali note di interesse: peleontologico, archeologico, biologico,
paletnologico, folcloristico, geologico, etc.
- note tecniche: tipologia della cavita` (orizzontale, verticale,
etc.), idrologia, attrezzatura necessaria per la visita,
sequenza dei pozzi;
- il gruppo o i gruppi che hanno partecipato al rilievo;
- il nome del compilatore della scheda;
- la data di compilazione (in formato "ggmmaa");
- una descrizione della cavita`;
- il percorso di accesso e descrizione dell'ingresso;
- eventuale bibliografia.
Alla scheda si acclude una fotocopia della carta con la posizione
dell'ingresso, e il rilievo della grotta. Questo deve essere completato dal
grado di accuratezza (BRCA).
La sigla della provincia e` quella della targa dei motoveicoli
(per Roma e` Rm).
Le sigle delle regioni sono
Pi |
Piemonte
|
Ao |
Valle d'Aosta
|
Lo |
Lombardia
|
Vt |
Trentino - Alto Adige
|
V |
Veneto
|
Fv |
Friuli Venezia Giulia
|
Li |
Liguria
|
Er |
Emilia Romagna
|
T |
Toscana
|
U |
Umbria
|
Sm |
Repubblica di San Marino
|
Ma |
Marche
|
La |
Lazio
|
A |
Abruzzi
|
Mo |
Molise
|
Cp |
Campania
|
Pu |
Puglia
|
B |
Basilicata
|
Cb |
Calabria
|
Si |
Sicilia
|
Sa |
Sardegna
|
Alla scheda catastale si allegano gli elaborati grafici del rilievo,
e il punto carta, cioe` l'indicazione del punto dell'ingresso
su una fotocopia della carta topografica.
Eventualmente si puo` allegare anche documentazione fotografica dell'ingresso.
Il calcolo degli sviluppi, planimetrico e spaziale, e` una operazione
distinta dalla restituzione del rilievo, e viene eseguito dopo di questo
sulle mappe della cavita`
marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
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