INDICE

I.   INTRODUZIONE

                                                                                                   

II.  PARAMETRI E LIMITI GEOMETRICI DI BASE  DELL’UNITA’ DI TELECOBALTO THERATRON PHOENIX IMPLEMENTATI SUL SISTEMA DI PIANI DI TRATTAMENTO “PLATO”                                                                                                                                                                                                                

III.  DATI DOSIMETRICI DI BASE  DELL’UNITA’ DI TELECOBALTO THERATRON PHOENIX IMPLEMENTATI SUL SISTEMA DI PIANI DI TRATTAMENTO “PLATO”                                                                                                                                                                                                       

IV. FATTORI DI DIFFUSIONE DA COLLIMATORI E DA FANTOCCIO

                                                                                                      

V.  TARATURA DEI NUMERI CT

                                                                       

VI.  CONCLUSIONI                                                                                                 



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I. INTRODUZIONE


La presente relazione riporta la fase relativa all’implementazione del Sistema di Piani di Trattamento (SPT) PLATO versione 3.2 della NUCLETRON operante presso il Servizio di Radioterapia della clinica Marco Polo.

Il sistema computerizzato PLATO è stato implementato con:

·       i dati geometrici dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix;

·      i dati dosimetrici consistenti nelle distribuzioni di Dose Percentuale in Profondità (DPP) e nei Profili di Dose in Profondità (PDP) relativi a campi di sezione quadrata del fascio di 60Co, prodotti dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix, definiti alla Distanza Sorgente Superficie fantoccio DSS = 80 cm;

·     i fattori di diffusione da collimatore e da fantoccio in funzione dei campi quadrati non filtrati, normalizzati ai valori assunti per un campo di riferimento quadrato di lato uguale a 10 cm;

·     i fattori di diffusione da collimatore in funzione dei campi quadrati equivalenti filtrati, normalizzati ai valori assunti per un campo quadrato filtrato di lato uguale a 10 cm.
       Il sistema di calcolo permette di valutare, a partire dai dati dosimetrici acquisiti con il sistema dedicato RTD della Multidata (fantoccio d’acqua più sistema di calcolo, vedi Rapporto Tecnico M.P.01), i parametri necessari all’implementazione del calcolo della dose  mediante l’algoritmo “Pencil Beam” del SPT PLATO della Nucletron.

            A seguito di questa implementazione, il sistema PLATO e’ in grado di fornire:

·     le isodosi relative per tutti i campi con lati di dimensione compresa tra 5 cm e 35 cm;

·     i valori assoluti di rateo di dose in punti selezionati sul fascio;

·     il valore del tempo di trattamento per una dose prescritta in un punto di riferimento individuato sul piano radioterapico.



II.    PARAMETRI E LIMITI GEOMETRICI DI BASE  DELL’UNITA’ DI TELECOBALTO THERATRON PHOENIX IMPLEMENTATI SUL SISTEMA DI PIANI DI TRATTAMENTO “PLATO”    
                                                                                                

Nelle Tabelle I, II, III, IV, V, VI, VII e VIII, e nelle Figure 1 e 2 sono riportati i parametri ed i limiti geometrici di base dell'unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix che sono stati inseriti nel sistema di piani di trattamento PLATO per la relativa fase di configurazione. Le scale e le direzioni di movimento consentite sono stabilite secondo le convenzioni del report IEC 1217.

Parametri  e limiti geometrici del gantry

Angolo di rotazione

 Min 0°

 Max 359°

Direzione di incremento dell’angolo del gantry

Senso orario

SAD (distanza sorgente-asse di rotazione)

80 cm

SFD (distanza sorgente-film)

100 cm


Tabella I – Caratteristiche geometriche e tecniche del gantry dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


Parametri e limiti geometrici del collimatore  

Minimo angolo di rotazione

Direzione di incremento dell’angolo del collimatore

In senso orario

Massimo angolo del collimatore in senso orario

359°

Minimo angolo del collimatore in senso orario

Etichette dei collimatori

FEX1, FEX2, FEY1,        FEY2

Collimatori

Simmetrici

Distanza dei collimatori (X,Y)

