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4.1 Misurazioni di rilievo

Innanzitutto devi andare in una grotta, o meglio in una parte di una grotta che non e` mai stata topografata, insieme ad uno o due altri speleologi, ed esegui delle semplici operazioni.

4.1.1 Misurare le distanze

Le vivaci discussioni che spesso gli speleologi intrattengono sulla lunghezza delle gallerie da loro scoperte significano che purtroppo non siamo in grado di valutare ad occhio le distanze. Dovrai percio` misurarle con uno strumento. A parte casi particolari, come quelli delle grandi verticali e di punti non raggiungibili, usa la bindella, cioe` un nastro di materiale plastico (evita il metallo che puo' tagliarti le mani) con riportata una graduazione in centimetri. In commercio si trovano correntemente bindelle da 10, 20, 30 e anche 50 metri. Tu utilizzerai normalmente quella da 20 metri; per posti particolarmente sfigati torna comoda anche quella da 10 metri, ma son cose che non si augurano a nessuno. Per rilievi di pozzi molto profondi e` necessario avere la bindella da 50 m. In tre si puo` misurare tiri fino a circa 100 m: uno sta` alla partenza del tiro con il capo della bindella, uno appeso sulla corda 50 m piu` sotto con la bindella, e uno alla base; si misurano i primi 50 m e poi si lascia cadere il capo della bindella verso quello alla base, per misurare la distanza restante. Per effettuare la misura dovrai tendere la bindella tenendo il capo che hai in mano sul caposaldo.
Si chiamano capisaldi i punti fra cui misuriamo distanze, direzioni, e inclinazioni, per valutare obiettivamente lo sviluppo della grotta. I capisaldi vengono denominati, solitamente con un numero, per distinguerli fra di loro ed identificarli. I capisaldi devono essere oggetti fisici identificabili: un punto su una parete, la punta di un masso, etc. Capisaldi "volanti" non sono accettabili. Caposaldi "permanenti" (segno sulla roccia) sono necessari nei punti importanti per riprendere un rilievo in fasi successive e per attaccarsi ad un rilievo precedente. In altri punti, nel mezzo di una tratta di poligonale senza diramazioni) i capisaldi possono essere "temporanei" (ometto di pietre, sasso conficcato nel fango). Ove possibile e` comunque meglio fare capisaldi permanenti. Questo devono essere marcati con un pennarello o un tubetto a vernice, e possibilmente deve essere scritto il nome (numero) del caposaldo. Per i capisaldi "veramente importanti" scrivi anche la data.
Se sei dalla parte della rotella leggerai la misura, facendo ben attenzione ai numeri riportati li' vicino, soprattutto a quello dei metri (uno degli errori grossolani e` proprio sbagliare la cifra dei metri [340] ). La bindella, una volta tesa fra i due capisaldi, deve trovarsi nell'aria senza toccare la roccia in nessun punto, ne' tantomeno formare delle curve.

4.1.2 Misurare le direzioni


Gradi sessagesimali
Fig. 162. Gradi sessagesimali
Per valutare da che parte ti stai muovendo devi leggere dentro la bussola. Quelle che utilizziamo sono costruite dalla Suunto in modo che tenendole orizzontali si mettono nella condizione ideale per essere lette. Per capire se stai leggendo in una bussola ben messa devi fare attenzione che sia sopra che sotto la striscia in cui vedi i numeri ci sia dello spazio libero. In caso contrario alza o abbassa la punta dello strumento, finche` non raggiungi la posizione giusta: con un poco di pratica farai in un attimo.
Per leggere devi: guardarci dentro con un occhio, guardare il caposaldo con l'altro occhio e cercare di portare la linea di lettura a sovrapporsi al caposaldo e, solo adesso, leggi sulla scala graduata; ricorda che i numeri che ti interessano sono quelli scritti piu' in grande. Al numero devi aggiungere le tacche in piu` per arrivare alla linea di lettura. Per esempio se leggi 270 e tre tacche, la misura e` 273 gradi. Ricorda che il numero giusto e` sempre quello a destra. Quello che leggi e` il valore dell'angolo che formi con il nord magnetico ruotando verso destra, cioe` in senso orario.
Per fare queste operazioni ti piacerebbe startene comodo, ma nello stesso tempo devi tenere la bussola il piu' possibile vicino al caposaldo ed il tuo compagno deve mantenere la sua luce proprio sull'altro caposaldo, in modo che tu possa vederlo nel buio che vi circonda. Quando devi scegliere un caposaldo, pensa prima a cosa devi farci.
Se hai difficolta` a leggere nella bussola, prima di abbandonarti allo sconforto o ad oscene imprecazioni, fai tre cose: primo non tenere la bussola incollata all'occhio, perche` facciamo piu' fatica a vedere oggetti molto vicini; secondo pulisci il vetrino tondo (l'oculare) che spesso si appanna o si sporca; terzo illuminala adeguatamente. A questo proposito ricorda che non devi avvicinare oggetti metallici ne` circuiti elettrici alla bussola mentre la leggi perche` possono influenzarne il magnetismo. Fai delle prova a casa con l'impianto del tuo casco (sia con l'elettrico acceso, che spento) e se porti gli occhiali fai delle prove anche con quelli.

