INDICE
1)
CONTROLLI
DI QUALITA’ PER L’UNITA’ DI
1.1
CONTROLLI RELATIVI AI DISPOSITIVI ELETTRICI, MECCANICI,
OTTICI E ACUSTICI DI SICUREZZA IN SALA DI TRATTAMENTO
1.2
CONTROLLI DEI PARAMETRI MECCANICI
RELATIVI ALL’UNITA’
DI TRATTAMENTO E CONTROLLI DEI DISPOSITIVI DI
CENTRATURA
1.3
CONTROLLI RELATIVI AGLI ACCESSORI
DELL’UNITA’ DI
TRATTAMENTO
1.4
CONTROLLI DOSIMETRICI RELATIVI
ALL’UNITA’ DI
TRATTAMENTO
1.5
CONTROLLI RELATIVI AI DISPOSITIVI
MECCANICI DEL
LETTINO DI TRATTAMENTO
2)
CONTROLLI
DI QUALITA’ PER IL SISTEMA DI
2.1 CONTROLLI DI QUALITA’ DI TIPO DOSIMETRICO
2.2
CONTROLLI DI QUALITA’ DI TIPO NON DOSIMETRICO
INTRODUZIONE
Lo scopo dei controlli di qualità (CQ) sulle apparecchiature per terapia medica è quello di assicurare il più alto livello della qualità della prestazione terapeutica, garantendo la protezione del paziente e dell’operatore.
In particolare i CQ delle apparecchiature per radioterapia costituiscono un preciso obbligo di legge a seguito del D.L. n. 230 del 17/3/1995 (art. 113), del D.L. n. 187 del 26/5/2000, del D.L. n. 203 del 31/8/2000 e dei relativi decreti applicativi (D.M. del 14/2/1997 e successive modifiche).
In base a tale legislazione, il medico specialista responsabile delle apparecchiature di radioterapia è chiamato a redigere il relativo protocollo per i CQ avvalendosi dell’esperto di fisica medica, basandosi su quanto indicato dalla letteratura scientifica nazionale ed internazionale.
La presente relazione riporta, sulla base delle linee guida tracciate dal Rapporto ISTISAN 99/6 (“Controlli di qualità essenziali in radioterapia con fasci esterni”), i controlli fisico-dosimetrici da eseguirsi sull’unità di telecobaltoterapia THERATRON PHOENIX e quelli relativi al Sistema per Piani di Trattamento (SPT) NUCLETRON PLATO RTS versione 2.3.1 operanti presso il Servizio di Radioterapia della clinica MARCO POLO, essenziali a garantire la qualità dei trattamenti.
In particolare in tale relazione, per l’unità di telecobaltoterapia THERATRON PHOENIX, sono elencati:
a) i parametri fisico-dosimetrici da sottoporre a controllo;
b) le tipologie dei controlli da effettuare su tali parametri;
c) le tolleranze ammesse ed i valori di riferimento;
d) le periodicità dei controlli
riguardanti:
· i dispositivi elettrici e meccanici
di sicurezza della sala di trattamento ove è istallata l’unità di
telecobaltoterapia;
· i dispositivi meccanici e ottici di
centratura relativi all’unità di telecobaltoterapia;
· gli accessori dell’unità di
telecobaltoterapia (filtri a cuneo e portablocchi);
· la dosimetria periodica dell’unità di
telecobaltoterapia;
· i dispositivi meccanici del lettino
di trattamento;
In
tale relazione sono inoltre riportati i CQ periodici da effettuarsi sul SPT
NUCLETRON PLATO necessari a ridurre al minimo gli errori che possono
intervenire in ciascuna fase dello studio e dell’elaborazione del piano di
trattamento mediante supporto informatico. Tali controlli di qualità si articolano in:
· controlli di tipo dosimetrico che
mirano alla verifica del calcolo della dose;
· controlli di tipo non dosimetrico
riguardanti i seguenti aspetti:
a)
acquisizione
e trasferimento di immagini digitali ottenute tramite TC;
b)
elaborazione
e registrazione delle suddette immagini;
c)
corretto
funzionamento delle periferiche e dell’elaboratore elettronico sul quale è
installato il programma che permette di gestire il SPT;
d)
definizione
delle strutture e ricostruzione dei volumi di interesse;
e)
rappresentazione
delle densità elettroniche delle strutture anatomiche interessate dai fasci di
radiazione;
f)
visualizzazione delle strutture
anatomiche e delle tecniche di irraggiamento;
g)
visualizzazione
della distribuzione di dose;
h)
valutazione
ed ottimizzazione dei piani di trattamento.