25 cm, 35 cm

Altezza dei collimatori (X,Y)

8 cm, 8 cm

Minima dimensione del campo simmetrico aperto

5 x 5 cm2

Massima dimensione del campo simmetrico aperto

35 x 35 cm2


Tabella II – Caratteristiche geometriche e tecniche del collimatore dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


Parametri e limiti geometrici del lettino

Larghezza

46 cm

Lunghezza

224 cm

Minimo angolo di rotazione del lettino

Direzione di incremento dell’angolo del lettino

antiorario

Massimo angolo del lettino in senso orario

230°

Massimo angolo del lettino in senso antiorario

130°

Altezza del lettino quando la superficie è alla SAD

115,7 cm

Altezza del lettino nella posizione più bassa

80,2 cm

Altezza del lettino nella posizione più alta

119,2 cm

Spostamento longitudinale dall’origine del riferimento

Min  - 30 cm

Max  +50 cm

Spostamento laterale dall’origine del riferimento

Min  - 40 cm

Max  +40 cm


Tabella III – Caratteristiche geometriche e tecniche del lettino dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


Parametri geometrici del portablocchi

Distanza dalla sorgente

54,5 cm


Tabella IV – Caratteristiche geometriche e tecniche del portablocchi dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


Parametri e limiti geometrici dei blocchi

Materiale blocco

Piombo

Tipo (Figura 1)

“Shape”

Altezza

5 cm

Larghezza

6,5 cm

Lunghezza

6,5 cm

Divergenza

No

Orientazione

“Up”

Coordinate centro del blocco (X,Y)

(0,0)


Tabella V – Caratteristiche geometriche e tecniche dei blocchi dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


 

Figura 1 – Schema geometrico del blocco in piombo


Parametri e limiti geometrici del filtro a cuneo W1 Mod. G85-282E

Angolo

15°

Distanza dalla sorgente

45 cm

Collimatori (X,Y)

Simmetrici

Minima dimensione del campo filtrato

5 cm x 5 cm

Massima dimensione del campo filtrato

20 cm x 15 cm

Direzione di inserimento dei cunei nel collimatore

FEY1

Spessore del basamento del filtro

0 cm

Coordinate geometriche (in cm) della sezione piana X,Y del filtro a cuneo; l’origine delle coordinate del piano X,Y è rappresentata dal punto O (Figura 2).

A= (0;-1)                        F=(7,44;-0,30)

B=(1,24;-1,17)               G=(5,14;-0,30)

C=(5,14;-1,17)               H=(5,14;0)

D=(5,14;-1,80)               I=(-2,66;0)

E=(7,44;-1,80)               L=(-5,14;-0,20)

Coordinate geometriche (in cm) dei  piani Z.

Il sistema di riferimento del filtro ha come origine il punto O’ posizionato lungo l’asse centrale del fascio (piano Z=0), sulla base inferiore del filtro medesimo (Figura 2).

-7,5; 0; 7,5


Tabella VI – Caratteristiche geometriche e tecniche del filtro a cuneo W1 Mod. G85-282E dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


Parametri e limiti geometrici del filtro a cuneo W2  Mod. G85-151C

Angolo

30°

Distanza dalla sorgente

45 cm

Collimatori (X,Y)

Simmetrici

Minima dimensione del campo filtrato

5 cm x 5 cm

Massima dimensione del campo filtrato

15 cm x 10 cm

Direzione di inserimento dei cunei nel collimatore

FEY1

Spessore basamento filtro

0 cm

Coordinate geometriche (in cm) della sezione piana X,Y del filtro a cuneo; l’origine delle coordinate del piano X,Y è rappresentata dal punto O (Figura 2).

