Re: Senza Confini: domanda per I. Levi su paranoia e
borderline
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Iakov Levi il
April 22, 2003 at 11:18:44:
In risposta a: Senza Confini:
domanda per I. Levi su paranoia e borderline Inviato da Giovanni il
April 21, 2003 at 17:49:22:
: Caro dott. Levi,
: Ripensando al suo articolo , Senza confini. Il caso borderline dell'Europa Unita, mi e' venuta in mente : una domanda.
: Come lei ha rilevato, Freud ha spiegato che : l'omosessualita' si
lega a una repressa : omosessualita', che fa dell'individuo che si
ama : dello stesso sesso la causa dell'odio e di tutti i : mali
del soggetto, che dunque scivola verso la : paranoia. : Sembrerebbe
dunque che la paranoia e' il frutto di : una regressione, sebbene
'non accettata' : dall'individuo, al livello di organizzazione :
omosessuale.
: Ora, se la condizione 'borderline' e' simile alla : paranoia,
ma meno grave in quanto qui mancano : tutti quei comportamenti
persecutori e : allucinatori del paranoico, mi chiedo: com'e' :
possibile che questa nevrosi meno grave della : paranoia si leghi a una
regressione a uno stato di : sviluppo piu' primitivo di quello
della paranoia? : Non dovrebbe essere il contrario? Una
regressione : a uno stadio piu' primitivo non dovrebbe :
necessariamente portare a una patologia "piu' : grave"?
: Grazie per la cortese risposta. Inoltre non so se : ha letto
il bellissimo libro di Ida Magli "Contro : l'Europa": e' molto
interessante perche' sebbene : con un linguaggio non da psicoanalista
ma da : antropologa, arriva alle sue stesse conclusioni: : la Magli
infatti parla della EU come del futuro : 'regno della bonta'', 'La
Grande Madre' che porra' : fine a tutte le guerre e dove tutti
vivranno come : amebe. Se non lo ha letto glielo consiglio :
moltissimo.
: Cordiali Saluti, Giovanni
Caro Sig. Giovanni,
Quando parliamo di omosessualità come componente di ogni paranoia,
non intendiamo una semplice regressione all’omosesssualità polimorfa,
dovuta a uno scacco subito al livello genitale eterosessuale. In
questo caso si tratterebbe di una perversione che può tramutarsi o no
in nevrosi, a seconda delle posizioni del Super – Io. Questo tipo
di omosessualità è relativamente “innocua”, in quanto si tratta
semplicemente della scelta di un oggetto dello stesso sesso
piuttosto di uno del sesso opposto. L’omosessualità può essere
manifesta o latente, ma si tratta sempre di amore verso l’oggetto. La
differenza tra soggetto e oggetto, in questo stadio psicosessuale,
è ancora ben chiara. Nella paranoia, invece, l’omosessualità è il
risultato dell’introiezione dell’oggetto amato e
dell’identificazione con questo (projective identification).
Generalmente questo avviene quando l’oggetto amato è assente e quindi
abbandonatore. L’amore si tramuta in odio per lo scacco subito, e
l’abbandono viene risolto patogenicamente attraverso l’introioezione e
l’identificazione (io stesso sono l’oggetto e quindi lo mantengo
attraverso questo accorgimento). Questo tipo di omosessualità, per
quello che ne so, è sempre latente. Il processo di projective
identification avviene sempre attraverso una regressione al livello
sadico orale, poiché è ingoiando l’oggetto che lo si introietta e
ci si identifica con esso. Essendo l’oggetto sia amato che odiato
nello stesso tempo, l’ambivalenza emotiva si risolve attraverso la
proiezione della componente aggressiva. Per esempio, nell’Islam,
l’odio verso il padre assente e abbandonatore viene proiettato sugli
infedeli (non sono io che odio il Padre – Allah, ma sono loro che
lo odiano, quindi io deve punirli e distruggerli esprimendo così il
mio amore per il Padre. Se poi mi suicido è ancora meglio perché
in questa maniera distruggo il Padre che, essendo stato introiettato,
abita dentro di me. Una communio nella morte, insomma, nella quale
trovano espressione sia i contenuti di amore che di odio in un’unica
condensazione).
Quindi, paranoia e borderline disorder sono entrambi regressioni al
livello sadico orale e intrauterino, dove soggetto e oggetto sono
un’unica cosa. Entrambi le situazioni possono essere definite
innanzi tutto come perversioni, in quanto sono la conseguenza di
una regressione psicosessuale, ma mentre il BPD non implica
necessariamente una patogenia, e può rimanere nell’ambito della
perversione, la paranoia lo è poiché si risolve in un acting out
aggressivo e autodistruttivo, che implica sofferenza e persino
morte. Un borderline può invecchiare “serenamente”, come
Matusalemme, nella sua condizione fluttante nel liquido amniotico,
forse anche senza danneggiare sé stesso e il suo prossimo, mentre
invece il paranoico si sentirà costretto a scaricare la tensione
sempre crescente agendo distruttivamente. Suppongo che la
differenza sia sopratutto nel livello di perdita del Principio di
Realtà. Un BPD può precipitare in paranoia, sotto lo stress di un
evento che provochi un aumento insostenibile della tensione. L’evento
è naturalmente quello che reattiva un vissuto arcaico, sia questo
ontogenetico che filogenetico. Sembrerebbe che nella paranoia la
filogenesi sia determinante. Abbiamo visto come, nell’Islam,
l’esposizione insostenibile ai genitali femminili occidentali
abbia risolto una condizione borderline millenaria in paranoia
galoppante. Nell’Islam non esiste un vissuto filogenetico di
permissività sessuale e di tolleranza, come invece in occidente, e
quindi l’esposizione martellante e continua a un contenuto che era
stato ferocemente rimosso ha provocato lo scoppio. Il contenuto
arcaico che è stato reattivato dall’esposizione alla permissività
sessuale occidentale è il senso di colpa per le proprie pulsioni
voyeuristiche e genitali eterosessuali. A queste era stato
inconsciamente imputato l’abbandono paterno. La regressione alla
condizione schizoide susseguente al senso di colpa per il parricidio
primordiale (quello che Freud in “Totem e tabù” ha chiamato “il
matriarcato”, ovvero una regressione al seno materno e alla situazione
intrauterina) non era mai stata superata, e la religione islamica
non è altro che l’articolazione della situazione psicosessuale
dell’orda fraterna vagante, fluttuante e abbandonata, in una
regressione intrauterina e con un padre assente e quindi allucinato.
La cultura occidentale, avezza all’altalena tra permissività e
ascetismo, democrazia e tirannide, libertà e repressione, possiede più
opzioni nella propria bisaccia. Di fronte a un crescente senso di
colpa, conseguente al proprio successo, sta regredendo lentamente
dalle posizioni psicosessuali conquistate in millenni di
civilizzazione, e alla fine rischierà di ritrovarsi nella stessa
placenta, insieme a coloro che non erano mai progrediti. Da qui
questa strana identificazione di molti europei con Saddam Hussein, Bin
Laden e Arafat e la simpatia per i colleghi feti. Per il momento è
solo perversione. Il proprio vissuto filogenetico la sta proteggendo
dall’allucinazione e dalla psicosi.
Iakov Levi
Links:
Religiosità femminile e paranoia
Commenti di psicostoria su Occidente e Islam
Islam e clitoridectomia
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