di
Massimo Greco
Edizione "a
Caldo" 2017
Fino a che
Grillo, magari dalla platea di Sanremo, dava del "ladro" a socialisti
e democristiani... facendo andare su tutte le furie i Craxi e i
penta... partito.... tutto andava bene. Si spellavano le
mani, certo poi arrivavano i terremoti, le reazioni... le
tirate d'orecchi a chi gli aveva dato il microfono... e via
delirando. Fino all'esilio... di "Prima Repubblica". Poi
arrivò l'era internet, nel pieno della fase dell'anti-berlusconismo
che corrispose allo straripamento dei palasport...
Lì la cosa
iniziò a preoccupare qualcuno. Va ricordato un editoriale di
Vittorio Feltri dal titolo "Beppe Grillo non fa più
ridere". Una vera e propria reazione che esprimeva
disappunto per i contenuti, diciamo da un punto di vista di
"destra". Benché le bordate e sprangate (eufemisticamente
parlando), durante gli spettacoli, fossero dirette a destra
e a manca e le battutacce al vetriolo fossero rivolte ad un
intero sistema, già da altri definito "consociativo".
Un
disappunto che riguardava certamente i sempre più frequenti
'attacchi' al sistema economico, ai simulacri più sacri che
per tutti gli anni '80 e '90 erano stati elevati a modello
per le categorie 'imprenditoriali" medie (e andrebbe anche
detto per il lettore medio dei giornali diretti da Feltri).
Quindi attacchi
non solo alle grandi imprese telefoniche, ai palazzinari,
agli arruffoni della finanza e perfino alle organizzazioni
ufficiali di "chi fa impresa".... Definiti non solo 'ladri'
o conglomerati criminali di gentaccia senza scrupoli... ma
anche come la crema di "associazioni a delinquere". Tutto
ciò un Feltri (ma non solo lui) non poteva certo accettarlo.
Ma il bubbone politico ancora non era neppure all'orizzonte.
Poi arrivò il
"blog", e poi, ancora dopo qualche anno, la concretizzazione
del fenomeno politico. E qui bisogna esaminare le cose in
cronaca per gradi, almeno per aiutare i poveri di memoria,
essendo la povertà di memoria, in Italia, un fenomeno
'sovrano'.
E quindi: fino a che l' "Adunanza" (più che sediziosa...
poiché si trattava già di cifre con più di 3 zeri...)
restava confinata e concentrata nel campo dei palasport o
dei teatri... il tutto risultava "sotto controllo", poiché
la Société du Spectacle era in grado di controllarne
e gestirne la portata mediatica tramite l'avarizia tattica
di recensioni. Le recensioni cominciano a farsi 'obbligate'
sia sulla carta stampata, sia a livello di citazionismo
televisivo, quando è la tv svizzera a trasmettere cosa
avveniva in questi palasport ed erano anche maturati i tempi
e la tecnologia per una migliore fruizione su internet di
determinati contenuti mediatici. In questo quadro va
ricordato che la 'sinistra', per tramite gestionale degli
apparati 'culturali', è sempre stata in grado di costruire
cappe culturali o vere e proprie barriere di silenzio
attorno a ciò che non era in grado di gestire. Oscillando,
come sempre, tra l'assoluto silenzio o l'allargamento di
maglie a seconda delle situazioni, questi apparati dovevano
in qualche modo far fronte alla crescente mediaticità di ciò
che non riuscivano a controllare. Siamo in una fase dove NON
si può ancora propriamente parlare di "grillismo" o di "grillini".
L'interazione
col pubblico negli show si fermava al consenso
dell'applauso. Non si può parlare neppure di
"interattività". La cosa era destinata ad assopirsi con la
chiusura del sipario sebbene poteva lasciare dei segni,
anche in termini "formativi".
L'interazione
vera e propria esplode attivamente, e con successo, quando
nasce il blog. Il vero e proprio sito ufficiale di Grillo.
