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Guglielmo da Occam

Doctor invincibilis

Non bisogna moltiplicare gli enti senza necessità.

Questo è un tempo di prova..." (Lettera ai frati minori 1334)

Secondo VERCELLESE (1994,90) il rasoio di Occam è stato usato da tutti gli anti-metafisici per "radere la barba Platone (infestata appunto da miriadi di concetti)". La barba platonica è tenace e risputa ad ogni generazione filosofica, tuttavia una sfoltita ogni tanto è consigliabile, fa bene alla stessa metafisica. Dunque la massima si può usare con tranquillità. 

[Ockham, Surrey (a sud di Londra) 1280- Monaco di Baviera 1349]

Tutto ciò che oltrepassa i limiti dell'esperienza non può esser dimostrato. Rottura definitiva della scolastica elaborazione dell'accordo tra verità rivelata e ricerca filosofica. 

Opera principale è il  Dialogus (Dialogo tra maestro e discepolo).

Occam in un codice del '300 [ in Tassinari, Storia della filosofia occidentale, I , FI:Bulgarini 1996]

UNIVERSALI COME SUPPOSITIONES   Approfondisce il nominalismo di Roscellino (concetti
universali = puri nomi senza corrispondenza con la realtà) distinguendo i termini (suppositiones=segni che stanno al posto delle cose) in:

  •  mentali (i concetti)
  • orali (parole)
  • scritti (parole scritte).

In rapporto alla realtà (criterio di  verità) la proposizione è VERA solo quando Soggetto e Predicato suppongono per la stessa cosa, stanno cioè al posto della realtà significata. 

GLI UNIVERSALI: QUESTIONI DI NOMI, QUESTIONE DI INTERESSI

La questione degli universali si può meglio capire sul terreno dei fatti, inserita cioè nella lotta tra corrente francescana conventualistica (appoggiata dal papa) che reinterpretava il voto di povertà francescano restringendolo ai singoli frati, ed escludendo da esso il convento come organizzazione considerandolo come titolare di diritti di possesso, e francescani pauperisti che escludevano un'entità autonoma del convento, teorizzando appunto che il convento non è qualcosa di separato dall'insieme delle individualità dei frati che avevano fatto il voto di povertà, per cui il convento non poteva che essere l'insieme dei frati poveri e non altro. Per Occam il convento è cioè un puro nome, mentre realtà è il singolo individuo frate, per i conventualisti il convento è realtà separata coesistente rispetto alle realtà dei singoli frati individui. 

Prefigura il nuovo metodo di  Bacone nell'esplicitare i principi fondamentali del metodo "eliminatorio". GLI INDIVIDUI sono l'unica realtà esistente, per cui ogni termine non può che essere indicazione (intentio) individuale, cioè riferita sempre e solo a enti individuali.  I termini relativi a  "realtà universali" sarebbero inutile ripetizione di realtà individuali alle quali dovrebbero fare riferimento. Non c'è bisogno di ammettere, oltre all'individuo, altre realtà: questo in base al fatto che la natura adotta il principio economico di non moltiplicare gli enti oltre necessità (di qui l'espressione scolastica detta successivamente rasoio di Occam: entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem). L'universale  rimane solo come strumento del linguaggio, come predicato mentale naturale (=non convenzionale) comune di una molteplicità di individui (il termine uomo quando indica non un individuo particolare, ma una molteplicità di individui). 

 CONOSCENZA INTUITIVA E CONOSCENZA ASTRATTIVA   Due tipi di conoscenza: quella intuitiva (che coglie immediatamente le caratteristiche dell'oggetto, compresa la sua esistenza) e quella astrattiva (p quidditativa= che non punta all'esistenza dell'oggetto, bensì al quid sit, a quale esso sia).  Ad. es. l'uomo non può aver conoscenza intuitiva di Dio (non ne può dimostrare l'esistenza), mentre ne ha conoscenza quidditativa,cioè astrattiva, nel senso che ne può concettualmente definire alcune caratteristiche che non implicano però l'esistenza.

RIFIUTO DELLA METAFISICA RIFIUTO DEL TOMISMO   La metafisica non è possibile come ontologia. Vi è il completo rifiuto della tomistica analogia dell'essere, secondo la quale dall'essere delle creature si costruisce razionalmente (anche se parzialmente) l'essere di Dio. Tramite l'esperienza, l'intelletto può avere intuizione immediata delle creature, ma non di Dio. 

NON E' DIMOSTRABILE L'ESISTENZA DI DIO   Di quest'ultimo posso avere solo il concetto (univocità dell'ente): ne posseggo il termine nel senso di ens commune, cioè di atto del pensiero che sta al posto della molteplicità delle cose. Nel discorso orale (non concettuale), si ha invece l'equivocità dell'ente, nel seno che la parola "uomo" può esser riferita sia alla sostanza individua che alle categorie: qui Occam ammette anche la parola riferita all'essere, ma solo come qualità predicativa, non come sostanza. L'essere ha - a differenza di Aristotele - solo un valore predicativo, non ontologico. P.es. "Socrate è buono"  non significa che la bontà inerisce a Socrate, ma che l'esser buono e Socrate si riferiscono allo stesso individuo.