A= (0;-0,5)                     F=(3,65;-0,60)

B=(2,68;-0,87)              G=(3,65;0)

C=(2,68;-1,20)              H=(-3,65;0)

D=(4,78;-1,20)             

E=(4,78;-0,60)             

Coordinate geometriche (in cm) dei  piani Z.

Il sistema di riferimento del filtro ha come origine il punto O’ posizionato lungo l’asse centrale del fascio (piano Z=0), sulla base inferiore del filtro medesimo (Figura 2).

-6,5; 0; 6,5


Tabella VII – Caratteristiche geometriche e tecniche del filtro a cuneo W2 Mod. G85-151C dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


Parametri e limiti geometrici del filtro a cuneo W3 Mod. G85-152C

Angolo

45°

Distanza dalla sorgente

45 cm

Collimatori (X,Y)

Simmetrici

Minima dimensione del campo filtrato

5 cm x 5 cm

Massima dimensione del campo filtrato

15 cm x 10 cm

Direzione di inserimento dei cunei nel collimatore

FEY1

Spessore basamento filtro

0 cm

Coordinate geometriche (in cm) della sezione piana X,Y del filtro a cuneo; l’origine delle coordinate del piano X,Y è rappresentata dal punto O (Figura 2).

A= (0;-0,8)                     F=(3,65;-1,10)

B=(2,29;-1,30)              G=(3,65;-0,15)

C=(2,29;-1,70)              H=(2,75;0)

D=(4,79;-1,70)              I=(-3,65;0)

E=(4,79;-1,10)             

Coordinate geometriche (in cm) dei  piani Z.

Il sistema di riferimento del filtro ha come origine il punto O’ posizionato lungo l’asse centrale del fascio (piano Z=0), sulla base inferiore del filtro medesimo (Figura 2).

-6,5; 0; 6,5


Tabella VIII – Caratteristiche geometriche e tecniche del filtro a cuneo W3 Mod. G85-152C dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix


Figura 2 – Caratteristiche geometriche dei filtri a cuneo (click sulla figura per allargarla)


      

III.       DATI DOSIMETRICI DI BASE DELL’UNITA’ DI TELECOBALTO THERATRON PHOENIX IMPLEMENTATI SUL SISTEMA DI PIANI DI TRATTAMENTO “PLATO”                         


L’implementazione del SPT PLATO richiede la caratterizzazione dosimetrica del fascio di 60Co prodotto dall’unità Theratron Phoenix. In particolare è richiesta la conoscenza dei seguenti dati dosimetrici:

a)     Misure relative di dose assorbita in acqua, ottenute lungo l’asse centrale del fascio da misure di ionizzazione, in fantoccio d'acqua, normalizzate al valore massimo della misura alla profondità dmax = 0,5 cm. Tali valori costituiscono le Dosi Percentuali in Profondità (DPP). Le DPP sono state ottenute per campi quadrati non filtrati compresi tra 5x5 cm2 e 35x35 cm2 (Tabella IX).  Le dimensioni dei campi sono definite alla Distanza Sorgente - Superficie fantoccio, DSS = 80 cm, come riportato nel Rapporto Tecnico M.P.01;

d [cm]

Dimensioni del campo [cm2]

5x5

6x6

8x8

10x10

15x15

20x20

25x25

30x30

35x35

                   