Un'operazione che non si limita solo a fare da cassa di
risonanza degli eventi da palasport o da veicolo di
diffusione dei DVD. È qui che trovano quotidianità e
sviluppo tutti gli elementi che già preoccupavano Feltri...
e i silenzi tattici degli apparati culturali della sinistra
di sistema. In pochissimi anni tutto esplode. L'interazione
si rivela vincente anche in termini di coinvolgimento del
pubblico. NON ha importanza come ciò avviene, in base a
quali "regole" o "ordine". Quello che conta sono i numeri,
anche in termini di consenso. Una cosa fatta nel tempo
giusto, al momento giusto nell'era dei cosiddetti nuovi
media". NON esistono ancora i cosiddetti "social media"
nella dimensione di come li conosciamo oggi, ma è proprio
tra il 2001 e il 2005 che gli apparati mediatici e culturali
perdono la sfida e tutto gli sfugge al controllo.
Sono gli anni della spaccatura del "consenso" dove ancora si
trascinano spettacolarmente gli strascichi lasciati da
Genova. Sono gli anni dove attraverso la nuova mediaticità
si riesce ad imporre la percezione di fatti avvenuti 10 anni
prima (strage di Capaci o fatti del 1992-1993) come cronaca
odierna. E, successivamente, abbiamo gli
anni in cui esplode youtube e dove Grillo, Di Pietro e
Travaglio riescono a non perderne il treno in termini di
opportunità.
Il fenomeno
diventa facilmente di scontro. Molto ma molto più che ai
tempi di "Samarcanda". Sempre di più. L'interazione
determina lacerazioni e rincorse affannose da parte dei
funzionali al sistema e non è certo attraverso "format" santoriani come "il raggio verde" che il sistema riesce a
gestire il tutto, anzi, col bislacco tentativo, caro alle
"prassi"... della tradizione "di sinistra", di inglobare, si
finisce col fornire platea di successo ai Di Pietro e non
solo. La sinistra è così in caduta libera. L'ex radicale
Rutelli perde miseramente le elezioni. Il veltronismo fa
cilecca e Berlusconi torna al governo pensando di risolvere
tutto con editti bulgari... ma ciò non farà altro che
alimentare il bubbone aprendo la strada a una
grillinizzazione della sinistra quanto anche fra le MAL
nutrite fila del suo "popolo" di destra.
Per un certo
periodo Grillo aveva subito il fascino di alcuni
interlocutori, anche di destra, per poi prenderne, va detto,
le distanze e seguire altre strade. Tra questi 'gente' come
l'abruzzese Auriti, teorico della sovranità nazionalista del
denaro, un poco noto fascista, che aveva cercato sponde
anche candidandosi con la Fiamma Tricolore, senza successo,
ma che aveva trovato sbocco per divenire riferimento sia in
certe frange dell'estrema destra che tra ubriachi di
sinistra sempre affetti o facilmente influenzabili dal culto
della personalità in ogni epoca, perfino anche in ambienti
dell'anarcume. Diverrà più noto da morto che da vivo. Grillo
fece bene a prendere la sua strada, cosa che, stando anche
ai frequentissimi attacchi trollastici sul suo blog, gli
auritiani signoraggisti d.o.c. & d.o.p. non gli
perdonarono... tanto che per un lungo periodo sono stati
lasciati liberi di fare proselitismo tra le migliaia di
"commentatori certificati".
Il resto, fatta
questa doverosa premessa, appartiene più ai giorni nostri,
ovvero al contesto attuale. All'affermazione elezionista di
successo. Al cosiddetto "si sa già" ... frase noiosamente
tipica che troppo spesso sentiamo pronunciare a chi non ha
un cazzo da dire.
Il vero
"reset"... lo fece il movimento
viola* con tutta la sua violaceità di contenuti [*="Se
il popolo viola non fosse corrotto"]. Un mercato che
da subito attirò la gola bavosa di numerosi cani che vi
hanno trovato il modo di mangiarci sopra. Un mercatone che
metteva insieme il popolo "cazzuto e sovrano della rete" dai
grillini alla componente dipietrista... fino allo
sguatterume più legato e fedele alla tradizione di Botteghe
Più che Oscure che andava da Rifognazione stalinista ai
figli della borghesia coi sensi di colpa di "S&L" al PD.
