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4.2 Il Quaderno di rilievo

4.2.1 Scrivere tutto quanto

Un tuo socio di spedizione, o tu stesso, terra` nelle mani un quadernetto su cui scrivera` tutte le misure che prenderete. Per scrivere usa una matita: le biro non van bene con l'umidita`. Porta sempre due o tre matite, un temperamatite, e una gomma. Prima di iniziare a scrivere i dati del rilievo scrivi SEMPRE la grotta in cui ti trovi, la diramazione, la data ed il nome dei rilevatori. Per esempio
Grotta Maddalena Ramo delle Eccentriche 31 Luglio 1989 Friesen Gonzaga Sules
Questo perche` in un quaderno di rilievo ritrovato dopo molto tempo tutte le grotte si somigliano, o meglio i tuoi disegni, come gli identikit della polizia, non sono mai abbastanza somiglianti da permettere un riconoscimento univoco. Quando hai letto uno strumento (bindella, bussola o clinometro) pronuncia chiaramente ad alta voce il valore della misura e preoccupati che chi scrive l'abbia sentita, e ripetuta correttamente. Quando tieni il tacquino, scrivi i valori delle misure e poi ripetili al tuo compagno per confermargli cio` che hai annotato. Quando scrivi le inclinazioni scrivi sempre il segno '+' oppure '-'. Se l'accuratezza dei dati puo` avere cifre decimali (per esempio il mezzo grado), scrivi sempre la cifra decimale anche quando e` zero (per esempio scrivi sia 25.0 e non solamente 25). La vostra conversazione sara` del tipo:
speleo A (legge): "tredici metri" speleo B (scrive): "tredici metri" speleo A: "sessantaquattro nord" speleo B: "settantaquattro nord" speleo A: "SESSANTAQUATTRO nord, SEI-QUATTRO" speleo B: "sessantaquattro nord" speleo A: "piu` quindici" speleo B: "piu` quindici" speleo A: "laterali a duecentoquarantacinque: piu` uno virgola quattro, meno zero" speleo B: "laterali a duecentoquarantacinque: piu` uno virgola quattro, meno zero" speleo A: "verticali: piu` due, meno uno virgola due" speleo B: "verticali: piu` due, meno uno virgola due" e cosi' discorrendo.
La qualita` dei rapporti umani e` bassissima ma avrete tempo al bar di confessarvi vicendevolmente i fatti vostri, o come piu` spesso succede, quelli altrui.
Questi numeri sono riportati sul blocchetto in modo che siano perfettamente comprensibili una volta arrivati a casa, e non mi riferisco soltanto alla calligrafia. Mi spiego: sul quaderno scriverai le misure relative a ciascun punto sulla stessa riga e quelle dei punti successivi bene in colonna. Per esempio
Punti   Nord    Distanza   Inclinazione   Laterali        Verticali
1 - 2     64       13.00           + 15   245 +1.4 -0.0   -- +2.0 -1.2
2 - 3     14        7.45           + 30   195 +0.0 -1.2   -- +1.0 -1.4
3 - 4    121       19.60           -  5   300 +1.0 -0.8   120/45 +3.2 -0.9
4 - 5      -       12.20           + 90   280 +2.0 -2.4   100/0  +4.0 -0.7
I numeri che scriverai prima delle misure sono quelli che darai ai capisaldi, ed hanno un preciso significato (attento! e` un'altra convenzione), cioe` il primo e` quello in cui si trovano gli strumenti il secondo quello verso cui si guarda per fare le misure. Ad esempio "3 - 4" vuol dire che bussola e clinometro si trovano sul caposaldo "3" e guardano il caposaldo "4". Sii sempre molto chiaro nell'utilizzare questa convenzione ed evita invece annotazioni di fantasia del tipo "da 5 a 12 letture in avanti". Se per un qualsiasi motivo dovessi invertire la posizione degli strumenti scrivi semplicemente:
Punti Nord Distanza Inclinazione ... 5 - 4 31 12.00 + 7 ...
cioe` che le letture sono effettuate con gli strumenti che si trovano in "5" e guardano verso "4".
La scelta di dove mettere i caposaldi e` molto delicata. Dovrebbe essere fatta da colui che scrive i dati sul tacquino. Ci sono alcuni criteri:
Scrivi anche le dimensioni (destra, sinistra, sopra e sotto) della galleria rispetto al primo caposaldo. Queste dimensioni sono intese trasversali al tiro (cioe` in un piano perpendicolare). Destra e sinistra sono riferite alla direzione in cui guardano gli strumenti. Se non e` il caso fanne una nota. Si possono seguire diverse convenzioni. Queste dimensioni possono essere le dimensioni medie della grotta lungo quel tratto di poligonale. Oppure possono essere le dimensioni nel caposaldo di arrivo riferite alla direzione della tratta. Sono molto qualitative, pero` in una grande cavita` permettono a programmi di visualizzare l'andamento tridimensionale della cavita` mostrandone anche il volume.
E se la bussola sta' su caposaldo e il clinometro sull'altro?
Quando ti trovi di fronte ad un tratto di grotta verticale puoi avere difficolta` a misurarne la direzione, ma nessun problema: non esiste. Vedremo piu` avanti perche`.
Ma non basta. Come faresti misurando una stanza di casa tua, dovrai fare uno schizzo per ricordarti a che parte di grotta si riferiscono le misure che hai preso. Il modo piu` semplice di fare degli schizzi delle grotte e` quello di disegnare una pianta e un profilo (vedrai che ti saranno utili) e scriverci dentro i numeri dei capisaldi.