Bussola: lettura
Fig. 163. Bussola: lettura
Ricorda che mentre tu ti giri verso destra (cioe` per esempio da Nord verso Est) la bussola che hai in mano sta' ferma: punta sempre a Nord! E' come se dal tuo punto di vista la bussola girasse verso sinistra. Quindi i numeri sul quadrante crescono da destra verso sinistra. Nell'esempio in figura la lettura "A" e` 34°N e la "B" e` 41°N. E' possibile che in grotta non ti ricordi questa regola: allora eccoti un trucco per non sbagliare. Guarda un poco con la bussola verso destra e verso sinistra finche' non leggi i due valori riportati che delimitano l'intervallo di dieci gradi in cui cade la misura che devi fare. Se per esempio 30 e` a destra e 40 a sinistra, e la linea di misura e` sulla quarta tacca a sinistra di 30, stai misurando 34°N.

4.1.3 Misurare le inclinazioni


Inclinazioni
Fig. 164. Inclinazioni
La speleologia e` una smodata propensione per il mondo di sotto e il solo pensiero della profondita` suscita negli speleologi un comportamento morboso. Per soddisfarlo o sovente ridimensionarlo dovrai misurare anche l'inclinazione delle gallerie con uno strumento (clinometro o ecclimetro, anche qui della Suunto) che allo sguardo distratto o appannato dal freddo e dalla stanchezza, non si distingue dalla bussola. Ma appena ci guardi dentro, tenendolo pero' verticale, puoi vedere due scale graduate accostate; quella che ti interessa ha le tacche piu` distanziate ed equispaziate. Questa e` la scala sessagesimale, che riporta l'inclinazione in gradi. Per esempio 90 gradi indicano una inclinazione verticale. Solitamente essa sta` a sinistra. L'altra scala riporta l'inclinazione percentuale; per esempio una inclinazione 100% corrisponde a 45 gradi. Se non ti ricordi qual e` la scala giusta guarda con il clinometro verso l'alto o verso il basso, e vedrai che le tacche di una scala restano uguali (questa e` la scala giusta) mentre quelle dell'altra scala (quella "sbagliata") diventano sempre piu` strette.
Anche il clinometro (il suo nome e` ecclimetro, ma tutti lo chiamano clinometro e l'importante e` capirsi) e` stato costruito in modo da mettersi da solo nella corretta posizione per esser letto, purche` tu lo tenga verticale. Quello che leggi e` il valore dell'angolo che forma con l'orizzontale: zero coincide con l'orizzontale stessa, 90 gradi e` la verticale (in su'), -90 gradi e` la verticale (in giu`). Percio` ogni volta che rilevi un pozzo sai gia` qual e` la lettura del clinometro e non dovrai farla.
Quando effettui la lettura devi tenere lo strumento alla stessa altezza del caposaldo. La galleria che vuoi rilevare puo` essere in salita o in discesa, ma una volta arrivato a casa tu potresti non ricordartelo, allora distinguarai i tratti in salita con il segno "+" (piu`) e quelli in discesa con il segno "-" (meno).
Se ci fai caso, quando raggiungi il fondo della Scondurava dici "sono a meno 305" e non "sono a 305", intendendo che sei sceso di 305 metri dall'ingresso. E` una convenzione internazionale per cui scrivendo un numero con un meno davanti ti intenderai chiaramente anche con uno speleologo giapponese; con una giapponese potrai ugualmente capirti, ma dovrai ricorrere ad altri segni convenzionali, questo purtroppo non ti potra` aiutare granche`.
Il clinometro puoi illuminarlo come meglio credi, senza timore di influenzarne la lettura. Se hai difficolta` a leggerlo esegui le stesse astuzie descritte per la bussola. Se non ci vedi lo stesso consulta un oculista.

