Innanzitutto devi andare in una grotta,
o meglio in una parte di una grotta che non e` mai stata
topografata, insieme ad uno o due altri speleologi,
ed esegui delle semplici operazioni.
Le vivaci discussioni che spesso gli speleologi intrattengono
sulla lunghezza delle gallerie da loro scoperte significano che
purtroppo non siamo in grado di valutare ad occhio le distanze.
Dovrai percio` misurarle con uno strumento.
A parte casi particolari, come quelli delle grandi verticali
e di punti non raggiungibili, usa la bindella, cioe` un nastro
di materiale plastico (evita il metallo che puo' tagliarti le mani)
con riportata una graduazione in centimetri.
In commercio si trovano correntemente bindelle da 10, 20, 30 e anche 50
metri. Tu utilizzerai normalmente quella da 20 metri; per posti
particolarmente sfigati torna comoda anche quella da 10 metri,
ma son cose che non si augurano a nessuno.
Per rilievi di pozzi molto profondi e` necessario avere la bindella
da 50 m. In tre si puo` misurare tiri fino a circa 100 m: uno sta`
alla partenza del tiro con il capo della bindella, uno appeso sulla
corda 50 m piu` sotto con la bindella, e uno alla base; si misurano
i primi 50 m e poi si lascia cadere il capo della bindella verso
quello alla base, per misurare la distanza restante.
Per effettuare la misura dovrai tendere la bindella tenendo il capo
che hai in mano sul caposaldo.
Si chiamano capisaldi i punti fra cui misuriamo distanze,
direzioni, e inclinazioni,
per valutare obiettivamente lo sviluppo della grotta.
I capisaldi vengono denominati, solitamente con un numero,
per distinguerli fra di loro ed identificarli.
I capisaldi devono essere oggetti fisici identificabili: un punto su una
parete, la punta di un masso, etc. Capisaldi "volanti" non sono
accettabili. Caposaldi "permanenti" (segno sulla roccia) sono necessari
nei punti importanti per riprendere un rilievo in fasi successive
e per attaccarsi ad un rilievo precedente. In altri punti, nel mezzo di
una tratta di poligonale senza diramazioni) i capisaldi
possono essere "temporanei" (ometto di pietre, sasso conficcato nel fango).
Ove possibile e` comunque meglio fare capisaldi permanenti.
Questo devono essere marcati con un pennarello o un tubetto a vernice,
e possibilmente deve essere scritto il nome (numero) del caposaldo.
Per i capisaldi "veramente importanti" scrivi anche la data.
Se sei dalla parte della rotella
leggerai la misura, facendo ben attenzione ai numeri riportati li'
vicino, soprattutto a quello dei metri
(
uno degli errori grossolani e` proprio sbagliare la cifra dei metri
[
340] ).
La bindella, una volta tesa fra i due capisaldi, deve trovarsi nell'aria
senza toccare la roccia in nessun punto, ne' tantomeno formare delle
curve.
4.1.2 Misurare le direzioni
Fig. 162. Gradi sessagesimali
Per valutare da che parte ti stai muovendo devi leggere dentro la
bussola.
Quelle che utilizziamo sono costruite dalla Suunto in modo che
tenendole orizzontali si mettono nella condizione ideale per essere
lette. Per capire se stai leggendo in una bussola ben messa devi fare
attenzione che sia sopra che sotto la striscia in cui vedi i numeri
ci sia dello spazio libero.
In caso contrario alza o abbassa la punta dello strumento, finche` non
raggiungi
la posizione giusta: con un poco di pratica farai in un attimo.
Per leggere devi: guardarci dentro con un occhio, guardare il caposaldo
con l'altro occhio e cercare di portare la linea di lettura a
sovrapporsi al caposaldo e, solo adesso, leggi sulla scala graduata;
ricorda che i numeri che ti interessano sono quelli scritti piu' in
grande.
Al numero devi aggiungere le tacche in piu` per arrivare alla linea di
lettura. Per esempio se leggi 270 e tre tacche, la misura e` 273 gradi.
Ricorda che il numero giusto e` sempre quello a destra.
Quello che leggi e` il valore dell'angolo che formi con il nord magnetico
ruotando verso destra, cioe` in senso orario.
Per fare queste operazioni ti piacerebbe startene comodo, ma nello stesso
tempo devi tenere la bussola il piu' possibile vicino al caposaldo
ed il tuo compagno deve mantenere la sua luce
proprio sull'altro caposaldo, in modo che tu possa vederlo nel buio che
vi circonda.