Schizzi
Fig. 167. Schizzi
Una pianta (ne riparleremo) e` grossomodo l'andamento delle pareti della grotta; un profilo e` invece l'andamento del pavimento e del soffitto. Con frequenza, e sempre quando la galleria cambia forma, fanne anche uno schizzo, con misure approssimate, della sezione trasversale, che e` la forma che avrebbe una fetta di galleria tagliata come un salame, ricordandoti anche di segnare dove si trova il posto che tu disegni e in che verso lo guardi. Ecco un esempio di cosa sono le sezioni trasversali:
Sezioni trasversali
Fig. 168. Sezioni trasversali
Se e` in corrispondenza di un caposaldo, scrivi accanto al disegno il numero del caposaldo; se si trova fra due capisaldi indicali entrambi e segna sugli schizzi della pianta e del profilo la posizione di quello che hai disegnato. Per esempio


Sezioni trasversali: disegni
Fig. 169. Sezioni trasversali: disegni
Se un dato che hai scritto e` errato o poco comprensibile e` molto meglio riscriverlo piuttosto che tentare di correzioni che potrebbero risultarti non chiare una volta a casa. Non e` mai successo che si dovesse smettere di rilevare per aver finito la carta: hai in mano un quaderno di decine di pagine, usale!


Poligonale di una sala
Fig. 170. Poligonale di una sala
Quando stai rilevando in un ambiente ampio, dopo aver fatto la misura puoi lasciar cadere a terra la bindella, cosi` chi deve fare lo schizzo ha qualche riferimento. Se l'ambiente e` molto grande (una sala) dovrai rilevare tutto il suo perimetro.
Riporta anche tutte le osservazioni che ti sembrano utili: sempre le correnti d'aria e la loro intensita`, concrezioni, fango, ghiaia, frane, pericoli, armi, pozze e scorrimenti d'acqua, e se ti infili in una diramazione che non rilevi scrivi una breve descrizione di quello che hai visto (per es. "ramo stretto, 20 metri, continua, occorre scavare, aria forte", oppure "galleria, 50 metri, chiude su fango, senz'aria"). Questo servira` a te e agli altri per tornare con le attrezzature necessarie.
Se nella medesima spedizione esegui due rilievi differenti, utilizza due numerazioni per i capisaldi ben distinte, che non si possano confondere. Per esempio: primo rilievo da 1 a 27, secondo rilievo da 101 a 143.
Il compito di chi scrive i dati sul tacquino e` il piu` importante nella squadra di rilievo, non tanto perche` il tacquino conterra` le informazioni che una volta fuori dalla grotta ti permettono di stendere il rilievo (come vedremo dopo), ma perche` quando scrivi i dati puoi controllare che le misure lette dai tuoi compagni siano plausibili.
Per esempio se la galleria curva a sinistra, una letture 60°N non puo` essere seguita da una 90°N (supponendo di leggere le misure nel verso della galleria)!
La verifica sul posto dei dati rilevati permette di correggere gli errori grossolani, che sono poi quelli che "sballano" il rilievo! Questa verifica e` una abilita` che viene sviluppata con l'esperienza: esperienza a stimare le distanze in grotta, esperienza a farti aspettative sui valori di inclinazione che il tuo compagno sta` misurando, a anche esperienza a costruirti mentre scrivi i dati un modello mentale in tre dimensioni del ramo di grotta che rilievi (e magari inserirlo assieme al resto della grotta che gia` conosci).
Non pretendiamo di insegnarti queste abilita`, pero' ti suggeriamo una semplice tecnica grafica (hai tacquino e matita in mano, o no?) per la verifica delle orientazioni. Traccia una linea che rappresenta la direzione Nord e fai uno schizzo della poligonale, cioe` della linee misurate (la poligonale e` spiegata dopo): cerca di rappresentare fedelmente non solo le distanze ma anche le direzioni. Questo schizzo puo` essere lo stesso che usi per disegnare la pianta della grotta. Un errore di direzione diventa subito apparente.
Per ridurre la possibilita` di trascrizioni errate, o non leggibili, si puo` scrivere i dati in due, su due tacquini differenti. Quando si e` in tre, uno legge gli strumenti, uno legge le bussola e scrive i dati, e il terzo esegue lo schizzo e scrive i dati. In due uno legge gli strumenti, l'altro la bussola, ed entrambi scrivete i dati.

