Casalecchio di Reno, 10 aprile 2003, cena sociale del club "Quelli che... la Fortitudo" (QC), alias "Anzianotti", contraltare stagionato e goliardico alla truce Fossa degli ultr�. La stagione 2002-2003 volge al termine, il clima � di tripudio per lo stato pre-comatoso della Virtus, non certo perch� la Fortitudo abbia qualcosa da festeggiare in proprio; il pignoletto scorre a fiumi, la crescentina s�� impastata col friggione, � il momento di alcuni siparietti comici che agevolino la digestione.

Si parte col cabaret, i creativi del club hanno rivisitato il testo di Jannacci, attualizzandolo con umori degli iscritti e fatti di stagione:

"Quelli che... anche quest�anno, per l�ottavo anno siamo qua"

.. a far che? a spezzare il pane del basket. Ma soprattutto il salame:

"Quelli che.. un po� di pazienza.. per noi Carlos � meglio di Gino".

"Di Ginobili, invece, ci (ndCBN: soggetto "i giornalai") narrano le fenomenali gesta, mentre lui gioca 20 min. a gara (che valgono 15 da noi), tira col 43,8% dal campo, il 73,7 dalla linea, segna 7,6 pt. a partita (praticamente le stesse statistiche di Jaric!): a sentir loro un 'crack' dell' NBA al pari di Nowitzki o Stojakovic: a sentir noi, invece, un'altro lampante caso di "Nostalgia Canaglia" di questa bella annata!"

Quelli che.. anche alle cene sociali subiscono il fascino del CBN

Sarebbe il caso di chiudere qui, per manifesta impraticabilit� del campo e della tavola; invece � il momento dell�amaro:

"Io mi chiamo Domenico e sono un tifoso Fortitudo. Anzi, lo ero! ...perch� io alla Fortitudo ho regalato la vita. Tutto accadde una sera di maggio; per essere precisi erano le ore 19:45 del 31 maggio 1998. Di quel giorno, di quei momenti, ho un ricordo impreciso, sfumato da quello che mi capit�. Ricordo per� una finale scudetto contro la squadra pi� odiata, sopra di 4 a 24 secondi dalla fine, uno zingaro che si alza da met� campo, la mette, e un pelato che fischia fallo."

Applausi scroscianti, ruttini di soddisfazione, e in culo pensieri e parole politically correct.

Sotto a chi tocca: dopo zingari di merda e "listone" di traditori e pentiti, viene declamata la "listaccia" di proscrizione dei "giornalai", colpevoli di innumerevoli misfatti contro la Fortitudo, ricordati nella rubrica web "Chiacchiere e distintivo":

"Leggo i nomi della "listaccia" (i giornalai)... CAMPANA - MONTORRO - FUOCHI - BAIESI - CRISTOFORI -BAGATTA - Roberto MARTINI - Flavio TRANQUILLO - Dan PETERSON."

Ovazione dei commensali.

Fermo restando che il dispregiativo "giornalai" andrebbe evitato da chiunque abbia a cuore libert� di parola e di stampa (evoca redazioni incendiate dagli squadristi, rotative prese a mazzate, redattori fatti tacere; nel nostro piccolo, un giornalaio della listaccia ha ricevuto minacce e fastidi, un altro � stato costretto a cambiare lavoro e domicilio), cosa imputano a questi "giornalai"?

Giornalaio: "E� stato un periodo intenso, indubbiamente. Un Grande Slam al primo colpo di qua, l�anello di campione Nba al primo colpo di l�. Emanuel Ginobili ha avuto tutto, pure la premiazione del premier argentino: l�altro ieri, a Vel�z, ha consegnato la maglia numero 1 dei San Antonio Spurs a Nestor Kirchner." Marco Martelli - La Repubblica - 13/07/03

QC: Millantesimo esuberante articolo che celebra le imprese dell'ex-fenomeno di Casalecchio. Niente da dire, per carit�, ma in totale assenza di un solo scritto che ricordi il sacrosanto grande slam di Gregor Fucka a Barcellona, sentiamo in giro una terribile puzza di (inconsolabili) penne bianconere.

"Millantesimo" articolo celebrativo di Gino? E perch� lo slam di Fucka in Spagna sarebbe "sacrosanto"? perch� non sanno scrivere? o perch� era ora che Fucka vincesse qualcosa? In effetti, gli � bastato cambiare aria.

Giornalaio: "Dieci triple tenta la Skipper nel primo quarto (contro 4 tiri da due), 5 vanno nel sacco, 4 di Guyton: cos� il pit-stop � sul 25-21, neanche tragico. Scomunicato dal suo padrone (per scrivere stimolato s�accomodino altre lingue, prego)..".
Walter Fuochi - La Repubblica - 16/05/03

QC:Diamo a Walter quel che � di Walter: lui, con la sua fedelissima lingua, ha sempre stimolato le stesse cose! ...non come tanti altri che con la lingua stimolano continuamente ogni "cosa" a destra e a mancina!