Quando devi scegliere un caposaldo, pensa prima a cosa devi farci.
Se hai difficolta` a leggere nella bussola, prima di abbandonarti allo
sconforto o ad oscene imprecazioni, fai tre cose:
primo non tenere la bussola incollata all'occhio, perche` facciamo piu'
fatica a vedere oggetti molto vicini; secondo pulisci il vetrino tondo
(l'oculare) che spesso si appanna o si sporca; terzo illuminala
adeguatamente. A questo proposito ricorda che non devi
avvicinare oggetti metallici ne` circuiti elettrici alla bussola mentre
la leggi perche` possono influenzarne il magnetismo.
Fai delle prova a casa con l'impianto del tuo casco (sia con l'elettrico
acceso, che spento) e se porti gli occhiali fai delle prove anche
con quelli.
Fig. 163. Bussola: lettura
Ricorda che mentre tu ti giri verso destra (cioe` per esempio
da Nord verso Est) la bussola che hai in mano sta' ferma: punta sempre
a Nord! E' come se dal tuo punto di vista la bussola girasse verso
sinistra. Quindi
i numeri sul quadrante crescono da destra verso sinistra.
Nell'esempio in figura la lettura "A" e` 34°N
e la "B" e` 41°N.
E' possibile che in grotta non ti ricordi questa regola: allora eccoti un
trucco per non sbagliare. Guarda un poco con la bussola verso destra
e verso sinistra finche' non leggi i due valori riportati che
delimitano l'intervallo di dieci gradi in cui cade la misura che devi fare.
Se per esempio 30 e` a destra e 40 a sinistra, e la linea di
misura e` sulla quarta tacca a sinistra di 30, stai misurando
34°N.
4.1.3 Misurare le inclinazioni
Fig. 164. Inclinazioni
La speleologia e` una smodata propensione per il mondo di sotto e il solo
pensiero della profondita` suscita negli speleologi un comportamento
morboso. Per soddisfarlo o sovente ridimensionarlo dovrai misurare anche
l'inclinazione delle gallerie con uno strumento
(clinometro o ecclimetro, anche qui della Suunto)
che allo sguardo distratto o appannato dal freddo e dalla stanchezza,
non si distingue dalla bussola.
Ma appena ci guardi dentro, tenendolo pero' verticale, puoi vedere
due scale graduate accostate; quella che ti interessa ha le tacche
piu` distanziate
ed equispaziate.
Questa e` la scala sessagesimale, che riporta l'inclinazione in
gradi. Per esempio 90 gradi indicano una inclinazione verticale.
Solitamente essa sta` a sinistra.
L'altra scala riporta l'inclinazione percentuale; per esempio
una inclinazione 100% corrisponde a 45 gradi.
Se non ti ricordi qual e` la scala giusta guarda con il clinometro
verso l'alto o verso il basso, e vedrai che le tacche di una scala
restano uguali (questa e` la scala giusta) mentre quelle dell'altra
scala (quella "sbagliata") diventano sempre piu` strette.
Anche il clinometro (il suo nome e` ecclimetro, ma tutti lo chiamano
clinometro e l'importante e` capirsi) e` stato costruito in modo da
mettersi da solo nella corretta posizione per esser letto, purche` tu
lo tenga verticale.
Quello che leggi e` il valore dell'angolo che forma con l'orizzontale:
zero coincide con l'orizzontale stessa, 90 gradi e` la verticale (in su'),
-90 gradi e` la verticale (in giu`).
Percio` ogni volta che rilevi un pozzo sai gia` qual e` la lettura del
clinometro e non dovrai farla.
Quando effettui la lettura devi tenere lo strumento alla stessa altezza
del caposaldo.
La galleria che vuoi rilevare puo` essere in salita o in discesa,
ma una volta arrivato a casa tu potresti non ricordartelo, allora
distinguarai i tratti in salita con il segno "+" (piu`) e quelli
in discesa con il segno "-" (meno).
Se ci fai caso, quando raggiungi il fondo della Scondurava dici
"sono a meno 305" e non "sono a 305", intendendo che sei sceso di 305
metri dall'ingresso.
E` una convenzione internazionale per cui scrivendo un numero con un
meno davanti ti intenderai chiaramente anche con uno speleologo
giapponese; con una giapponese potrai ugualmente capirti, ma dovrai
ricorrere ad altri segni convenzionali, questo purtroppo non ti potra`
aiutare granche`.