0,0

91,8

92,2

92,7

93,4

95,6

96,5

96,0

97,2

97,8

0,2

97,0

97,2

96,7

97,6

98,2

98,6

97,4

98,8

99,0

0,4

99,9

99,9

99,5

99,8

99,8

99,6

99,4

99,8

99,8

0,5

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

100,0

0,6

99,4

99,9

99,7

99,9

99,5

99,8

99,7

99,7

99,8

0,8

98,5

99,5

98,9

99,1

98,5

98,9

98,8

98,9

99,2

1,0

98,1

98,5

98,0

98,2

97,5

98,2

98,2

98,1

98,4

2,0

92,3

93,2

93,2

93,2

93,1

93,9

94,2

93,9

94,4

3,0

86,6

87,6

88,0

88,2

88,5

89,6

89,9

90,0

90,3

4,0

80,8

81,8

82,7

83,3

83,7

85,0

85,4

85,6

86,0

5,0

75,1

76,5

77,6

78,4

79,2

80,6

81,2

81,3

81,8

6,0

69,9

71,3

72,6

73,5

74,8

76,3

76,8

77,2

77,7

7,0

64,7

66,1

67,7

68,9

70,5

72,1

72,8

73,2

73,8

8,0

59,9

61,4

63,2

64,3

66,1

68,1

68,8

69,3

70,1

9,0

55,4

57,1

58,8

60,2

62,3

64,1

65,1

65,5

66,2

10,0

51,4

52,9

54,7

56,2

58,6

60,5

61,4

62,0

62,6

11,0

47,5

49,0

50,9

52,5

55,0

57,0

57,8

58,6

59,2

12,0

43,8

45,3

47,2

49,0

51,5

53,6

54,4

55,3

56,0

13,0

40,5

42,0

43,8

45,7

48,2

50,3

51,4

52,2

52,9

14,0

37,3

38,8

40,6

42,5

45,1

47,1

48,4

49,2

49,9

15,0

34,4

35,9

37,7

39,7

42,1

44,2

45,6

46,3

47,1

16,0

31,7

33,1

35,0

36,9

39,3

41,5

42,9

43,6

44,3

17,0

29,4

30,6

32,5

34,4

36,8

39,1

40,3

41,1

41,8

18,0

27,1

28,3

30,1

32,1

34,4

36,8

37,8

38,7

39,4

19,0

25,0

26,2

27,9

29,9

32,1

34,4

35,5

36,5

37,2

20,0

23,1

24,2

25,9

27,9

29,9

32,1

33,3

34,3

35,0

21,0

21,3

22,4

24,0

25,9

27,7

30,1

31,2

32,2

32,9

22,0

19,7

20,7

22,2

24,1

25,8

28,1

29,3

30,2

30,9

23,0

18,2

19,1

20,6

22,5

24,2

26,3

27,5

28,4

29,1

24,0

16,7

17,5

19,0

20,9

22,7

24,5

25,8

26,6

27,3

25,0

15,5

16,4

17,8

19,6

21,3

23,3

24,5

25,3

26,0


Tabella IX – Valori delle percentuali di dose in profondità, DPP, lungo l’asse centrale del fascio in funzione delle dimensioni del campo quadrato non filtrato (5x5, 6x6, 8x8, 10x10, 15x15, 20x20, 25x25, 30x30 e 35x35 cm2) definito alla DSS = 80 cm.


b)     Profili di Dose in Profondità (PDP) in fantoccio d'acqua ottenuti, per campi quadrati non filtrati compresi tra 5x5 cm2 e 35x35 cm2, da misure di ionizzazione effettuate alle profondità di 5 cm e 15 cm lungo una direzione (asse x) trasversale all'asse centrale del fascio e parallela ad un lato del campo quadrato (DSS=80 cm), come riportato nel Rapporto Tecnico M.P.01;

c)     Profilo di Dose in Profondità in fantoccio d'acqua lungo la diagonale del campo massimo non filtrato (35 x 35 cm2) alla profondità dmax = 0,5 cm (DSS=80 cm), come riportato nel Rapporto Tecnico M.P.01, necessario all’implementazione dei fattori correttivi per la fluenza primaria del fascio di 60Co in funzione della distanza dall’asse centrale del fascio (Tabella X);

Distanza dall’asse centrale del fascio (cm)

Fattori correttivi per la fluenza primaria del fascio

0,0

1

5,0

0,998

6,0

0,996

10,5

0,990

12,5

0,975

15,4

0,964

19,9

0,942

21,7

0,921

22,4

0,905

23,2

0,904

70,0

0,904


Tabella X – Fattori correttivi per la fluenza primaria del fascio di 60Co in funzione della distanza dall’asse centrale del fascio


d)    
fattori Scp(L) in funzione del lato L dei campi quadrati non filtrati; in Tabella XI sono riportati, insieme ai valori assoluti di rateo di dose assorbita in acqua, D(dmax), alla profondità dmax= 0,5 cm (come da Rapporto Tecnico M.P.01), i fattori Scp(L), ottenuti normalizzando i suddetti valori di rateo di dose al valore di rateo di dose ottenuto per un campo di dimensioni 10x10 cm2.