Ridotta a zero l'ontologia, della metafisica non rimane neanche la teologia, in quanto essa viene trattata solo per fede, mentre la fisica è conoscibile, ma solo per esperienza e solo relativamente agli enti  individui, non ne è quindi possibile una conoscenza scientifica fondata sulla generalizzazione. 

NON E' DIMOSTRABILE ESISTENZA e IMMORTALITA' DELL'ANIMA   Del pari, per quanto riguarda la psicologia, non è dimostrabile l'esistenza né tanto meno l'immortalità dell'anima. Infatti non è essa (come forma del corpo) dimostrabile a partire dall'esistenza di un intelletto: infatti potrebbe ammettersi anche l'esistenza di un intelletto che non coincida con la forma del corpo. Non rimane che credere per fede l'esistenza di un'unità-corrispondenza tra intelletto e forma del corpo. E' da creder unicamente per fede anche la  libertà dell'anima come autodeterminazione, l'amore dell'anima per Dio, la tendenza a fare il bene. E' Dio che determina il bene, dato che è bene ciò  che Dio vuole (egli infatti - come mostrano i miracoli - può anche andare contro le regole della natura).  Le azioni buone dell'uomo non sono quindi sufficienti a garantire la  salvezza, che dipende solo dalla grazia divina. Dio infatti non vuole qualcosa perché è bene, ma  è bene ciò che Dio vuole (concezione volontaristica: questa tesi passerà poi all'occamista Gabriel Biel e quindi nell'allievo di quest'ultimo, Lutero). 

POLITICA SEPARATA DALLA RELIGIONE  La legge di Cristo è legge di libertà, per cui l'uomo è libero. Non è quindi possibile che esista un'altra libertà, quella del papa. Quest'ultimo non ha la  plenitudo potestatis, la pienezza del potere (spirituale e temporale). Il papa possiede solo potere spirituale e all'interno della Chiesa potere  ministrativus, cioè di servizio. Conseguentemente né il papa né il concilio sono infallibili, mentre lo è la comunità dei fedeli nella sua totalità di individui+organizzazione. Gli uomini sono liberi anche nel sottostare al potere temporale, cioè gli uomini sono liberi per natura di scegliere i propri governanti (intesi come difensori della comunità civile). 

NETTA DISTINZIONE RAGIONE-FEDE Le prove tomistiche, e in generale le prove a posteriori, non possono costituire certezze: non si può avere conoscenza di Dio, in quanto ci manca una intuizione di Dio. Dio non è conoscibile anche perché é assolutamente libero, essendo  potenza assoluta, precedente ogni necessità (la quale ultima è relativa solo alla potenza ordinata di Dio, la potenza che riscontriamo noi nella natura). Rimane solo la credenza in Dio per fede. Essa non è dimostrabile, in quanto se lo fosse la Rivelazione divina sarebbe stata una inutile replica del procedimento dimostrativo, ma - per il principio di economia presente nella natura come in Dio - Dio non fa le cose due volte. 

CRONOLOGIA

Francescano spiritualista. Nel 1324 rinuncia all'insegnamento ad Oxford per portare il rinnovamento spirituale dalle università nella società. Sempre in tale anno, accusato di eresia per aver sostenuto la concezione della povertà radicale della Chiesa, va ad Avignone convocato dal papa Giovanni XXII, poi fugge in Italia (1328, al seguito di Ludovico il Bavaro in lotta contro il papa) e quindi a Monaco. La fuga da Avignone segna l'abbandono degli studi di logica caratterizzati dai commenti aristotelici (Fisica, Organon) e alle Sentenze, e dalla Summa logica. Si dedica ora a combattere la mondanizzazione ecclesiastica e la prevalente corrente conventualista all'interno del francescanesimo, pubblica opera polemiche e politiche, sui rapporti stato-Chiesa e sulla povertà.  

Referenze

VERCELLESE 1994   Michele Vercellese, Cogito ergo sum. Breve storia della filosofia, MI:Garzanti, 1994 (un giro guidato nell'universo filosofico in 50 massime commentate)

Multimediale (vhs)

Filmografia

According to Ockham's razor (Philippe MORA, 1969, AUS) - non distribuito in Italia - fa riferimento  al principio occamistico dell'essenzialità nella procedura logica e nella metafisica (rasoio di Occam). 

Il nome della rosa - il protagonista del romanzo di Umberto Eco (e del relativo film) Guglielmo di Baskerville assume il punto di vista speculativo di Guglielmo da Occam.

Linkografia

http://wotug/ukc.ac.uk/parallel/www/occam/occam-bio.htm   biografia

http://britag3.britac.ac.uk/pubs/dialogus/wock.htm   sunto del Dialogus

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