Il clinometro puoi illuminarlo come meglio credi, senza timore di
influenzarne la lettura. Se hai difficolta` a leggerlo esegui le stesse
astuzie descritte per la bussola. Se non ci vedi lo stesso consulta
un oculista.
Fig. 165. Clinometro: lettura
Se l'inclinazione e` accentuata (oltre 10°) e`
facile dire se e` positiva (verso l'alto) o negativa (verso il basso)
in quanto il nostro apparato biologico di orientamento privilegia
la direzione verticale e ci rende sensibili a deviazioni dalla stessa.
Quando l'inclinazione e` invece di pochi gradi occorre fare attenzione.
Come per la bussola, lo strumento resta fisso e quindi il movimento della
scala e` l'opposto del tuo: se guardi in su` la graduazione
scende in giu`. La lettura in figura e` dunque +2.
(In figura e` stata accentuata la differenza fra le scale
sessagesimale, a sinistra, e percentuale, a destra).
Come sempre non occorre che ti ricordi alcuna regola! E` sufficiente
sapere il trucco per trovare il giusto segno e quindi fare una misurazione
corretta. Quando misuri inclinazioni vicino all'orizzontale (cioe` allo 0)
alza o abbassa il clinometro leggermente finche' non hai chiara
percezionese stai guardando in alto o in basso. A questo punto riporta
lo strumento in linea col caposaldo facendo attenzione se la linea di misura
e` passata attraverso lo zero (cioe` il segno e` invertito) o no.
4.1.4 Misurare le dimensioni trasversali
Dacche` i calcoli per la restituzione dei rilievi vengono eseguiti
con programmi per il computer, e` diventato sempre piu` facile gestire
un numero maggiore di informazioni numeriche. In particolare questi
programmi gestiscono i dati delle dimensioni trasversali, e li utilizzano
per fare la visualizzazione 3D della grotta.
I primi dati di dimensione trasversali che vengono in mente sono
la distanze a sinistra e a destra tra caposaldo e pareti, e quella
sopra (dal soffitto) e sotto (dal pavimento). Questo insieme di dati
e` solitamente chiamato "LRUD" (dalle iniziali dei nomi in inglese).
In realta` questo insieme di dati e` ambiguo. Per iniziare
bisogna specificare in quale caposaldo vengono prese (o stimate)
le misure. Inoltre, anche se solitamente
e` chiaro quale sia la direzione lungo cui si misurano le distanza
sopra e sotto (la verticale), lo stesso non si puo` dire delle
dimensioni orizzontali: solitamente vengono prese nella direzione
perpendicolare al tiro di rilievo, nel secondo caposaldo, e con
destra/sinistra rispetto al "verso di rilievo". Quando si ha a che fare
con giunzioni complesse le cose pero` si fanno complicate.
Infine sopra e sotto perdono il loro significato quando siamo a meta`
di un pozzo. Pure lungo uno scivolo molto inclinato, non hanno
molto senso, poiche` sarebbe piu` opportuno misurare (o stimare) la distanza
dal soffitto nella direzione perpendicolare allo scivolo.
Considerando questi problemi, suggerisco di annotare le dimensioni
trasersali corredate da
- caposaldo cui sono riferite;
- direzione destra-sinistra con le distanze (positiva per la sinistra,
negativa per la destra) orizzontali;
- inclinazione della direzione perpendicolare lungo cui si misurano
sopra (positiva) e sotto (negativa). Questa inclinazione e` positiva
se la sua proiezione sul piano orizzontale cade fra destra e sinistra,
negativa se cade fra sinistra e destra. Puo` essere omessa se verticale
(90 gradi).
Per esempio,
12 123 +1.5 -0 - +2.3 -1.2 // sopra/sotto verticali
13 187 +0.2 -1.8 60 +4.3 -1.7
Ecco cosa hai fatto:
Fig. 166. Topografia
Puoi ricorrere ad un paio di trucchi per facilitare la lettura degli
strumenti.
Prima di tutto non e` necessario stare sul caposaldo. Basta che strumento,
caposaldo e la luce che il tuo compagno mette sull'altro caposaldo siano
allineati. Percio` puoi arretrare un poco dal caposaldo.
Inoltre quando misuri le direzioni ti puoi alzare o abbassare, pero` non
devi spostarti dalla verticale. Similmente quando misure le inclinazioni
puoi spostarti a destra o a sinistra, purche` resti alla stessa
altezza del caposaldo.
D. Sottocorno Thu Aug 28 22:51:32 2008
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