Seragnoli disse o no che Guyton era "peggio di Goldwire"? certo che s�.. ma riportarlo significa essere un leccaculo altrui; la morale fortitudina ammette solo i leccaculi propri.

Giornalaio : "Treviso tricolore, salutate la Fortitudo" (titolo in prima di cronaca di Bologna"
ignoto - La Repubblica - 18/06/03

QC: Oh, titolista, Casadei ti avrebbe cantato "Tu sei la mia simpatia"! E' comunque pazzesco che, in occasione di una sconfitta di una squadra bolognese, "La Repubblica - Bologna" si trasformi improvvisamente in una sorta di house-organ della Benetton Treviso. Della serie: Vedove con la penna in mano e la bava alla bocca!

Veramente "pazzesco" che il giorno dopo la finale scudetto tra Treviso e Fortitudo in cronaca bolognese si titoli che ha vinto Treviso e che la Fortitudo, giunta seconda, merita l�onore delle armi.

Con la rubrica "L�angolo del buonumore" QC tirano a emulare il Coniglio: 24 esilaranti figurine satiriche, di cui ben una autoironica e 23 sulla Virtus. Lo sforzo creativo � enorme: 8 sono riciclaggi di vignette di Altan , 5 sono fotomontaggi originali (classificazione generosa: una foto di Bucci con la scritta "Passat Virtus" appartiene al genere artistico "vorrei ma non posso"), una � un semplice furto dal Coniglio per invidia e/o "nostalgia canaglia".

Tabellino dei contenuti:

- merda, cacca, gabinetto: 3

- cazzo con palle: 1

- senza: Fucka vince finalmente l�eurolega: 1

- bastoni (aste di bandiera,ombrelli biancoblu) nel culo di un virtussino: 4

- culo semplice: 1

Nelle restanti 8 vignette, identiche e prestate dal sito della Fossa, sono assenti cacca e culi, ma i testi sono mosci e non corrispondono alle espressioni dei personaggi: risultato "cattivo" come un ciclostilato parrocchiale.

Il vero "angolo del buonumore" di QC � "Artis Corner", la rubrica dell�opinionista "della settimana dopo", centinaia di righe (uno spazio che una testata seria non concederebbe neppure a Joyce) di sapienza cestistica vagamente organizzata da una spruzzata di virgole buttate a caso, quando al lettore manca il fiato. Prima di immergersi nella lettura, armarsi di un thermos di caff�.

E lasciare una scia di bricioline di pane, oppure da quella foresta non si esce.


L�Artis Corner: Artis � una fede!

Dall�Artis Corner, su CSKA-Skipper

Il tabellone riporta 68-61, Pozzecco stremato, il suo fido scudiero Smodis a trascinarsi, quando qualcuno (Chi? chi � stato? diccelo, dai, aquila di un Artis-ta, non ci lasciare sulle spine) decide di girare lo (??) per strizzare l'occhiolino alla signora inerzia che non crede ai suoi occhi, stanca ed annoiata non aspettava altro e decide con chi andare a cena ... (beh, se proprio avesse voluto cenare, avrebbe chiuso subito la partita, no?)

Epilogo da cuori nella tormenta, 30 secondi alla fine, Milos trova solo ferro invece che il goal partita, i russi attaccano sul +1, l'arancia (ah, il demone della poesia.. ma chi legge chiede clemenza, o almeno un clementino) arriva puntuale a Monia con le scarpe incollate sulla solita mattonella, per non perdere il segno da cui aveva lanciato i 3 siluri precedenti (e mettere un punto?)

La parabola � la solita, perfetta, (ma, dato che il tiro era sbagliato, forse era il satellite a non trasmettere bene) il pallone ricade docilmente nell'anello, ma � un paio di millimetri pi� lunga del previsto, accarezza il secondo ferro, respinto, accarezza il primo che lo ritorna al mittente, ma stavolta la seconda carezza � pi� energica, lo porta ad uscire dal cilindro, rimbalzo difensivo, apertura, contropiede, la (??) che palla (rectius, che pallleee) arriva al peggior giocatore in campo, Mottola (punto)

Un primo palleggio, un secondo, le braccia della difesa a confezionare il pasticcio, fallo, due liberi, 4 secondi alla fine (punto)

Inutile aggiungere altro, la favola stavolta si conclude con il consueto (solitamente per gli altri) lieto fine e il tragicomico finale con il Maccabi recuperato come un debito scolastico (e qui l�Autore conosce bene l�argomento), la corsa al passaggio del turno in linea con la tabella di marcia , in attesa della verifica alla prossima fermata (intendeva la sconfitta con il Pana. Punto)

Potremmo stupirvi con effetti speciali (come sparire), parlarvi di Pozzecco (come spararsi), dei suoi 23 punti, di Mottola, della sua morbidezza, tanta da far invidia alla carta dei famosi "dieci piani di" (oh, qual mirabile arte - eccelsa scrittura - immagine pura, almeno dopo la pulizia.

