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Geochelone sp. Frammento
di uovo Alcamo (TP)
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TARTARUGHE
DI ALCAMO
I
ritrovamenti di gruppi di sfere di 6.5 cm di diametro avvengono
forse da quando esistono le cave di Alcamo. Non è difficile
trovare nelle case piccole lastre con le sfere sezionate usate
come posacenere. Per molti anni, anche presso il Museo di
Palermo, questi reperti rimasero senza determinazione fin quando
il prof. Liborio De Blasi segnalò che in una cava della
Siciltravertini era stato trovato il modello interno di una
tartaruga gigante. Le sfere assunsero immediatamente il loro
reale significato: si trattava di uova. Ma l'abbondanza dei
ritrovamenti e il fatto che le sfere fossero cave all'interno
significava che il travertino si era formatoa spese di una vasta
area sabbiosa e che la litificazione delle sabbie era avvenuta
in un tempo più breve di quello necessario alla schiusa delle
uova. |
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Tartaruga
gigante di Alcamo |
Oltre
ai dati sulla formazione del travertino, crescevano le
conoscenze sulla fauna siciliana nel Pleistocene medio per la
scoperta di una nuova specie mai trovata prima in Sicilia, ma
nota da alcuni reperti ossei rinvenuti a Malta alla fine del
secolo scorso. In attesa di studi paleontologici più
approfonditi i fossili sono stati attribuiti al genere
Geochelone che raggruppa le forme giganti viventi e fossili.
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GEOCHELONE
SP.
Frammenti di uova
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