4.2.2 Lasciare un segno

Spesso non riesci a rilevare tutto quello che c'e`, oppure puoi scoprire nuove prosecuzioni che iniziano in una galleria gia` rilevata, allora e` importante che tornando la volta seguente tu possa sapere dove attaccarti al vecchio rilievo con quello nuovo. Risolvere questo problema e` facilissimo: segna SEMPRE con il pennarello a vernice TUTTI i capisaldi, ma non con una macchiolina, che spesso si confonde con quelle lasciate accidentalmente o con le ombre, fai una bella croce, e se gia` prevedi che il caposaldo servira` per successivi rilievi (ad esempio in corrispondenza di una diramazione) scrivici di fianco il numero che gli hai dato. Questo evitera` errori di collegamento tra rilievi e costituisce una rete di punti di riferimento per chi si muove dentro la grotta.
Quando fai il rilievo di una nuova diramazione parti SEMPRE da un caposaldo del rilievo precedente e SCRIVILO sul tuo rilievo. Per esempio:
Cap. 1 coincide con il cap. 38 del rilievo della Sala Moana
Fai la stessa cosa se con un caposaldo del tuo rilievo hai la possibilta` di collegarti con un altro rilievo fatto in precedenza, e` una cosa molto importante che permette di poter correggere gli errori di entrambi i rilievi.

4.2.3 Accuratezza

Tieni conto che gli strumenti che usi non sono molto precisi e se non sei molto attento a come fai le cose puoi spendere tante energie per portare a casa una schifezza. Sii preciso nel prendere le misure. Ricorda anche che con il rilievo non vogliamo riprodurre con precisione ogni particolare di una grotta, quindi quando fai gli schizzi non essere maniaco del dettaglio. In ultimo se a causa della stanchezza o della insufficiente esperienza del tuo compagno, o per qualsiasi altro motivo, pensi che il rilievo che hai eseguito non sia preciso, SCRIVILO, questo evitera` di impazzire nel caso in cui non coincida con altri rilievi della stessa grotta.

4.2.4 Manutenzione minima

Quando esci da grotta recupera subito il quaderno da rilievo e proteggilo (per esempio mettendolo in un sacchetto di plastica se piove) in modo che non rischi di danneggiarsi. Quando sei a casa togli gli strumenti da rilievo dal sacco del materiale sporco e mettili all'aria in modo che possano asciugarsi.
La bindella deve esser svolta e lavata, per togliere tutto il fango, quindi fatta asciugare al sole. Controllane la leggibilita` dei numeri. Se le cifre (specialmente quelle dei primi metri) cominciano a divenire ileggibili, comprane una nuova per sostituirla [340] . Bussola e cliometro devono essere lavati e fatti asciugare.

D. Sottocorno Thu Aug 28 22:49:52 2008
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