Vediamo: trattasi forse di ALLEGORIA - figura retorica per cui una data immagine esprime un concetto ideale, morale o religioso ? Non ci siamo.. Che sia una METAFORA, figura che consiste nel trasferire il significato di una parola o di un�espressione dal senso proprio a un altro (es. "sei morbido come Mottola", diviene "sei un Mottola")? Eh, no, pare pi� un insulto.

O, forse, si tratta dell�ANALOGIA, che, specie nella filosofia scolastica, denota l�attribuzione a due soggetti diversi - p.e. Mottola e la carta igienica - di uno stesso predicato, ma con diverso valore? Potrebbe essere, dato che il valore di Mottola(ma non l�importo del suo contratto) � decisamente inferiore ai *famosi dieci piani*.

Ma, attenzione, la figura di ANALOGIA, nella poesia contemporanea, indica anche una corrispondenza intuitiva e arbitraria che l�autore stabilisce tra oggetti svincolati da rapporti logici, e qui ci avviciniamo sicuramente di pi�...

Per� ANALOGIA � anche - biologicamente - la somiglianza tra organi che svolgono la stessa funzione, ma che possono avere origini diverse... mah, potrebbe, dato che servono entrambi a cagare.

Da ultimo, l�ANALOGIA � quella figura retorica che descrive (nella fisica) una corrispondenza formale tra due fenomeni differenti, in quanto descrivibili per mezzo delle stesse equazioni matematiche.

Per l�appunto, deve aver pensato il nostro - i dieci piani di morbidezza, praticamente un�equazione per lui.

Ahhh no! ci siamo� ecco cos��!! altro che figura retorica, questa � una classica FIGURA DI MERDA! )

, ma per una volta diamo alla Skipper intera il premio di giornata, mandando dietro la lavagna, con le orecchie d'asino ben calate sulla testa, tutti coloro che mai avrebbero pensato di tornare vincitori da Mosca

I primi a dare il buon esempio siamo noi ...

"Stupid is as stupid does"
(Forrest Gump: "Asino � chi l�asino lo fa")

Dall�Artis Corner: il dramma di Smodis

"Smodis deve convivere con due scimmie sulle spalle, una che lo morde ovunque, non lo lascia in pace e gli crea problemi fisici a non finire, difficile trovare una costanza di rendimento in queste condizioni e l'altra che invece gli offusca la mente insinuandogli subdoli tarli, non si potrebbe spiegare altrimenti un nervosismo latente pronto ad esplodere al primo alito di vento contrario, il talento dello sloveno � enorme, ma grazie a questi due ospiti sgraditi, per ora non ha trovato la via per diventare quel terzo o quarto leader presunto destinato a spronare i compagni"
Il calvario di Smodis � descritto dall�Artista con un esplicito riferimento al percorso psichedelico di Billy S. Burroughs, che s�� fatto - scientificamente e lucidamente- di eroina, LSD, vino di yage, majoun, cannabis, funghi allucinogeni... Smodis sapeva quello che faceva, firmando per la Fortitudo: avrebbe avuto Basile come leader, Pozzecco come play, un ambiente intossicato dai tanti "trip mancati" da sotto-dosaggio di salutari vittorie, ma voleva immergersi nei bassifondi della societ� sportiva, andava alla ricerca della degradazione non per una decadenza morale, ma per una sperimentale ricerca dentro un mondo che gli rappresentava una reazione ed una antitesi di quello a cui apparteneva per retaggio, educazione e indole, e che a quell�epoca non aveva ancora superato del tutto.

E ha voluto fare le cose in grande: due scimmie, una per spalla, tanto paga l�Emiro. Ma il fisico dello "sloveno maggiore" non tiene:

"Inutile rammentare che l'uomo che deve fungere da collegamento tra questi due reparti,l'uomo che ieri doveva essere lo stopper di Tsartsaris, il match winner ateniese e nel contempo l'arma per aprire la scatola, si stava ancora leccando le ferite di un corpo che non nevuole sapere di reggere gli urti a cui si sottopone (..) Da fonti non del tutto sicure si parla di un centro in arrivo per un provino, la persistente presenza dello sloveno maggiore nella saletta del fisioterapista piuttosto che sul campo di gioco potrebbe essere uno dei motivi, ma la traccia giusta da seguire � quella seguita finora, forse mancava una scoppola per ritrovare quella fame che ha contrassegnato le prime uscite, � ora di riprendere il passo"

Anche i vecchi sponsor, legati agli antichi riti tribali, salutano con gioia l'arrivo di Smodis

A proposito della "scoppola" mancante, l�Artista ama ricordare che � inutile "infilare la testa nella sabbia e tirarla fuori a casaccio": ecco che torna utile la Mano di Repesa; se non funziona, c�� sempre il Piede di Savic.

L�impronta sul sedere di Smodis che
l�ufficio stampa ha attribuito allo Yeti




L'origina dell'ignoranza - Il Pianeta delle Scimmie

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