Rosa Luxemburg
L'Accumulazione del Capitale

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Lo spunto al presente lavoro mi è stato dato da un'introduzione in forma popolare all'economia politica che andavo da tempo preparando per la stessa casa editrice, ma che gli impegni della scuola di partito o l'agitazione mi avevano di volta in volta impedito di portare a termine.
Rimessami a lavoro nel gennaio di quest'anno, dopo le elezioni al Reichstag, col proposito di concludere almeno nelle grandi linee quella volgarizzazione della dottrina economica marxista, mi trovai di fronte a una difficoltà inaspettata: non riuscivo a presentare con sufficiente chiarezza il processo d'insieme della produzione capitalistica nei suoi rapporti concreti e nei suoi limiti storici obiettivi.

A un esame più attento, dovetti convincermi che non si trattava di una semplice questione di esposizione, ma di un problema connesso, sul piano teoretico, al contenuto del II libro del Capitale e, nello stesso tempo, alla prassi dell'attuale politica imperialistica nelle sue radici economiche. Se sarò riuscita ad afferrare con esattezza scientifica questo problema, la presente opera potrà avere non soltanto un interesse teorico, ma anche una certa importanza ai fini della nostra lotta pratica contro l'imperialismo.

Rosa Luxemburg - Dicembre 1912

[il riferimento iniziale è a: Einführung in die Nationalökonomie, pubblicazione postuma in Berlino del 1924]

[La "casa editrice" di riferimento è Buchhandlung Vorwärts Paul Singer, di Berlino]

 

Un libro chiave per comprendere non solo la questione del terzo mondo nella visione generale del processo accumulativo del Capitale, non solo di fondamentale importanza per capire le cause produttrici degli effetti catastrofici della fame, ma anche, seppur col senno di poi, i disastri legati all'illusionismo delle cosiddette "vie nazionali", delle "ipotesi" di capitalismi di transizione..., detti anche "di stato" che neppure hanno mai potuto avvicinarsi ad una transizione supposta ma che non hanno rappresentato altro che la più coerente e genuina transizione al capitalismo stesso.

Non spaventi il lettore la prefazione dell'americano Sweezy, il quale ne sconsiglia la lettura. Strano modo editoriale di presentare un'opera di fondamentale importanza per l'uomo: quasi per avvertire il lettore di aver fatto una spesa inutile e di non perdere tempo a studiarlo.

Una proficua lettura, invece, consentirà l'acquisizione di metodi d'analisi tali da permettere di osservare con chiarezza gli avvenimenti celati che caratterizzano la nostra epoca.

In quest'opera, Rosa cita poche volte Lenin, ma in quelle poche circostanze è facile leggere tra le righe che Lo considerava NON certo un amico e men che mai un sicuro alleato. A proposito delle gaffes di Lenin in materia di Riproduzione Allargata, la Luxemburg dice che: "Ilin non ha osservato che probabilmente oggi non saremmo più innanzi del raschietto paleolitico".

Questa franchezza costerà alla Luxemburg dapprima un tentativo di Lenin di isolarla a livello internazionale, successivamente, col maturare degli eventi che renderanno possibile la Pace di Brest Litowsk, la polizia politica germanica sarà praticamente autorizzata ad eseguire una sentenza di morte contro la comunista polacca.

Nella Russia dei Soviet, nella "rivoluzionaria" Russia, anche i materiali a firma Rosa Luxemburg saranno sottoposti a rigida ed attenta manipolazione.
Ogni recensione sarà sottoposta ad un comitato di "esperti". L'accumulazione del Capitale di Rosa L. diventerà una chicca da mercato nero.

Lenin ha sempre osteggiato ed attaccato le teorie sull'accumulazione di Rosa Luxemburg, così come ha sempre ostacolato la maturazione dell'internazionalismo comunista in Europa e Stalin non ha fatto altro che esasperare tale eredità divenendo in assoluto il Primo Boia del comunismo.

Ancora oggi. Nonostante il disastroso fallimento bancarottiero soviettista, le critiche rivolte alla Luxemburg peccano ancora di quel risentimento che deve difendere a qualsiasi costo Lenin. Il ricorso all'insulto di certi ambienti stalinisti (oggi rossobruni) nella sostanza dei riferimenti non differiscono granché perfino dai cosiddetti "internazionalisti" che NON hanno mai voluto tagliare il cordone ombelicale con Lenin e con il fallimento dell'esperienza sovietica.

