(latino Bacchus). Una delle più importanti divinità terresti (ctonie) del mondo greco. Dio del vino e dell'estasi, energia spontanea e irresistibile, rappresenta l'unità ciclica della natura, dal momento del gioioso risveglio primaverile, al rigoglio estivo, attraverso la tristezza autunnale fino al gelido letargo invernale. |
Dioniso protettore dell'Italia (Sofocle, Antigone, v. 1119) |
Nato da Zeus e da Persefone, allevato e cresciuto a Creta in una grotta, ucciso
arrostito e mangiato dai Titani, che vengono puniti dal fulmine di Zeus
che li incenerisce e dalle cui ceneri - contenenti il fanciullo divino - viene
impastato l'uomo. Viene allevato dal padre entro la propria coscia per poi
rinascere una seconda volta.
Secondo Maiuri, la villa dei misteri a Pompei ospita nel grande affresco su 4 pareti la rappresentazione della liturgia dionisiaca centrata sul dio che in unione con la ministra Telete e Core assiste alla cerimonia di iniziazione al suo culto. |
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sacerdote barbuto di Dioniso, busto bronzeo dalla villa di Pisone a Ercolano |
FONTI
MADDOLI 1996: Gianfranco Maddoli, Culti e dottrine religiose dei Greci d'Oriente, in PUGLIESE CARRATELLI 1996, 481-498
PONTRANDOLFO 1996: Angela Pontrandolfo, La pittura parietale in Magna Grecia, in PUGLIESE CARRATELLI 1996
PUGLIESE CARRATELLI 1996: Giovanni Pugliese Caratelli (a c.), I Greci in Occidente, MI:Bompiani,1996
TURANO 1964: Carmelo Turano, L'acrolito di Cirò, in Klearchos, 1964 (n.23-24), 61-72
Ipertesto "Dioniso è ancora tra noi?" in http://dante.bdp.it/~copc0001/dioniso/
Da vedere anche il saggio di Andrea Porcarelli: http://dll04.univ.trieste.it/dieci/libri/porcarelli.htm