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Scapoli
Staz. FF.SS. a Roccaravindola
(19 km)
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Provincia:
IS - C.A.P.
86070 - Altezza s.l.m. 620 - Superficie kmq 16
Abitanti:
1030 - Santo Patrono: San Giorgio Martire
Festa
del S. Patrono: 23 Aprile
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TELEFONI
UTILI |
Municipio
0865 954143
Fax
Municipio 0865 954505 |
Carabinieri:
0865 954143
Guardia
medica 0865 957228 |
Origini
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Scapoli
sorge sul finire del IX secolo da un casale di coloni dell'abbazia
benedettina di San Vincenzo al Volturno che lo fortificarono. Il feudo era
gestito dalla bastia di San Vincenzo fino al IX secolo. Nel XVI ne erano
titolari i Bucciarelli, gli ultimi furono i Cestari.
Questo
paese è conosciuto come la capitale mondiale della zampogna e deve il suo
nome a un particolare e curioso episodio che riguarda l'inizio di alcuni
colonizzatori da parte dei monaci dell'abbazia San Vincenzo, tutti "scapoli".
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Storia
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Scapoli
in cent'anni è passato da circa 1500 agli attuali circa
1000 abitanti.
Eppure ha dato all'emigrazione un suo contributo di almeno 1000 persone, pur
se le cifre ufficiali danno un'immagine alterata del fenomeno.
Della prima emigrazione nelle Americhe quasi non v'è traccia. In effetti
coloro che partivano, quasi tutti braccianti e manodopera generica, stavano
via per 3-5 anni, poi facevano ritorno.
La
seconda emigrazione si è diretta in Europa, per restarci. Qui vivono 400
oriundi scapolesi, di cui la metà risiedono in Belgio (vi si diressero per
il lavoro nelle miniere). Si tratta di manodopera specializzata. Fanno tutti
ritorno d'estate in paese, ove conservano buone abitazioni, in una località
ritenuta attraente dal punto di vista climatico e turistico.
La
spinta ad emigrare è dipesa da fattori sì di natura economica, ma anche di
natura ambientale. Basta leggere il libro "Il prete del villaggio"
dello scapolese Luigi Mancini (1846-98) per rendersi conto della
feroce oppressione feudale imperante in paese, i cui effetti hanno
condizionato fino a pochi anni fa la vita sociale. Il retaggio feudale ha
inquinato durevolmente il vivere sociale, con classi sociali simmetriche, i
"galantuomini" da una parte e la plebe indifesa dall'altra. Molti
giovani hanno sentito imperiosa la spinta a partire, proprio per spezzare
definitivamente il servaggio alle poche famiglie nobiliari del posto, le
uniche in possesso di soldi e proprietà immobiliari, per questo in grado di
continuare a condizionare la vita politica paesana.
Ogni
anno, l'ultima domenica di luglio si tiene il Festival
Internazionale della Zampogna,
che nel 2002 festeggerà la XXVI
edizione. A Scapoli vi
sono botteghe per la produzione di zampogne e sono
attivi suonatori. Si può anche visitare un Museo della Zampogna,
presso il locale Circolo della Zampogna, presso cui si tengono anche
corsi di educazione musicale e di uso della zampogna.
Lo strumento musicale della zampogna è l'emblema della cultura contadina
molisana, semplice e sempre uguale a se stessa. La sua musica è il peana di
un mondo arcaico, che teme il confronto con quello ricco industrializzato.
Anche
l'attaccamento al dialetto dei paesi molisani, che quasi tutti gli emigrati
molisani continuano a parlare nell’intimità, è la bandiera di una
cultura atavica, che non vuole morire, assorbita nell'omologazione
capitalistica. La zampogna e il dialetto sono monumenti di una cultura
agro-pastorale di un popolo contadino, povero e oppresso, fiero e ricco di
un'autoctona energia culturale e artistica.
Oggi,
vi è un salutare ritorno alle concrete specificità delle culture
regionali. La stessa cultura borghese spinge alla riscoperta dei
valori/saperi/sentimenti della passata cultura contadina. A Scapoli tutto
questo è realtà. |
Architettura
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Nel
centro storico si può notare la chiesa di San Giorgio Martire
risalente al XVII - XXI
secolo. Scapoli risale al IX secolo d.C.
Il
vecchio centro, discretamente conservato, risulta ancora di un certo
interesse. Nella
fortezza
longobarda, corre a 360° intorno alla Rocca
(Castello
Bottlaro) il famoso e caratteristico "cammino
di ronda", che
rievoca suggestioni medioevali. Una bellissima passeggiata da cui si
scopre tutta la valle sottostante.