A onor del vero Grillo stesso aveva intuito questo ed aveva
lanciato un monito al suo "popolo" tentando di NON
incoraggiarlo all'aderire a certi agglomerati "ingannevoli"
invitando, piuttosto a ripulire quella piazza prendendo a
calci in culo quelli che la strumentalizzavano (evidente che
si riferiva in primo luogo al NON stare insieme a "quelli"
del PD. Ma tale messaggio era troppo sottile per essere
compreso, interiorizzato ed accettato... quando si sono
materializzate tutte condizioni oggettive e lombrosiane per
scendere in piazza con striscioni che dicono "il nemico
del mio nemico è mio amico" [Roma, "NoBerlusconi Day
2"........]. Uno striscione che fu ben inquadrato dalla
diretta della TV di Stato RAI-sbirr 24.... Chi lo avrà
realizzato? I grillini? Le Agende Rosse a cuore Nero? I
dipietristi? Gli svendoliani o quelli del PD o addirittura
le componenti "anarchiche" che, alla fin fine, NON sanno
manco chi sono? Non ha importanza... in quel contesto erano
TUTTI insieme come "popolo viola"... :p
Tra il 2009 e il
2011 si è concretizzato quel fenomeno di assimilazione di
sistema che ha visto scattare le sue barriere immunitarie.
Tanto che, allora come oggi e soprattutto oggi come allora,
a sentir parlare un qualunque sinistronzo "fedele alla
linea" non si riesce a distinguere differenza alcuna col
grillino medio. Nessuna differenza. Dal modo di essere e di
fare a quello di comunicare, dal modo di sbavare sui social
a quello di strumentalizzare qualsiasi cosa: il fanatismo li
ricolloca, quindi, tutti insieme nella dimensione antropologicamente più retriva financo dell'esteriorità.
E ciò avviene, oggi, dai più microfonati portavoce del PD
fino all'ultimo gramscian scopino delle sezioni dell'ex-PCI.
A questa orgia di fetidume di sistema si possono
tranquillamente aggiungere gli avvoltoi rampicanti
berlusconiani fino all'ultimo dei cravattati di Forza Italia
vestiti da usciere.
In troppi
purtroppo non ricordano due emblematicissime campagne "di
sinistra" in cui erano incappati violaceamente anche troppi
grillini spinti dalla foga del protagonismo 2.0. Queste due
campagne furono lanciate e guidate, nell'era dell'antiberlusconismo
fine a sé stesso, dal quotidiano La Repubblica, nota
retro-Bottega Oscura del PD.
La campagna
"sono un coglione" fu lanciata a seguito di una
dichiarazione (secondo me tra le più lucide ed avanzate) di
Berlusconi che definiva 'coglione' o, al meglio, che
bisognava essere proprio dei 'coglioni' nel votare "a
sinistra". Lasciamo le sottigliezze al popolo cazzuto e
sovrano della rete (tanto qui NON ha diritto di
commentazione con ricerca oligofrenica dell'ultima
parola...).
Ciò,
naturalmente, indispettì grandi masse di perdenti 2.0 che
nella fattispecie del caso rilevarono una 'ingiusta'
accezione negativa del termine "coglione" così si misero a
fare 2.0.
Il quotidiano fondato dal già Fascista Scalfari
sniffò da subito l'occasione di fare una specie di
radicalata (o grillinata a seconda dei punti di vista) e
partì con la campagna di 'enorme successo' "Siamo tutti
coglioni" e così via: una marea di Selfie D.O.C. & D.O.P.
La possiamo definire come la più grande campagna identitaria
ed identitarista della "sinistra", cosiddetta o
se-dicente.... e lo sfondo grafico di questa Pagina ne offre
una eloquiente rappresentatività rappresentativa di ciò che
essi stessi resero pubblico e rivendicarono senza pudore né
remore.
Curioso osservare DUE (2) cose:
1) Tra le
migliaia di migliaia di manifestazioni identitariste
coglionistiche degli individui che accolsero l'Appello,
"chiamata alle armi" di Repubblica... Grillo è tra i pochi
personaggi Noti che vi hanno aderito ma con una differenza
che lo scagiona del tutto per il Cartello con cui ha
"aderito" a tale campagna: "Sono un ROMPI-Coglioni"....
nessuno della "sinistra" risulta essere arrivato a questo.