1. CONTROLLI DI QUALITA’ PER
L’UNITA’ DI TELECOBALTO
THERATRON PHOENIX
1.1
Controlli relativi ai dispositivi elettrici, meccanici, ottici e
acustici di sicurezza presenti in sala
di trattamento.
In
Tabella 1 sono riportati i controlli necessari alla verifica del corretto
funzionamento dei dispositivi elettrici e meccanici di sicurezza presenti in
sala di trattamento radioterapico al fine di evitare incidenti dovuti ad urti
meccanici o dovuti ad esposizioni indesiderate alla radiazione, che possono
coinvolgere sia il personale operante presso il Servizio di Radioterapia sia i
pazienti. Nella stessa Tabella 1 sono inoltre riportati i controlli necessari
alla verifica del corretto funzionamento dei dispositivi ottici e acustici che
consentono di comunicare con il paziente e di osservarlo durante il
trattamento.
Tipo di controllo |
Tolleranza |
Frequenza suggerita |
Interblocco porta |
funzionamento |
giornaliera |
Funzionamento delle telecamere |
funzionamento |
giornaliera |
Funzionamento dei dispositivi di intercomunicazione |
funzionamento |
giornaliera |
Funzionamento dell’illuminazione di emergenza |
funzionamento |
settimanale |
Tabella1: Controlli relativi ai dispositivi elettrici e
meccanici di sicurezza presenti in sala di trattamento radioterapico
1.2
Controlli dei parametri meccanici relativi all’unità di trattamento e
controlli dei dispositivi di centratura.
In Tabella 2 sono riportati i
controlli sull’unità di telecobaltoterapia THERATRON
PHOENIX necessari alla verifica:
· della corrispondenza tra la posizione dei laser di centratura ed il centro dell’indicatore luminoso di campo;
· della coincidenza tra campo luminoso e campo radiante;
· delle indicazioni del telemetro;
· dell’accuratezza dell’indicatore ottico delle dimensioni del campo;
· dell’isocentro meccanico al variare delle posizioni dello stativo;
· dell’accuratezza degli indicatori meccanici dell’angolazione dello stativo, dei collimatori e del lettino di trattamento.
Tipo di controllo |
Tolleranza |
Frequenza suggerita |
Indicazione del telemetro |
2 mm all’isocentro |
giornaliera |
3 mm a ±200 mm dall’isocentro |
settimanale |
|
Verifica dell’isocentro meccanico |
2 mm |
mensile |
Accuratezza degli indicatori meccanici
dell’angolazione dello stativo, dei collimatori e del lettino di trattamento |
1° |
mensile |
Corrispondenza tra campo luminoso e campo radiante |
3 mm |
settimanale |
Accuratezza dell’indicatore ottico delle dimensioni del campo |
2 mm |
settimanale |
Corrispondenza isocentro e laser di centratura |
2 mm |
giornaliera |
Tabella2: Controlli dei parametri meccanici relativi alle
unità di trattamento e controlli dei dispositivi di centratura
1.3
Controlli relativi agli accessori dell’unità di trattamento.
In Tabella 3 sono riportati, per l’unità di
telecobaltoterapia THERATRON PHOENIX, i controlli necessari alla verifica
dell’integrità fisica e funzionale del portablocchi e dei filtri a cuneo. Tale
verifica consente di garantire il mantenimento nel tempo delle caratteristiche
iniziali di tali accessori, atte a modificare le distribuzioni di dose.
