Il Metodo Kousmine



Chi era Catherine Kousmine?

Era una Dottoressa, un Medico che ha dedicato la vita allo studio delle malattie degenerative (in pratica tutte quelle che non si curano con gli antibiotici, anzi, spesso non si curano affatto). Nata nel 1904 è stata assistente del prof. Fanconi (quello della Sindrome e dell'Anemia). Ha poi proseguito gli studi autonomamente, creando una fondazione che porta il suo nome ed istruendo personalmente numerosi medici sui risultati dei propri studi. Ha continuato la sua attività fino al 1992, anno della sua scomparsa. Il suo operato è ora portato avanti dalla Fondazione e da numerosi medici sparsi in tutt'Europa, Italia compresa. 

Cosa ha scoperto?

I suoi studi sono partiti dalla constatazione che l'incidenza di malattie degenerative (come il cancro ma anche le malattie reumatiche) era (ed è tutt'ora) in aumento. Queste patologie non potevano essere dovute al caso. Studiando i topolini (pur essendo contro la vivisezione penso che in alcuni casi l'uso dei modelli animali sia giustificato) ha notato come l'incidenza di tumori spontanei in un ceppo particolarmente soggetto si dimezzava semplicemente nutrendoli con cereali e semi oleosi al posto del nutrimento in pastiglie che veniva loro dato nei laboratori. Se due più due fa quattro è lampante che l'alimentazione gioca un ruolo determinante. E la nostra Dottoressa (con una laurea in matematica) lo ha capito molto bene. Ha portato avanti le ricerche fino a sviluppare un sistema terapeutico - preventivo, valido (con le dovute variazioni individuali) per moltissime patologie.

In cosa consiste il Metodo Kousmine?

Mi piace pensarlo più come uno stile di vita che non una terapia. Parte dalla considerazione del problema calorico nel mondo, dallo sfruttamento del Terzo Mondo, l'inquinamento, l'indebolimento della nostra specie, la riduzione della fertilità, passando a pratiche igienistiche come il digiuno terapeutico e i clisteri fino ad arrivare a sofisticate terapie mediche come la vaccinoterapia e la supplementazione vitaminica e.v.. 
Per schematizzarlo si può considerare il metodo sorretto da 5 pilastri, che devono essere costruiti simultaneamente dal paziente per poter raggiungere dei risultati concreti (ma che possono essere costruiti anche da chi sta bene per continuare a vivere in salute). Questi pilastri sono:
  • Alimentazione sana
  • Igiene intestinale
  • Controllo dell'acidità dell'organismo
  • Supplementi vitaminici
  • Vaccinoterapia (in casi particolari)
Vediamoli ora uno per uno schematicamente (per chi vuole approfondire ci sono vari volumi nella bibliografia).

Alimentazione sana

E' la prima regola per stare bene. Lo dicono tutti. Ma quando si tratta di consigli... più frutta, meno grassi... anche i dietologi menano il cane per l'aia. La Dottoressa Kousmine, invece, ha studiato un tipo di alimentazione estremamente vario, ricco di tutti i nutrienti necessari per il buon funzionamento del nostro corpo (non bastano i carboidrati e le proteine, come pensano certi nutrizionisti). Pur non volendo qui spiegare tutti i principi dell'alimentazione Kousminiana posso fare un breve elenco di consigli pratici da tutti applicabili:
  • eliminare i grassi animali e quelli vegetali (idrogenati, come la margarina);
  • utilizzare vari oli spremuti a freddo (e non solo quello, pur ottimo, extravergine di oliva) fra cui i primo luogo quello di lino e di girasole (almeno 2 cucchiai al giorno);
  • ridurre il consumo di proteine animali e privilegiare quelle vegetali (soia e derivati, legumi, cereali);
  • mangiare cereali integrali (di cui almeno 2 o 3 cucchiai crudi, come farina fresca o spezzati);
  • mangiare verdura e frutta biologica di stagione e in quantità notevole.
Come ho già spiegato in un'altra pagina tutti questi principi vengono raggruppati nella Crema Budwig (dal nome di un'altra Dottoressa convinta sostenitrice dell'alimentazione). 