Proprio perché "fedeli alla linea".....
2) Questa
campagna che chiamava all'appello in primis il 'popolo della
sinistra', a partire dalla militonza del PD, senza escludere
gli 'operai' svendoliani... NON ha visto selfie dei
Dirigenti. NON un Bersani, un qualsiasi capo cosca di
legacoop, nessun gerarca del PD. NESSUN luogotente, anzi
Caporale, s'è fatto immortalare con cartelli qualificanti
l'essenza di parola d'ordine.... Strano vero? E$$i
hanno lasciato il Problema espositivo ai loro diretti
berlinguo-gramscian deleganti :p
La campagna
"Sono un farabutto".
Altra campagna identitaria ed identitarista del PD ed a cui
si sono associati i "grillini" in quanto tali.
Berlusconi dà del 'Farabutti' ai giornalisti.
Si scatena un
altro putiferio 2.0.
A dirla
satiricamente Il farabuttume "di popolo" reagisce e
determina l'ordine del giorno.... :p di tutti i social....
ed ecco che l'"identitarismo" si scatena.
Noto il
coerentissimo selfie di Vauro che non poteva non aderire a
questa ennesima campagna del retrobottegume del PD.
Il quotidiano La
Repubblica lancia, così, l'ennesima campagna "Sono
farabutto pure io".
Essendo il
delirio posto in chiavica di antiberlusconismo fine a sé
stesso figuriamoci il popolo viola e quindi i grillini che
videro un attacco al giornalismo fai da te. Abbiamo quindi
una ennesima manifestazione di massa che unisce putridume
piddino e grillismo.
I selfie IMPOSTI, ostentati e spammati con le immagini di
questi FARABUTTI D.O.C. & D.O.P. sono sotto gli occhi di
tutti. Non solo sui social ma condivisi ed imposti grazie a
LA REPUBBLICA su tutti i SEARCH engine a partire da Google.
E gli sfondi della Grafica qui riportata ne offrono un'altra
Eloquiente rappresentatività rappresentativa voluta e
ricercata.
E NON finisce
certo qui...
Poi è iniziata
la fase del "concretismo"... quella invocata da ogni utenza
dalla fisiognomica lombrosiana. Ovvero: la fase della
partecipazione alle elezioni detta anche Fase del pestare i
piedi...
Il cambiamento
della forma movimentistica in termini di consenso, diciamo
così..., "certificato".
Qui non si può
fare a meno dal marcare la bancarotta di tutte le forme di
analisi in merito.
Tutti, occorre dire TUTTI, sondaggisti ed editorialisti
prezzolati della democrazia dei farabutti... come più che
noto..., hanno toppato. Sbragato... sparato malote di salve
a vuoto... e, a dir poco, sbavato inconsistenze
spudoratamente schierate e vendute. Il che ha dimostrato
anche che fare i venduti non sempre paga... e questo è un
problema...
Dagli strateghi
delle palle che imperversano tra opinionisti + IVA a delega
puttana del pd, i ROSSOBRUNI de "il Manifesto"... fino agli
scoppiati anarco skizoidi palestiminkia con le spille nel
naso (e nel culo) tra le file del movimentismo drogato e
schizoide dei centri socialmente utili di area "andagonista"...
Tutti a delirare sentenze di fallimento.
La realtà mise
tutti di fronte alla Realtà dei dati di fatto: nasceva una
realtà tripolare dove, su base nazionale, il M5S era
certificata forza non solo su percentuali a 2 cifre... ma
che si assestava attorno al 30%.
Manco i radicali dei tempi
d'oro di Pannella - Nuova Sinistra Unita ("Avanguardia
Operaia"... del 1979...) erano riusciti a tanto (che come
più che noto non sono mai andati oltre il 3,5% in era di
proporzionale puro, ere geologiche fa, fatta eccezione
dell'inconsistente 8% alle europee di era Prodi e Prodiana
con la "lista Bonino" che fu l'ultimo guizzo di 'vita'
bottegaiamente contrattuale di quell'immondo agglomerato che
io stesso ho conosciuto ben da vicino e, soprattutto,
dall'interno ed in epoche NON sospette).