Tipo di controllo |
Tolleranza |
Frequenza suggerita |
Integrità del portablocchi e del sistema di bloccaggio |
integrità |
mensile |
Integrità dei filtri a cuneo e del sistema di bloccaggio |
integrità |
mensile |
Portablocchi: verifica del centro di rotazione |
2 mm (diametro) |
semestrale |
Costanza dei fattori di trasmissione dei filtri a cuneo |
2% |
semestrale |
Tabella 3: Controlli degli accessori filtri a cuneo e portablocchi
1.4
Controlli dosimetrici relativi all’unità di trattamento.
In
Tabella 4 sono riportati i controlli dosimetrici
periodici, da eseguirsi sull’unità di telecobaltoterapia THERATRON PHOENIX, necessari a verificare:
· la costanza della penombra del fascio di 60Co nel corso del tempo;
· la simmetria del fascio di 60Co, rispetto all’asse x e all’asse y;
· l’omogeneità del fascio di 60Co;
· l’accuratezza e la linearità del temporizzatore;
· la stabilità del rateo di dose (cGy/min) in un punto in condizioni di riferimento;
· la stabilità del rateo di dose (cGy/min) al variare dell’angolo dello stativo;
Tipo di controllo |
Tolleranza |
Frequenza suggerita |
Omogeneità |
3% |
Mensile |
Simmetria |
3% |
Mensile |
Costanza della penombra (20% - 80%) |
f sorgente = 1,5 cm £9 mm per campi £10´10 cm2 £10,5 mm per campi >10´10 cm2 |
Mensile |
Accuratezza del temporizzatore |
1 s |
Trimestrale |
Linearità del temporizzatore |
1% |
Trimestrale |
Stabilità del rateo di dose (cGy/min) in un punto in condizioni di riferimento |
2% del valore di riferimento |
Semestrale |
Stabilità del rateo di dose (cGy/min) al variare dell’angolo dello stativo |
2% |
Annuale |
Tabella 4: Controlli dosimetrici per l’unità di telecobaltoterapia THERATRON PHOENIX
1.5
Controlli relativi ai dispositivi meccanici del lettino di trattamento
In Tabella 5 sono
riportati, per il lettino di trattamento, i controlli necessari a verificare
che la direzione dei movimenti lineari e l’asse di quelli angolari non si
discostino in modo significativo da quelli previsti dal costruttore.
Tipo di controllo |
Tolleranza |
Frequenza suggerita |
Indicatori di posizione del lettino di trattamento |
2 mm / 1° |
Mensile |
Deflessione verticale |
5 mm |
Annuale |
Isocentricità dell’asse di rotazione del lettino |
2 mm (diametro) |
Annuale |
Tabella 5: Controlli
relativi ai dispositivi meccanici del lettino di trattamento
2.
CONTROLLI DI QUALITA’
PER IL SISTEMA DI PIANI DI TRATTAMENTO
“NUCLETRON PLATO”
2.1 Controlli
di qualità di tipo dosimetrico.
I controlli di qualità di tipo
dosimetrico che devono periodicamente effettuarsi sul SPT NUCLETRON PLATO RTS
versione 2.3.1 possono suddividersi in:
·
controlli sull’algoritmo
di calcolo della distribuzione di dose, da effettuarsi con periodicità semestrale,
riguardanti il calcolo della dose in mezzo omogeneo. In Tabella 6 è riportato
il tipo di controllo di qualità da eseguire sull’algoritmo di calcolo della
distribuzione di dose e le tolleranze relative, riferite a condizioni di irraggiamento
standard.
