UN PAESE NORMALE

di Massimo Galanti

Ve l'immaginate se per Berlusconi fosse stato richiesto un rinvio a giudizio mentre era Presidente del Consiglio? Provate ad immaginare cosa avrebbero scritto i giornali. Ve l'immaginate il Presidente della Repubblica dichiarare alla stampa che Berlusconi e' innocente? Come fece di fatto poi con Prodi. Ve l'immaginate il Presidente della Repubblica andare in televisione e chiedere al Professore di fare un passo indietro, come ebbe la sfrontatezza di chiederlo al Cavaliere durante il discorso di fine anno 1994, di fronte a milioni di cittadini?

Eppure vi ricordate quando i moralisti di professione di questo Paese immorale gridavano che un semplice avviso di garanzia sarebbe dovuto essere sufficiente per terminare, almeno momentaneamente, l'attivita' politica dell'indagato?.

Ve l'immaginate se l' affare Cirio fosse stato condotto da Berlusconi o da qualcuno a lui vicino? Non ci vuol molto ad immaginare che saremmo stati sommersi da fiumi d'articoli d'informatissimi giornalisti pronti a giurare sulla serieta' dei loro informatori, in genere il proprio compagno di briscola, da cui avevano appreso che dietro il sordido affare c'era la lunga mano della criminalita' organizzata.
Possibile che, trattandosi invece di Prodi, non ci sia nessun giornalista che almeno non si domandi perche' un'azienda sia stata venduta ad un certo prezzo a qualcuno, per poi essere immediatamente rivenduta da questi a qualcun altro ad un prezzo superiore?

Se qualcuno di voi vendesse un appartamento a 100 che poi venisse rivenduto dal nuovo proprietario, nel giro di poche ore, a qualcun altro per 110, per lo meno vostra moglie direbbe che siete stato un cretino. Invece, dato che l'operazione e' stata condotta da qualcuno fra le menti piu' vivaci della cultura olivastra, che per definizione e' l'unica cultura in grado di capire il mercato e le questioni finanziarie, allora nessuno dei nostri grandi giornalisti pensa a fare un' inchiesta. E non che i nostri giornalisti non siano esperti di problemi finanziari: sull' impero di carta ed i debiti della Fininvest sanno tutto fino al centesimo!

Eppure all'estero, dove la gente e', di nuovo per definizione, piu' semplice, queste domande sull'affare Cirio se le posero eccome. Io ne venni a sapere nel lontano 1993 da un reportage della BBC WORLD, durante il quale l'ingenuo giornalista si poneva esattamente le domande di cui sopra. E' questo del modo come e' stato trattato dalla grande stampa l'affare Cirio- Prodi solo uno dei tanti episodi della serie: "Doppiopesismo".

Ve l' immaginate che cosa avrebbero scritto i giornali se un ipotetico governo del Polo delle Liberta' avesse sbagliato i conti della finanza pubblica di piu' del 40% ?

Ve l'immaginate cosa avrebbe detto vostra moglie se l' aveste fatto voi un simile sbaglio nel prevedere le spese di manutenzione della nuova macchina? Eppure questo e' quanto e' accaduto al primo governo dell'Ulivo, quello del grande ribaltone, quello appoggiato oltre che dal solito Bertinotti anche da Bossi. Ve l'immaginate cosa avrebbero detto di Dini i grandi giornali portavoce dei circoli affaristico-finanziari che di fatto ancora controllano il Paese, se questi fosse stato ministro di un governo Berlusconi?.

Vi ricordate quando Dini alla vigilia delle ultime elezioni politiche nego' un buco nei conti pubblici, si rifiuto' di rendere noto il resoconto finanziario 1996, che per legge dovrebbe essere reso pubblico entro il 31 marzo, con la scusa che gli uffici di ragioneria erano in sciopero? Vi ricordate quando l'allora ministro delle Finanze giuro' che i conti erano esatti alla lira? Vi ricordate quando Dini promise di rendere noti i conti dello Stato prima delle elezioni e poi non lo fece?