Grillo quanto
Casaleggio Father... sapevano benissimo dei rischi di certa
esposizione. Sapevano benissimo dell'altissima probabilità
di INFILTRATI.
Sapevano benissimo anche di avere contro un intero Mondo che
avrebbe lottato per la salvaguardia dei propri interessi a
qualsiasi costo.
Sapevano altresì benissimo che ogni amministrazione
conquistata sarebbe stata perennemente sotto il fuoco
continuo di apparati potentissimi e MAFIOSAMENTE affermati
sul territorio (vedi rinuncia alle olimpiadi...).
Puoi conquistare una maggioranza elezionista, "di popolo",
opinionista... quindi di delega nel segreto dell'urna... ma
poi ti devi scontrare con la realtà STRUTTURALE di interessi
in gioco... e questi sono agguerriti e senza scrupoli. Essi
sono secolarmente affermati sul torritorio. Essi controllano
le economie di territorio, territorio che hanno
evidentemente MARCATO... da tempo, il che equivale a ricatto
occupazionale fondato sul terrorismo mafioso che può essere
STRAGISTA o più banalmente... terroristico in termini di
propaganda.
Il caso-Roma
della Giunta Raggi ha visto unito tutto il sistema nella
Guerra.
Perché Guerra È.
Non esiste
differenza alcuna tra sinistrati e fascisti berlusconiani.
Il caso-Roma ha messo in luce una sorta di patto
Molotov-Ribbentrop tra gli interessi in gioco che
temevano la bancarotta. Una Molotov-Ribbentrop della
Propaganda.
Delle organizzazioni MAFIOSE dei palazzinari affiliati al PD
quanto a Forza Italia e tutto il "centro-destra"... Questo
"Fronte" si è manifestato ad ogni occasione. La loro
aggressività è stata determinata dagli interessi che
vedevano in pericolo ed è stata, SEMPRE, misurabile in
rapporto a logiche di perdita-guadagno delle cosche sul
territorio. In ogni "area".
Una aggressività che tanto a Roma... avete visto le bave
alla bocca OLIMPIONICHE degli affiliati alle cosche del
mancato business palazzinaro, quanto in altre località
critiche, ha visto l'opposizione delle Botteghe Oscure (il PD) ricorrere a slogan, metodologie di politica spettacolo e
dichiarazioni che scimmiottavano il grillismo insipido di
"onestà onestà".
Disperatamente i
campi mandamento del PD berlusconiano (e della $inistra-cloaca)
sono diventati agguerriti al solo scopo della difesa del
territorio che continuano a controllare per TRAMITE di una
intensa rete di ASSUNTI-in terra a cui oggi viene chiesto il
Conto.... una rete-MASSA che rappresenta gran parte del
FUNZIONARIATO in Burocraticume a cui la Sindaca Raggi
(quanto la Appendino) deve rispondere e che neppure dio In
Persona o qualsiasi Azionariato-Cupola della Madonna di
Medjugorje sarebbero in grado o legittimati a disfarsene.
Questo è il, Vero "Contropotere".... altro che gli
scoppiati-Drogati con la birra in culo... dei centri
sociali.....
Nell'orgia
opinionista da solotto televisivo nazional popolare si vede
e si sente di tutto. Tra il tutto ed il contrario di tutto.
Dal puntualissimo quanto abusatissimo desueto e vomitevole "il
problema è un altro"... al sovrapporsi di interruzioni
di tracotanza... alle domande cretinamente insipide ed
idiote del conduttore-giornalista di turno. Se qualche
volta, qualche rara volta dico, emerge un qualche barlume di
lucidità analitica, sempre e comunque insufficiente, ciò è
dovuto più al caso di qualche eccezione che serve solo e
soltanto a confermare la regola. Ben misera cosa. Siamo alla
democrazia delle scimmie urlatrici... dove per "par
condicio" tutte le lombrosianità rivendicano la 'giusta
rappresentatività': in cielo (orgia dei talk-show) come in
terra (orgia dei social per i comuni mortali).
