La storia della chiesa di San Pietro



La storia

Anche se la sua costruzione � fatta risalire all'anno 1130, per avere la prima segnalazione storica della chiesa di San Pietro bisogna attendere fino all'anno 1345, quando viene citatata in un documento del registro diocesano di Asti, insieme alla chiesa di San Martino, come appartenente ai beni del monastero di San Bartolomeo di Azzano.
La chiesa di San Martino, ora scomparsa, pi� antica di San Pietro, era eretta probabilmente sulla sommit� della collina soprastante l'attuale cappella di San Rocco: gli insediamenti abitativi in localit� Castellazzo e Miravalle sono infatti, insieme alla localit� Angrisana, i pi� antichi nell'area dell'attuale Comune di Portacomaro. Una lapide in granito murata sul lato sinistro della facciata della chiesa di San Pietro, che riporta una iscrizione in stile lapidario romano di argomento votivo, potrebbe provenire proprio da questa antica chiesa ora scomparsa. Nel XV� secolo lo sviluppo dell'abitato di Portacomaro all'interno ed attorno al ricetto e l'edificazione della nuova chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo tolgono a queste due antiche chiesa la loro importanza. Le due chiese risultano infatti poste al di fuori dell'abitato di Portacomaro (extra terram ipsius loci ) in un documento datato 1585. Nell'anno 1583 la chiesa di San Pietro viene declassata chiesa cimiteriale. In una descrizione delle sue condizioni datata in quell'anno, viene fatta rilevare l'assenza del pavimento, la presenza di una volta sopra all'altare ed il cedimento dell'architrave del portale che costringe a sbarrare l'ingresso principale (Desuper altare ipsa testudina est, in ceteris partibus non, est absque pavimento... porta clausa propter ruinam minantem). La struttura della chiesa � comunque solida se la minaccia di rovina ipotizzata nel documento non si � verificata fino ad oggi, considerando che la collina su cui S.Pietro poggia � stata sbancata tre volte: una prima volta a Sud per tracciare l'attuale Viale Dott.Degiani, poi a Ovest per edificare la villa Degiani, infine ad Est ed a Nord per realizzare il campo sportivo e la relativa strada di accesso.
La manutenzione della chiesa fino al 1836 risulta spettare al Comune e le condizioni apparivano allora discrete, la chiesa veniva saltuariamente utilizzata per officiare riti religiosi. Sopravviveva anche memoria delle sue originarie funzioni parrocchiali (�est parochialis antiqua et spectat ad communitatem, quoad materiale tolerabiliter se habet�).
Nel 1910 il cimitero di San Pietro viene chiuso e le salme inumate vengono traslate nell'attuale cimitero di San Rocco: la chiesa viene privata delle maggior parte delle lapidi che erano murate sui suoi fianchi e sconsacrata.
Con la costruzione di villa Degiani all'inizio del secolo XX�, la chiesa si trova inserita nel parco e diviene propriet� privata.
La chiesa di San Pietro viene sottoposta a vincolo il 13 Gennaio 1970, questo riconoscimento dell�importanza storica ed artistica non ha comportato per� aiuti economici per il restauro o il consolidamento in quanto la chiesa, risultando di propriet� privata, non pu� accedere a finanziamenti pubblici.
La propriet� privata ne rende anche difficoltoso se non impossibile l'accesso a chiunque volesse visitarla se non previo accordo con i proprietari.
Finalmente nell'anno 1998, aprendosi la possibilit� di accedere ai fondi del Giubileo 2000 stanziati per il restauro degli edifici posti lungo la Via Frachigena di cui Asti e Portacomaro sono punti di transito, il Comune si � attivato energicamente ed � riuscito ad ottenere la cessione in usufrutto della Chiesa e di una fascia di terreno adiacente dalla propriet�, rimuovendo l'ostacolo primario che impediva di concorrere al finanziamento.
La storia del restauro e le immagini li troverete nella pagina seguente.



San Pietro dopo il restauro del Giubileo 2000 Descrizione della chiesa di San Pietro
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