Clinometro: lettura
Fig. 165. Clinometro: lettura
Se l'inclinazione e` accentuata (oltre 10°) e` facile dire se e` positiva (verso l'alto) o negativa (verso il basso) in quanto il nostro apparato biologico di orientamento privilegia la direzione verticale e ci rende sensibili a deviazioni dalla stessa. Quando l'inclinazione e` invece di pochi gradi occorre fare attenzione. Come per la bussola, lo strumento resta fisso e quindi il movimento della scala e` l'opposto del tuo: se guardi in su` la graduazione scende in giu`. La lettura in figura e` dunque +2. (In figura e` stata accentuata la differenza fra le scale sessagesimale, a sinistra, e percentuale, a destra). Come sempre non occorre che ti ricordi alcuna regola! E` sufficiente sapere il trucco per trovare il giusto segno e quindi fare una misurazione corretta. Quando misuri inclinazioni vicino all'orizzontale (cioe` allo 0) alza o abbassa il clinometro leggermente finche' non hai chiara percezionese stai guardando in alto o in basso. A questo punto riporta lo strumento in linea col caposaldo facendo attenzione se la linea di misura e` passata attraverso lo zero (cioe` il segno e` invertito) o no.

4.1.4 Misurare le dimensioni trasversali

Dacche` i calcoli per la restituzione dei rilievi vengono eseguiti con programmi per il computer, e` diventato sempre piu` facile gestire un numero maggiore di informazioni numeriche. In particolare questi programmi gestiscono i dati delle dimensioni trasversali, e li utilizzano per fare la visualizzazione 3D della grotta.
I primi dati di dimensione trasversali che vengono in mente sono la distanze a sinistra e a destra tra caposaldo e pareti, e quella sopra (dal soffitto) e sotto (dal pavimento). Questo insieme di dati e` solitamente chiamato "LRUD" (dalle iniziali dei nomi in inglese). In realta` questo insieme di dati e` ambiguo. Per iniziare bisogna specificare in quale caposaldo vengono prese (o stimate) le misure. Inoltre, anche se solitamente e` chiaro quale sia la direzione lungo cui si misurano le distanza sopra e sotto (la verticale), lo stesso non si puo` dire delle dimensioni orizzontali: solitamente vengono prese nella direzione perpendicolare al tiro di rilievo, nel secondo caposaldo, e con destra/sinistra rispetto al "verso di rilievo". Quando si ha a che fare con giunzioni complesse le cose pero` si fanno complicate. Infine sopra e sotto perdono il loro significato quando siamo a meta` di un pozzo. Pure lungo uno scivolo molto inclinato, non hanno molto senso, poiche` sarebbe piu` opportuno misurare (o stimare) la distanza dal soffitto nella direzione perpendicolare allo scivolo. Considerando questi problemi, suggerisco di annotare le dimensioni trasersali corredate da Per esempio,
    12  123 +1.5 -0    - +2.3 -1.2  // sopra/sotto verticali
    13  187 +0.2 -1.8 60 +4.3 -1.7
Ecco cosa hai fatto:

Topografia
Fig. 166. Topografia
Puoi ricorrere ad un paio di trucchi per facilitare la lettura degli strumenti. Prima di tutto non e` necessario stare sul caposaldo. Basta che strumento, caposaldo e la luce che il tuo compagno mette sull'altro caposaldo siano allineati. Percio` puoi arretrare un poco dal caposaldo. Inoltre quando misuri le direzioni ti puoi alzare o abbassare, pero` non devi spostarti dalla verticale. Similmente quando misure le inclinazioni puoi spostarti a destra o a sinistra, purche` resti alla stessa altezza del caposaldo.

D. Sottocorno Thu Aug 28 22:51:32 2008
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