Si erigono "richiami" all' "errore" fondati su miopi riferimenti antecedenti l'avvento staliniano pensando di attualizzare critiche in realtà sconfessate dalla storia stessa della Russia e dall'ingloriosa fine della Terza Internazionale stessa.

A differenza di altre edizioni, quella dell'Einaudi tradotta da Bruno Maffi, oltre alle 3 corpose sezioni dello studio riporta anche un capitolo speciale, spesso eluso, di ben oltre un centinaio di pagine:

"L'anticritica" - "Ciò che gli epigoni hanno fatto della teoria marxista".
Una trovata geniale, ma anche imbarazzante per molti, tanto che in talune edizioni i manipolatori frenetici "da prefazione"... hanno pensato bene di occultarla del tutto.

Per ironia della sorte e delle evidenze impietose del risultato storico, è proprio in queste pagine che Rosa Luxemburg risponde non solo ai suoi contemporanei detrattori... ma anche con 100 anni d'anticipo agli insipienti di oggi o di quarant'anni fa...

Struttura delle sezioni e dei capitoli in L'Accumulazione del Capitale di Rosa Luxemburg che precedono l' "Anticritica" nell'edizione della Einaudi:
 

Parte Prima: Il problema della riproduzione

Capitolo 1: Oggetto dell'indagine
Capitolo 2: L'analisi del processo di riproduzione in Quesnay e in Adam Smith
Capitolo 3: Critica dell'analisi di smithiana
Capitolo 4: Lo schema della Riproduzione Semplice in Marx
Capitolo 5: La circolazione monetaria
Capitolo 6: La Riproduzione Allargata
Capitolo 7: Analisi dello schema della Riproduzione Allargata in Marx
Capitolo 8: Le soluzioni tentate da Marx
Capitolo 9: La difficoltà dell'angolo visuale del processo di circolazione

Parte Seconda: Esposizione storica del problema

Una prima schermaglia:
Polemiche tra Sismondi-Malthus e Say-Ricardo-Macculloch

Capitolo 10: La teoria sismondiana della Riproduzione
Capitolo 11: Macculloch contro Sismondi
Capitolo 12: Ricardo contro Sismondi
Capitolo 13: Say contro Sismondi
Capitolo 14: Malthus

Seconda schermaglia:
La controversia tra Rodbertus e Vor Kirchmann

Capitolo 15: La teoria della Riproduzione in Kirchmann
Capitolo 16: La critica della scuola classica in Rodbertus
Capitolo 17: L'analisi della Riproduzione  in Rodbertus

Terza schermaglia:
Struve, Bulgakov, Tugan-Baranovskij contro Voroncov, Nikolaj-on

Capitolo 18: Una nuova versione del problema
Capitolo 19: Il signor Vorontsov e la sua 'eccedenza'
Capitolo 20: Nikolaj-on
Capitolo 21: Le "tre persone" e i tre imperi mondiali di Struve
Capitolo 22: Bulgakov e il suo "completamento" dell'analisi marxiana
Capitolo 23: La "sproporzionalità" del sig. Tugan-Baranovskij
Capitolo 24: Il punto di approdo del marxismo "legale" russo

Parte Terza: Le condizioni storiche dell'accumulazione

Capitolo 25: Contraddizioni dello schema della riproduzione allargata
Capitolo 26: La riproduzione del capitale e il suo ambiente
Capitolo 27: La lotta contro l'economia naturale
Capitolo 28: L'introduzione dell'economia mercantile
Capitolo 29: La lotta contro l'economia contadina
Capitolo 30: I prestiti internazionali
Capitolo 31: Protezionismo e Accumulazione
Capitolo 32: Il militarismo come campo di accumulazione del capitale

Il video documento sull'Accumulazione del Capitale, in riferimento all'attualità dello studio di Rosa Luxemburg, rende giustizia dopo cento anni di cecità filo leninista prima e staliniana poi.

Il Documento sull'Accumulazione del Capitale è stato diviso in tre parti per renderlo maggiormente accessibile tramite youtube.
 

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