La Biblioteca Municipale



Origini e storia


Correva l'anno 1973, era un freddo inverno...
Stiamo parlando di un epoca niente affatto remota, ma quante cose sono cambiate da allora!
In quei giorni vedevamo il nostro futuro incerto e l'orizzonte era tinto di colori foschi, era l'inverno della "austerity" che veniva dopo un autunno "caldo" e con grossi problemi per l'occupazione, la guerra del Kippur aveva portato il costo del petrolio alle stelle, le previsioni di esaurimento delle scorte mondiali erano apocalittiche, in FIAT si meditava seriamente se riconvertirsi ad attivit� non legate pi� all'automoble e le domeniche erano, rigorosamente e per tutti, "a piedi".
Nel raccontarle ora ai giovani che non le hanno vissute, queste giornate dove non sapevi e non potevi andare da nessuna parte, descrivere il Pozzetto deserto come in un "day after", la piazza la domenica mattina senza un'auto parcheggiata, c'� il sapore della favola, del racconto fantastico del reduce agli increduli compaesani.
La vita di Portacomaro era gi� in evoluzione ma non si sognava nemmeno di raggiungere i livelli cittadini: si andava tuttalpi� a ballare il Sabato sera da Margarino al "Dancing azzurro" e c'era anche la sala cinematografica dove poter assistere ad un film non proprio recente ma con il brivido del "grande schermo".
La gente, quando usciva, si distribuiva tra cinque punti di ritrovo: la Latteria per i giovani, il Dopolavoro ANCR "circolo riservato ai soci ed apolitico" per i maturi ed anziani appassionati delle carte e boccette, il Bar Sport come posto alternativo per un p� tutti ma non di gran moda, Margarino per il gioco d'azzardo e per i "viveur" (c'era il ristorante, il cinema, la sala da ballo, il biliardo e pure due stanzette al primo piano come albergo), infine il Bar del Dolfo al Pozzetto per quelli che abitavano l� attorno e non avevano voglia di farsi tutto il Pozzetto in salita).
Donne in questi locali, a parte le ragazzine in Latteria e qualche emancipata (molto chiacchierata) da Margarino, non se ne vedevano punto!
Se ne entrava una a cercare il marito per un affare urgente, tutti ammutolivano, e finch� la poveretta non era uscita non riprendeva la normalit� (anche i giocatori di boccette si fermavano immobili e pietrificati).
Tutti uomini, tutti grandi fumatori, tutti insuperabili bevitori, tutti mangiatori insaziabili , tutti vigorosi bestemmiatori, grande rispetto ed ammirazione per la forza muscolare, insomma tutti gli aspetti (positivi e negativi) di una societ� ancora arcaica e dai valori tipici dela cultura contadina.
Proprio nell'inverno del 1973/74 nacque, su iniziativa del club "La Bussola" (che in seguito diventer� la Pro Loco di Portacomaro) la Bibilioteca di Portacomaro.
La sede era il vasto salone sopra la farmacia (adesso trasformato in alloggio comunale) appartenuto alla Cooperativa.
La Biblioteca era ed � tutt'ora basata sul puro volontariato per l'apertura e la catalogazione dei libri, mentre il patrimonio librario, attorno ad un nucleo iniziale di libri donati da alcuni compaesani si � accresciuto con contributi di Case Editrici, donazioni, ed acquisti con i contributi Comunali e Regionali.
La Biblioteca � in seguito migrata prima nella Casa di Riposo, poi, nella met� degli anni ottanta � tornata al centro del paese, nei locali del pianterreno del Municipio (ex Esattoria Comunale e Ufficio Postale).
L'ampiezza dei locali ha permesso di alloggiare i cinquemila volumi e la sala attrezzata da videoteca con videoregistratori, parabola satellitare e televisore a schermo gigante donati dalla fondazione ....




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