Ai piedi del paese sono stati scoperti anche reperti archeologici dell'epoca
delle guerre sannitiche. |
Tradizioni
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Scapoli
è il paese delle zampogne e ancora oggi sopravvivono alcune
botteghe artigiane, che nel periodo di Luglio espongono la
loro produzione
nella Mostra Mercato della
Zampogna. Le origini di questo strumento, sono
assai lontane e risalgono all'epoca dei sanniti. Secondo la tradizione
storica, gli antichi romani, si servirono di un gruppo di zampognari per far
spaventare i cavalli delle milizie avversarie, poiché il loro suono era
sconosciuto e destava spavento. La tradizione delle zampogne è legata al
periodo natalizio e quindi gli zampognari sono molto richiesti per tutto il
periodo dall'8 al 31 dicembre. |
Sport
e tempo libero
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Scapoli
è circondato da una caratteristico paesaggio della catena delle Mainarde.Gli
appassionati naturalisti, potranno approfittare dei suggestivi sentieri che
risalgono la montagna e godere di spazi verdi ancora incontaminati.
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Escursioni
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Stessi itinerari da Castel San Vincenzo e Castelnuovo a Volturno.
Da qui il Monte Marrone si può raggiungere anche attraverso il Monte La
Rocca, partendo dalla località Castagna. Per un nuovo itinerario (Monte
La Monna). Si potrebbe invadere un pò le Mainarde laziali. Prima
di raggiungere la frazione di Cardito, nei pressi del cimitero,
imboccare una strada sterrata molto breve. Proseguendo a piedi si raggiunge
una mulattiera proveniente da Cardito. Dopo circa 200 metri si può
imboccare un sentiero che si inoltra nel Vallone
delle Foci. Si sorpassa la sorgente Fonte Lontri e
si raggiunge Ripa Rossa (1475 metri).
Questa escursione, che dura circa 2 ore, permette di godere di un panorama
molto esteso sulla pianura laziale e il Tirreno. |
Avvenimenti
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Scapoli
è famoso per il patrimonio folcloristico-culturale di cui è depositario e
che riguarda l'antichissima tradizione della costruzione e dell'uso della
zampogna. A tutto ciò è stato dedicato il Museo, dove vi sono esposte
zampogne provenienti da tutto il mondo.
E'
divenuto un vero e proprio appuntamento, fra i più attesi dell'estate
molisana, il Festival Internazionale della Zampogna che si svolge in
questo paese ai piedi delle Mainarde. Organizzatore e promotore del Festival
è il Circolo della zampogna, Associazione culturale presieduta da
Antonietta Caccia, che ha saputo dare alla manifestazione e a tutte le
attività svolte una connotazione transnazionale. Lo scambio
culturale è la
caratteristica peculiare anche dell'impegno negli ultimi
anni, che ha visto una rappresentanza del Circolo in Cumbria, nel nord
dell'Inghilterra, per incontrare un'associazione inglese (fa parte del Gal)
che ha aderito al progetto "Suoni comuni al mondo rurale europeo":
un'idea progettuale stilata dal Circolo e rivolta alle zone europee dove
esiste la tradizione di un aerofono a sacco. La zampogna, d'altra parte, è
lo strumento alla base della musica popolare in Europa, patrimonio comune ai
popoli dell'Unione europea anche se, a seconda della zona, ha forme e
denominazioni diverse: piva, gaita, dudelsack, sambouna. L'iniziativa
si ripete ogni anno proprio a Scapoli nell'ultimo fine settemana (sabato e
domenica) di Luglio. |
Centri
vicini
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Scapoli
dista 80 km. da Campobasso e 27 km. da Isernia. |
In
evidenza |
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CENTRI
DEL PARCO
Ufficio di zona, Centro di visita e Museo della zampogna - Piazza S.
Giorgio, 1
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ESCURSIONI
E PASSEGGIATE
Itinerario turistico naturalistico
dal Colle Papa al Colle Rotondo
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MONUMENTI
Antico borgo medievale con castello dei marchesi Battiloro e cammino di
ronda.
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CURIOSITA'
A 3 chilometri da Scapoli sorge la chiesa romanica della Madonna delle
Grazie.
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FESTE
FOLCLORISTICHE
Mostra-mercato internazionale della zampogna (ultima domenica di
luglio).
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USI
E COSTUMI
In località Fonte Costanza, produzione e uso della zampogna.
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GASTRONOMIA
"Abbuoti", "sagne e fagioli", "pezzata",
ravioli alla montanara.
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