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De Saussure

(Ginevra 1766-1841)

Sintesi da www.ilgiardinodeipensieri.com/storiafil/pancaldi-1.htm

 

Il panorama della rinnovata pedagogia svizzera della prima metà dell'Ottocento è caratterizzato anche dalla presenza di una figura femminile: Albertina A. de Saussure, sposa di G. Necker, nipote del famoso ministro francese, e cugina di Madame de Stael. Profondamente interessata ai problemi pedagogici non solo dal punto di vista teorico (aveva naturalmente letto e meditato Rousseau) ma anche pratico (aveva seguito con attenzione le iniziative di Pestalozzi alla cui scuola inviò anche suo figlio), affidò le sue riflessioni ad un celebre libro, da molti apprezzato, "L'educazione progressiva, o studio sul corso della vita", frutto non solo dei suoi studi ma anche della riflessione sulle sue esperienze di donna e di madre. Nella prima parte dell'opera, di carattere generale, l'autrice affronta il problema educativo nella sua globalità, partendo dalla concezione dell'"Emilio" ma inserendovi motivi tipici dell'età romantica. Infatti la sua prospettiva fu caratterizzata dal tentativo di conciliare le ispirazioni dell'illuminismo con i valori morali del crstianesimo. Pertanto di Rousseau la De Saussure contestava soprattutto la visione ottimistica della natura infantile (il bambino nasce naturalmente buono e la società successivamente lo corrompe): al contrario, come il cristianesimo ha sempre insegnato, l'uomo è naturalmente incline al peccato e alla corruzione da cui si può sollevare solo attraverso un'austera autodisciplina. Dunque l'educazione deve essere conquista faticosa della libertà e autonomia interiore attraverso l'obbedienza e la rinuncia, senza per questo cessare di essere progressiva e integrale, nel senso che deve promuovere fin dalla nascita il progressivo sviluppo di tutte le facoltà. E poiché tra esse si trova indubbiamente anche il sentimento religioso, che è innato, anche la corrispondente educazione deve essere precoce. Ma anche lo sviluppo della ragione è importante, non in senso illuministico, ma come strumento di perfezionamento interiore (secondo l'indicazione fornita in questo senso da Kant),alla luce però della convinzione che tale strumento, insieme a tutti gli altri, (in particolare la volontà), guidi a traguardi educativi mai definiti ma sempre tendenti a ulteriori conquiste. In altri termini l'educazione deve essere progressiva e incessante perché tale è, in senso kantiano e fichtiano, il cammino di perfezionamento morale dell'uomo. Se il vero bene dell'uomo è quello spirituale e il fine ultimo dell'educazione quello religioso, allora tutto il metodo deve essere orientato al perseguimento di questo obiettivo: la dimensione etico-religiosa occupa una posizione centrale nel processo formativo (la stessa educazione intellettuale vi deve essere subordinata e funzionalizzata: se l'istruzione prende il sopravvento si origineranno enciclopedie ambulanti e non persone), e al suo interno risulta determinante la maturazione della volontà che consente il passaggio dall'eteronomia all'autonomia della condotta. Quindi, bisogna superare l'educazione negativa rousseauiana mentre il maestro deve esercitare la sua autorità per sottrarre il bambino al dominio dei suoi impulsi naturali e guidarlo verso il bene. Non "lasciar fare" ma "far fare", insistendo inoltre sulla rilevanza della socialità infantile nella famiglia e nei gruppi dei coetanei.

Nella seconda parte dell'opera la De Saussure si occupa dell'educazione della donna, cui riconosce, insieme a Pestalozzi e all'ambiente romantico in generale, un ruolo centrale come ideale educatrice familiare. E' lei infatti che avverte più intensamente nutre con più continuità degli uomini, quei sentimenti religiosi così fondamentali per un'autentica formazione morale della personalità. A questo essenziale ruolo di moglie e madre, lontano quindi dalla vita mondana e dalla partecipazione attiva alle vicende civili e politiche, ella dovrà essere preparata attraverso un'adeguata istruzione intellettuale non troppo diversa da quella maschile ma centrata principalmente sulle attività estetiche ed i lavori tipici del suo sesso.

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