Tipo di controllo |
Tolleranza |
Calcolo della dose in mezzo omogeneo lungo l’asse centrale del fascio
(eccetto che nella regione di “build-up”) |
2% |
Calcolo della dose in mezzo omogeneo nella regione a basso gradiente di
dose e alti valori di dose |
3% |
Calcolo della dose in mezzo omogeneo nella regione ad alto gradiente di
dose (>30%/cm) |
4 mm |
Calcolo della dose in mezzo omogeneo nella regione a basso gradiente di
dose e bassi valori di dose (<7% della dose di normalizzazione) |
3 % |
Tabella 6: Controlli di qualità sull’algoritmo di
calcolo della distribuzione di dose
· controlli sul calcolo del
tempo di irraggiamento dell’unità di telecobaltoterapia THERATRON PHOENIX. Ai fini di una
corretta somministrazione della dose al paziente è di primaria importanza il
controllo del calcolo dei tempi di irraggiamento elaborati dal SPT PLATO. La verifica
della procedura di calcolo consente di controllare l’accuratezza dei risultati
forniti sia in presenza di campi non filtrati che in presenza di campi filtrati
con filtri a cuneo. In particolare, il calcolo del tempo di irraggiamento
andrebbe controllato sia per il caso di campi singoli che per campi multipli.
2.2 Controlli di
qualità di tipo non dosimetrico.
Le procedure per i controlli di qualità di tipo non dosimetrico su un SPT informatizzato sono numerose e riguardano molteplici aspetti dello studio ed dell’elaborazione di un piano di trattamento. Fra tali procedure annoveriamo:
·
i controlli sull’ ”hardware” del
sistema riguardanti il corretto funzionamento
dell’elaboratore e del programma che gestisce il SPT. La verifica del
funzionamento va estesa anche alle periferiche collegate all’unità centrale
quali “plotter” e digitalizzatori. Per questi ultimi si consiglia una verifica
settimanale dell’accuratezza che dovrebbe sempre risultare superiore al
millimetro;
· i controlli
sull’acquisizione, trasferimento al SPT ed uso delle immagini digitali
provenienti dal TC; tali
controlli, per le quali si consiglia una frequenza semestrale, riguardano la
taratura dell’impianto TC e la verifica della riproducibilità. In particolare i
controlli dovrebbero includere:
q la posizione e l’orientazione di ciascuna sezione (destra-sinistra, testa-piedi, ecc.);
q la descrizione di ogni sezione (numero di “pixel”, dimensione dei “pixel”, spessore della sezione);
q i dati delle immagini (scala di grigi e conversioni);
q le informazioni relative al paziente;
· i controlli riguardanti la descrizione anatomica, la segmentazione e il
contornamento dei volumi di interesse; se per la
segmentazione e/o contornamento si utilizzano metodi manuali; deve essere
controllato il corretto funzionamento del “mouse”. Se invece si utilizzano
metodi automatici dovrebbe essere verificata l’attendibilità dei risultati in
tutte le situazioni possibili (interfaccia tra strutture con caratteristiche
simili ed interfaccia tra strutture fortemente differenti). Per tali controlli
potrebbero essere costruiti appropriati fantocci costituiti da volumi noti di
diverse dimensioni, forme e densità su cui acquisire differenti serie di
immagini TC;
· i controlli riguardanti il calcolo della dose miranti a verificare l’influenza della griglia di calcolo (sia in
relazione ai valori di dose che in relazione a situazioni anatomiche diverse) e
la scelta del tipo di normalizzazione della distribuzione di dose relativa ad
un determinato piano di trattamento;
· i controlli riguardanti la visualizzazione della dose verificanti l’accuratezza della posizione delle isodosi rispetto
all’anatomia del paziente, l’interpolazione dei valori di dose calcolata al
variare della griglia di calcolo e l’adeguata rappresentazione delle superfici tridimensionali
delle isodosi;
· i controlli riguardanti gli istogrammi dose-volume per la valutazione e
la scelta del piano di trattamento miranti a
predisporre un’adeguata procedura di verifica quantitativa dei volumi irradiati
mediante simulazione di trattamenti su volumi noti e/o su fantocci idonei;
· i controlli sulla stampa del piano di trattamento necessari a verificare la correttezza dei dati identificativi del
paziente e tutte le informazioni necessarie alla predisposizione dell’unità di
trattamento, quali i parametri della macchina utilizzata, la corrispondenza tra
i codici e le orientazioni dei filtri a cuneo, la scala dei contorni stampati
ed una chiara identificazione delle linee di isodose rappresentate.