La prassi delle "Linee Guida" dei
'portavoce'... è stata quindi trasferita al Caporalato della Militonza che a sua volta ne ha determinato, con successo,
il GREGARIATO 'fedele alla linea' che ha così trovato
riscatto troio e puttano sui 'social'. Quindi BEN accetti ai
giornali di Agnelli, Berlusconi... Cairo... e Confindustria
(Proprietaria TRAMITE il Sole 24h de "l'Unità")....
assistiamo alla grillonasticità dei gramsciani+IVA del PD e
della $inistra tutta che urlano (come puttane espropriate
del marciapiede...) "onestà... onestà"... . Questa è la realtà.
Certo, certo che
fa ridere il continuo fiancheggiamento degli opinionisti
FARABUTTI ospitati interessatamente dai salottini, infiniti,
dei talk show... siano essi della RAI, che di mediaset... o
di CAIRO..... o di Bloomberg...
Essi chiedono,
per bocca ZOZZA degli affiliati pd (ma anche in nome del
Gramscianesimo più storicamente mussoliniano...), ai M5S di "adeguarsi"
alla 'governabilità', all'esperienza gestionale... ovvero:
fatevi corrompere... accettate tangenti... prendete i soldi
finché il treno passa... ecc. E lo fanno ricorrendo alla
pappagallità fraseologica del grillino medio! Questo è
divenuto il concetto di responsabilità amministrativa del
sinistrato tronfio medio. Non è così? Ma andiamo... Dài
che è così.
Si stigmatizza
la scarsa affermazione su base locale dei 'grillini' più
come cassa di risonanza propagandistica alle elezioni
amministrative che come effettivo frutto di un'analisi. Chi
sa cosa sono gli Apparati su base territoriale sa anche
quanto sia difficile la sua sovversione. Si tratta di
radicati e pluridecennali centri di potere ed influenza che
vanno da conglomerati di Vera e Propria "Casta" al
burocraticume statalizzato che controlla ogni centro
nevralgico della macchina amministrativa e dell'economia
locale stessa. Tale Apparato lo si può notare in
coerentissima mobilitazione ad ogni 'rinnovo' elettorale,
con tutte le sue manifestazioni clientelari e "di famigghia"
fino ai presidi dei seggi elettorali durante le operazioni
di voto. Scardinare tutta questa, diciamo 'vecchia',
territorialità non è semplice e richiede comunque tempo se
non cambi generazionali (ad essere proprio ottimisti). Si
può fare anche il "colpo" come a Roma, Torino, Livorno o
altrove... ma poi occorrerà affrontare un'intera macchina
gestionale che è sotto il diretto controllo delle cosche
perdenti (perdenti solo formalmente fino a che nessuno gli
porterà vie certe forme di presenza sul territorio e nella
macchina amministrativa) ed a cui continua a rispondere
quasi militarmente.
Ignorare questo Unico aspetto determinante ed oggettivamente
materialistico, in termini di crudezza realistica, è da
farabutti seriali.
L'Unica critica
che si può rivolgere a Grillo, ai suoi pochi strateghi più
fedeli... è quella di non essere stati sufficientemente
determinati in
stile Genova. Troppe falle aperte. Troppi infiltrati
prevedibili.
Ed ancor prima: TROPPA insufficienza di SELEZIONE aperta ad
analfabeti, sciachimicari, populisti-FREGNA del peggio e che
certo non puoi elevare a ruolo guida di un processo di
cambiamento. Troppa fiducia nel "voto" uno vale uno....
Con questo modo farlocco e fanatico di "fare democrazia" si
apre la strada solo, SOLTANTO ed UNICAMENTE a una massa di
coglioni che aprono la strada ad una infinità di RAZZI...,
SCILIPOTI, De Magistris... e 'Sergi' DE GREGORIO........
IL Senatore Agnelli dimostrò, inconfutabilmente, che
se sei imprenditore vali 'costituzionalmente' MILLE e tieni TUTTI per le palle... Ovvero, alla Sordi:
IO sono IO e VOI NON siete un
Cazzo. E... Vaffanculo.
IN IMMINENTE
PUBBLICAZIONE ed in Direzione OSTINATA e CONTRARIA
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