Lato del campo quadrato

L [cm]

D(dmax)

[cGy/min]

Scp(L)

     

5

56,85

0,946

6

57,53

0,957

8

58,72

0,977

10

60,11

1,000

15

62,60

1,041

20

64,29

1,069

25

65,60

1,091

30

66,17

1,101

35

66,20

1,101


Tabella XI – Valori di rateo di dose assorbita in acqua D (dmax) e fattori Scp(L). I ratei di dose sono riportati in funzione del lato L del campo quadrato non filtrato definito alla DSS = 80 cm alla data del 25 Novembre 2000. I valori dei ratei di dose normalizzati al valore ottenuto per un campo 10x10 cm2 definiscono il fattore Scp(L).


e)    
rateo di dose assorbita in acqua alla profondità dmax=0,5 cm alla data del 25 Novembre 2000  (Tabella XII);

f)      coefficienti di attenuazione lineare m dei collimatori, dei filtri a cuneo (W1, W2 e W3) e del blocco in piombo; fattore di trasmissione del portablocchi in perspex; larghezza a metà altezza dei PDP (FWMH); dimensione e risoluzione del kernel; fattori di correzione per l’indurimento del fascio (“hardening factor”) nell’utilizzo dei filtri a cuneo W1, W2 e W3 (Tabella XII);

Parametri dosimetrici richiesti dal PLATO relativi ai punti e) ed f)

Rateo di dose in acqua alla profondità dmax = 0,5 cm alla data del  25 Novembre 2000

60,11 cGy/min

Coefficiente di attenuazione lineare m dei collimatori

0,52 cm-1

Coefficiente di attenuazione lineare m del blocco in piombo

0,58 cm-1

Fattore di trasmissione del portablocchi in perspex (campo 5´5 cm2 e campo 35´35 cm2)

0,953

Coefficiente di attenuazione lineare m del filtro W1 (Mod. G85-282E)

0,41 cm-1

Coefficiente di attenuazione lineare m del filtro W(Mod. G85-151C)

0,72 cm-1

Coefficiente di attenuazione lineare m del filtro W3 (Mod. G85-152C)

0,72 cm-1

Larghezza a metà altezza dei PDP (FWMH)

12

Risoluzione del kernel

2 mm

Dimensione del kernel

256 pixel

Fattore di correzione per l’indurimento del fascio (“hardening factor”) nell’utilizzo del filtro a cuneo W1

0,98

Fattore di correzione per l’indurimento del fascio (“hardening factor”) nell’utilizzo del filtro a cuneo W2

0,98

Fattore di correzione per l’indurimento del fascio (“hardening factor”) nell’utilizzo del filtro a cuneo W3

0,98


Tabella XII – Parametri dosimetrici relativi alla sorgente di 60Co dell’unità di telecobaltoterapia Theratron Phoenix ed ai suoi accessori


IV.      
FATTORI DI DIFFUSIONE DA COLLIMATORE E DA FANTOCCIO


Per i campi non filtrati, i fattori di diffusione da collimatore, [Sc(L)]nf , dipendono dalle dimensioni del campo quadrato di lato L e sono definiti come rapporto tra il segnale Mnf(L) della c.i. e il segnale relativo al campo di dimensioni 10x10 cm2 , Mnf(10), ottenuti con minifantoccio in aria:

 Per i campi filtrati, i fattori di diffusione da collimatore, [Sc(L)]fi (con i=1,2,3 a seconda del filtro utilizzato), dipendono dalle dimensioni del campo quadrato equivalente di lato L e sono definiti come rapporto tra il segnale Mfi(L) della c.i. e il segnale relativo al campo filtrato di dimensioni 10x10 cm2 , Mfi(10), ottenuti con minifantoccio in aria:

In Tabella XIII sono riportati i fattori di diffusione da collimatore richiesti dal sistema di piani di trattamento PLATO per i campi non filtrati, [Sc(L)]nf , e per i campi con filtri a cuneo, [Sc(L)]fi.