Ed i grandi giornali, quelli che in ogni occasione danno lezioni sulla trasparenza che dovrebbe avere la politica, sempre pronti a fare i moralisti, sempre pronti a sentenziare sul Doppiopesismo? Silenzio! Guai a gettare ombre sul governo Dini, primo governo dell'era dell'Ulivo.

Ve l'immaginate cosa avrebbero scritto gli stessi giornali se un ministro del Tesoro di un governo del Polo, nel rendere pubblico il nuovo buco delle finanze dello stato avesse dichiarato che era tutta colpa degli enti locali, che proprio all'ultimo momento, prima della fine dell'anno, avevano preso al Tesoro tutto quello che c'era da prendere?
Ma anche se un fatto del genere fosse vero, gli enti locali questi soldi li hanno rubati o spettavano a loro comunque? Ed allora, non si e' nemmeno capaci di fare delle previsioni di spesa? Ma si sa, i ministri finanziari del secondo governo dell'era dell'Ulivo son tutti dei mostri da premio Nobel, guai quindi a mettere in dubbio la loro parola. Mica sono come quei grandi dilettanti patetici del Polo delle Liberta'.

Eppure basta leggere quanto noi andiamo scrivendo dal Giugno 1966, ovvero quando abbiamo sempre e regolarmente previsto che il deficit dello Stato per il 1966 sarebbe stato di circa 140.000 miliardi.

Forse che i mostri siamo noi? No, semplicemente abbiamo ogni volta riportato le previsioni degli organi di controllo. Previsioni che sono state sempre, incredibilmente, ignorate dai giornali verdi-oliva.

Il secondo governo dell'Ulivo aveva promesso che non avrebbe aumentato le tasse. Falso! Solo quest'anno ci sono stati circa 50.000 miliardi di nuove entrate. Il secondo governo dell'Ulivo aveva promesso finanziarie normali e non da lacrime e sangue. Falso! 80.000 miliardi, piu' una manovra aggiuntive che dovrebbe essere, secondo facili previsioni di circa 40.000 miliardi.

Il secondo governo dell'Ulivo aveva promesso un deficit per il 1996 di non piu' del 5% del Pil. Falso! Il deficit 1996 e' superiore al 7%. Ricordiamo che per Maastricht, il deficit non deve essere superiore al 3%. Il governo ha promesso che ci portera' nei tempi prescritti nel cosiddetto gruppo dell'EURO. Falso! Per aderire all'EURO il debito publico dovrebbe essere non piu' del 60% del PIL. Da noi e' quasi il 130%, e continua a crescere. Ricordiamo che in termini monetari il debito pubblico e' intorno ai 2 milioni di miliardi, per portarlo entro i termini di Maastricht, dovrebbe essere ridotto di circa 1 milione di miliardi!

Ve l'immaginate se un uomo di area Polo avesse dichiarato alla vigilia delle elezioni politiche che secondo voci autorevoli (il solito compagno di briscola?), la criminalita' organizzata si stava preparando a votare per l'Ulivo? E ve l'immaginate cosa avrebbero scritto i giornali se quest'uomo fosse stato nientemeno che il Presidente della Commissione Antimafia? Eppure Violante, che e' uomo dell'Ulivo e non del Polo, e' proprio quanto dichiaro' a 2 giorni dalle elezioni politiche del 1994 nei confronti del Polo delle Liberta'.

Ve l'immaginate cosa sarebbe successo all'estero per una simile scorrettezza?
Cosa succede da noi lo sappiamo: lo si promuove Presidente del Senato, uomo al di sopra delle parti! Ve l' immaginate cosa avrebbero scritto i giornali all' estero, e quante inchieste avrebbero aperto, se il Presidente del Senato avesse dichiarato ad ogni pie' sospinto che l'evasione fiscale ha raggiunto la cifra di 200.000 miliardi, un altro giorno di 250.000 miliardi, un altro giorno ancora che meta' della ricchezza del Paese sfugge a qualsiasi tassazione (v. ad es. Osservatorio Politico nel numero 5)? L'ha dichiarato anche Dario Fo in televisione durante una buffissima trasmissione dedicata trionfalmente all'Ulivo. Ma almeno Dario Fo fa il comico, anche se impegnato a sinistra, ovvero fa il comico serio. Ma voi avete letto su qualche giornale un qualche articolo serio sull'argomento? La grande balla e' presa per buona. Ma se anche fosse vera in minima parte, se al popolo italiano, avvilito, bistrattato, senza speranza, fosse rimasto un briciolo di spirito in cuore, come minimo dovrebbe rifiutarsi di pagare qualsiasi tassa, come massimo dovrebbe scendere in piazza e fare la rivoluzione.