Igiene intestinale

La superficie della nostra cute è di circa 1,70 m2. Quella del nostro intestino è circa 50 m2. La differenza è enorme. Eppure tutti si lavano (chi più chi meno...) ma nessuno pensa all'igiene del nostro "lato nascosto". Al limite se proprio non "andiamo" da più di 5 giorni prendiamo una pastiglietta per "aiutare l'intestino". Come al solito io i medici non li capisco proprio. Una pastiglietta di roba irritante per "aiutare" un intestino che già è pieno di robaccia irritante? Quale sarebbe il principio logico? Ben ben o mal mal? In ogni caso la signora della pubblicità pare stia bene. Almeno il giorno dopo. Magari dopo qualche anno comincia ad essere dipendente dai lassativi e si ritrova con una diverticolite, colon irritabile o magari Morbo di Crohn, o altre amenità. Idiopatiche, per carità. Scusate lo sfogo e torniamo all'igiene intestinale. La Dottoressa Kousmine prescriveva sempre ai suoi pazienti di iniziare la terapia con una settimana di digiuno con clisteri quotidiani (alla sera) di due litri di camomilla seguiti da instillazione di olio di girasole o di lino, da trattenere tutta la notte. Il sistema funziona e riesce a riequilibrare sia la funzione intestinale, la permeabilità della mucosa e la flora batterica. La pastiglietta (sicuramente più semplice e più gradevole) ci fa solo buttare fuori un po' di robaccia, lasciando i depositi sulle pareti dove stavano e la flora alterata com'era. Inoltre danneggia la funzione intestinale. A voi le conclusioni. A proposito, la pratica del clistere è descritta anche in un vangelo apocrifo come mezzo per purificare il corpo. Inoltre è praticata come rituale di purificazione nelle discipline Yoga (il lavaggio dell'intestino eseguito mediante aspirazione ed espulsione volontaria dell'acqua). La pastiglietta è consigliata solo dalla casa farmaceutica che la produce. Che, chissà perchè. non mi convince...

Controllo dell'acidità dell'organismo

pH ed equilibrio acido base. Non voglio certo ripetere le lezioni del prof. Tirindelli (anche perchè non godendo della sua "immunità" rischierei di essere linciato), ma solo sottolineare alcuni punti. Il pH urinario nelle persone "normali" è piuttosto acido. Questo non significa che sia fisiologico. Anche il colesterolo nelle persone "normali" tende ad essere un po' troppo alto. E' quindi auspicabile che il pH urinario (indice della produzione di acidi metabolici) sia prossimo alla neutralità. Questo risultato si può ottenere nelle persone sane mediante la normalizzazione dell'alimentazione (normalizzazione secondo i canoni di alimentazione sana specificati sopra). Nei malati (affetti da malattie degenerative) la condizione di acidosi (non del plasma, mantenuto a pH 7,4 dai sistemi di controllo, ma dell'intero organismo) che si protrae da anni non consente una rapida correzione. E' quindi necessario assumere sostanze (come i citrati alcalini o il bicarbonato) in grado di tamponare rapidamente l'eccesso di acidità. La loro assunzione protratta per mesi (o anni) consente di riportare il pH urinario (in genere molto acido in questi pazienti) a circa 7. Con la correzione dell'acidosi, fra l'altro, possono ridursi anche numerosi sintomi come l'astenia, le mialgie, il malessere associati con le malattie croniche.

Supplementi vitaminici

Stesso discorso dell'equilibrio acido-base. In persone sane l'apporto di nutrienti necessari è garantito dall'alimentazione. Non sono quindi necessari supplementi (anche se vi sono scuole come quella di Linus Pauling, continuata dal dott. Rath che indicano come necessarie supplementazioni di vitamina C). La somministrazione di vitamine (comunque non efficaci come quelle naturali) è invece indicata in molti pazienti affetti da malattie degenerative. In questi casi, infatti, la carenza è talmente grave da poter essere colmata solo da somministrazioni di dosi massiccie (e prolungate nel tempo) per endovena di vitamine e minerali. La somministrazione per os è utile per saturare le riserve epatiche, quella in vena garantisce l'apporto agli altri tessuti, consentendo, inoltre, il raggiungimento di alte concentrazioni plasmatiche. Queste elevate concentrazioni permettono l'ingresso delle vitamine anche nelle cellule "alterate", specie nella membrana (e qui torniamo alla vitamina F, che ne regola la permeabilità).

Vaccinoterapia

E' forse il lato più "specialistico" del metodo Kousmine. Consiste nell'utilizzo di vaccini di varia origine (lisati batterici in genere) a concentrazioni via via decrescenti in modo da consentire una desensibilizzazione dell'organismo verso questi ed altri antigeni. Questo approccio è utilizzato solo in terapia di alcune malattie infiammatorie e va praticata sotto stretto controllo medico (è comunque una pratica domiciliare, i vaccini sono inoculati per via sottocutanea). Il medico, logicamente, deve sapere cosa controllare... :-))

Implicazioni

Il cambiamento radicale delle abitudini alimentari è un passo spesso difficile da intraprendere e da capire. Perchè devo smettere di mangiare quello che ho sempre mangiato? si chiede il paziente.

----- LAVORI IN CORSO -----




Bibliografia: 

  1. Association Médicale Kousmine Internationale - Il metodo Kousmine - Tecniche Nuove (vedi sotto la copertina)
  2. C. Kousmine - Salvate il vostro corpo! - Tecniche Nuove
  3. C. Kousmine - La tavola della salute - Giunti
  4. C. Kousmine - La sclerosi a placche non è inguaribile - Tecniche Nuove
  5. A. Bondil, M. Kaplan - La salute a tavola, 90 ricette secondo il metodo Kousmine - Tecniche Nuove
  6. Associazione Cibo è Salute






 
 
 

[email protected]

Hosted by www.Geocities.ws

1