Comitato per la Rappresentanza Etnica di Lombardia nel hinterland di Alpi e Altaitalia by The Committee of Alpine free States and Altaitalia Representative Acting Committee (unpo/icjaja conference 1991 Den Haag) a rigore Art.1 del Covenant 1989 sui Popoli tribali e indigeni (C169) United Nations

memoria collettiva e memoria storica

La misurazione del Prodotto interno lordo indica la volonta' collettiva della popolazione e ne rivela anche la organizzazione sociale attraverso una mentalita' evidente (forza etnica) perche' non si fanno i soldi per caso ...vale a dire che se abbiamo questo Prodotto interno lordo non puo' essere per una semplice motivazione sociologica.

Difatti nei colori delle zone statistiche CEE il triplo PIL della Lombardia di oggi non e' altro che il culmine dei valori complessivi dell'intero hinterland Alpino e Cisalpino (Alpenland) fin dalla preistoria

...e la differenza dei colori NUTS e' evidente esclusione dei vicini di casa oppure lo stesso nostro PIL avrebbe trascinato le loro economie (se fossero amiche) dal momento che non sono le loro economie ad aver mai preso l'iniziativa negli ultimi duemila anni intieri ...o forse si son trovati (poveretti) in condizioni peggiori delle nostre?

Non e' difficile vedere chi sono i lavoratori e chi sono i parassiti: in ogni caso non e' difficile vedere la nostra forza etnica sul posto ancora oggi come sempre ...e in primis nella preistoria.

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La volonta' collettiva che si dimostra con il Prodotto interno lordo e' identica ed associata alla memoria collettiva cioe' la memoria storica della medesima popolazione: le due volonta' occupano sempre il Tempo della stessa Societa' coordinando tutti i gruppi sociali e in definitiva coordinando gli individui.

Anche oggi ma sopratutto ieri.

Non avviene senza una volonta' e una memoria collettiva
cioe' una forza interna alla
Societa' che riproduce se' stessa e moltiplica sia l'esercizio che la motivazione della memoria complessiva: che non e' una somma aritmetica di informazioni immagazzinate ma una mobilitazione dell'intero processo conoscitivo ...un momento e luogo principe di eventi intellettuali complessi all'interno di quella scatola cranica che e' la nostra Societa'

ogni singola parola o simbolo mnemonico e' un insieme integrato e complesso in una lunga catena di processi associativi e di immaginazione ...con una serie di ondate che percuotono ogni epoca riproducendo la medesima forza.

Non e' un semplice ricordo di qualche cosa ma (esattamente come il Prodotto interno lordo) anche il complesso della memoria storica e' un processo collettivo che costituisce una volonta' collettiva: la voglia di stare insieme cioe' la volonta' di essere e di fare ovvero il modo di costruire e conservare l'integrita' e identita' della Societa' preistorica piu' antica...

sempre quella ripetendosi.

La riproduzione e quindi la conservazione di questa prassi e mentalita' e consuetudine progredisce per semplice inerzia cioe' si riproduce quanto piu' diviene remunerativa

e la differenza di Prodotto interno lordo sul posto nei mille anni appena trascorsi ripaga una costanza che evidentemente non esiste nei vicini di casa: tra l'altro essendo arrivati quaggiu' colla barbarie la loro non esisteva nemmeno prima ...o comunque se non e' non era di certo paragonabile alla nostra produttivita'

hanno abbattuto i Romani ma poi cos'hanno fatto in questi 1600 anni? ...e questo e' tutto il loro Prodotto interno lordo? ...la differenza tra il nostro e il loro PIL oggi dimostra la nostra volonta' collettiva e quindi la forza etnica ...necessariamente.

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Sappiamo proprio dall'inerzia quanto sia antica la nostra consuetudine: perche' quando esiste una inerzia e' facile trovare in profondita' il baricentro da cui trae origine ...ma nella ricerca di questa antichita' abbiamo gia' visto che la classe dirigente (alienata) non assecondera' mai le popolazioni indigeni mentre le contrasta in ogni modo servendosi dei mezzi moderni in un braccio di ferro che probabilmente non avra' mai fine.

Di conseguenza
troveremo soltanto nella istessa inerzia di comportamento tutta la dimensione etnica paragonabile alla volonta' del nostro Prodotto interno lordo e della nostra memoria storica: atteggiamento e
comportamento della popolazione che rivelera' una memoria tanto piu' antica quanto piu' inerte e tanto piu' veritiera quanto meno ammaestrata.

Pochissimi elementi bastano a riportare indietro nel Tempo la mentalita' degli Aborigeni Alpini e Cisalpini conservata collettivamente: lo sappiamo dal processo di umanizzazione gia' elencato nella nostra Tabella delle istituzioni sociali.

1. il piu' semplice ed immediato e' la sepoltura senza le scarpe che puo' risalire soltanto agli usi delle cremazioni.

2. non esiste traccia delle declinazioni Latine nei dialetti di Alpi e Altaitalia traghettati quasi intoccabili fino alle lingue Romanze.

3. con parole come crema (quella del latte) si risale a un'epoca e una geografia molto piu' antiche di Greci e Romani.

4. col rituale del bianco dell'uovo si risale per forza di cose a prima dell'uso del fuoco.

5. meglio ancora con gli usi del Calendario infinitamente piu' complesso di quello clericale moderno internazionale si torna (per averle viste) alle piu' antiche precessioni: e' anche una questione di matematica preistorica come si vedra' dai nostri sistemi nundinali e pentaeterikoi usati da contadini mandriani cacciatori pescatori apicultori floricultori etc. analfabeti come noi... in quante altre lingue i primi tre numeri esistono sia al maschile che al femminile?

La presenza di questa dimensione etnica nel hinterland di Alpi e Altaitalia sia pure negata ed affrontata in malo modo dai poteri alieni o alienati esige la sua protezione giuridica ed il suo benessere fisico e mentale anche se gli Aborigeni ne fossero incoscenti.

La conservazione di costumi (sepolture) rituali (uovo) parole (crema) istituzioni (calendario) come anche il rifiuto di nuove parole o costumi (declinazioni) non e' affatto casuale ma avviene sempre collettivamente in una attivita' di massa (ed anche) in contrasto con il potere della classe dirigente aliena o alienata

...che ovviamente non e' mai stata in grado di far mettere le scarpe ai morti ed insegnare le declinazioni latine ai vivi

...da qui non si scappa.

continua
con una delle nostre piu' antiche istituzioni sociali: il Calendario
cioe' il criterio col quale organizziamo la nostra Societa' ...ovviamente nella preistoria ...e che oggi ritroviamo nella nostra
memoria collettiva o memoria storica sia pure sotto la forma di un relitto o monumento e rottame di antichita'

a cura di Mario Venturini primo Rapporteur per Milano e Lombardia alla "UNESCO international decade of indigenous languages" dal 6 maggio 2022
indirizzo elettronico di questa pagina www.altaitalianationalarchives.eu aggiornata il 18 maggio 2022

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