Ma in un Paese normale come il nostro simili panzane possono dirsi e nessuno si chiede cosa vogliano veramente significare. E' interessante notare che simile demagogia viene usata oltre che da Dario Fo e Violante anche dal compagno Bertinotti, il quale attualmente e' in viaggio in America Latina, lui che fa parte della maggioranza parlamentare di un Paese democratico occidentale, a rendere omaggio a nuovi e vecchi guerriglieri di matrice marxista. E nessun giornale di regime si sente di fare qualche commento sull'argomento. Chissa' come verrebbe presa la cosa in un qualsiasi normale Paese occidentale nostro amico ed alleato. Domanda inutile comunque: in un qualsiasi altro normale Paese occidentale, di comunisti, neanche rifondati, ve n'e' piu' traccia.

E ve l'immaginate un Paese normale dove un giornalista, durante la buffa trasmissione di cui sopra, chieda al pubblico se e' soddisfatto del governo dell'Ulivo? E dal pubblico, come un sol uomo, si leva forte e virile un sol grido: Si!
Vi ricordate quando si chiedeva agli Italiani: lo volete l'Impero? e ne sarete degni? E la folla rispondeva : Siiii!

Sto esagerando? Ma no! La strada e' segnata. Prodi ha gia' dichiarato che agli stranieri faremo vedere i "sorci verdi". Era questo il nome di una famoso stormo della Regia Areonautica. Non siamo ancora alle folle oceaniche, ma le domande fatidiche cominciano timidamente ad essere fatte.
Abbiate fiducia il resto un po' alla volta verra'. La retorica c'e' gia'.

Siamo il Paese delle toghe cucite addosso, della Magistratura con la M maiuscola, della giustizia con la I maiuscola, siamo il paese che quando questi nomi vengono pronunciati bisogna sempre cambiare il tono di voce, ed assumere pose ieratiche, una piccola roteazione degli occhi minacciosi e fulminanti non guasta: ma siamo anche il Paese dove l'85% dei crimini rimane impunito, il Paese dove vengono mantenuti a spese dello stato piu' di 1000 "pentiti", alcuni dei quali pluriomicidi, e per cosa? per prendere due capi, che non si sa quanto contino, visto che la criminalita' organizzata e' ricca, grassa e prospera come prima e piu' di prima.

Non siamo ancora al regime? Ebbene vi ricordate della "Par Condicio" ? Quando la nomenclatura aveva perso un pochino, ma poco assai, del proprio potere, intendo fra il 94 ed il 95, venne annunciata con grande schiamazzo pubblicitario l'era della "par condicio". Che voleva dire pressappoco: dobbiamo riprenderci al piu' presto quel poco che abbiamo perso. Ed infatti ora che hanno tutto, di "par condicio" non se ne parla piu'.

Viene annunciata in questi giorni una grandiosa riforma della scuola, era ora. Pensate siamo il quinto Paese del mondo come ricchezza complessiva, ma su 190 Paesi siamo 19simi come prodotto pro capite, al numero 37 come sistema scolastico ed al numero 38 come indice di scolarita'. Siamo anche solo 24esimi, noi il Paese culla della civilta' europea, come indice dello sviluppo umano. Ben venga quindi una riforma del sistama scolastico!
Ma cosa ci dicono i giornali di questa riforma? La cosa piu' importante sembra essere l'introduzione di una nuova materia: il Cinema ed i Beni Culturali. Ce lo comunica trionfante il ministro del Cinema e dei Beni Culturali: il giovane Walter Veltroni.

Piu' normali di cosi' si muore.

Pagina successiva

Sommario Pagina di copertina Commenti alla Redazione

Hosted by www.Geocities.ws

1