Nella stessa Tabella XIII, inoltre, sono riportati i fattori di diffusione da  fantoccio d’acqua richiesti dal sistema di piani di trattamento PLATO per i campi non filtrati, [Sp(L)]nf  . I fattori di diffusione da  fantoccio per un campo non filtrato, [Sp(L)]nf , sono definiti dal rapporto:


Dimensioni

del campo

[cm2]

Campi non filtrati

Campi filtrati

(FILTRO W1)

Campi filtrati

(FILTRO W2)

Campi filtrati

(FILTRO W3)

[Sc(L)]nf

[Sp(L)]nf

[Sc(L)]f1

[Sc(L)]f2

[Sc(L)]f3

           

5x5

0,973

0,932

0,967

0,964

0,966

6x6

0,978

0,952

-

-

-

8x8

0,990

0,978

-

-

-

10x10

1,000

1,000

1,000

1,000

1,000

15x10

-

-

-

1,013

1,017

15x15

1,024

1,034

1,037

-

-

20x15

-

-

1,051

-

-

20x20

1,044

1,055

-

-

-

25x25

1,057

1,069

-

-

-

30x30

1,062

1,079

-

-

-

35x35

1,064

1,082

-

-

-


Tabella XIII – Fattori di diffusione da collimatore, [Sc(L)]nf , e da fantoccio, [Sp(L)]nf , in funzione delle dimensioni dei campi non filtrati e fattori di diffusione da collimatore, [Sc(L)]fi (i=1,2,3), in funzione delle dimensioni dei campi filtrati con filtri a cuneo W1, W2 e W3.


V.         
TARATURA DEI NUMERI CT

Poiché l’algoritmo utilizzato dal sistema di piani di trattamento PLATO della NUCLETRON per la correzione delle disomogeneità fa uso delle densità elettroniche, relative all’acqua, dei tessuti attraversati dal fascio di 60Co, si è reso necessario determinare la dipendenza delle densità elettroniche relative all’acqua in funzione dei numeri CT. Si è acquisita, con la CT della General Electric Mod. SYTEC in dotazione all’Istituto di Radiologia della clinica Marco Polo, una scansione (spessore sezione 10mm; tensione tubo 120kV; corrente 130mA; tempo 1,5 sec) di un fantoccio della Nuclear Associates Mod. 76-410, costituito da un cilindro cavo con le pareti in materiale acrilico che è possibile riempire d’acqua e da alcuni cilindri di materiale noto, posizionabili all’interno del fantoccio. Il sistema di piani di trattamento PLATO, tramite una routine dedicata all’operazione di taratura, permette di correlare il valore noto della densità elettronica di alcuni materiali presenti nel fantoccio ai numeri CT. In Tabella XIV vengono indicati i materiali costituenti i cilindri in dotazione al fantoccio, le loro densità elettroniche relative alla densità elettronica dell’acqua (re) e i corrispondenti valori dei numeri CT (NCT). In Figura 3 è riportato l’andamento delle densità elettroniche relative alla densità elettronica dell’acqua (re) in funzione dei numeri CT (NCT) per i materiali riportati in Tabella XIV.

         

Materiale

cilindro

re

NCT

Aria

0,001

-1000

Polietilene

0,985

-90

Acrilico

1,159

120

Teflon

1,886

940

Delrin

1,362

320

Nylon

1,129

95

Polistirene

1,026

-30


Tabella XIV – Materiali costituenti i cilindri in dotazione al fantoccio della Nuclear Associates Mod. 76-410, densità elettroniche relative alla densità elettronica dell’acqua (
re) e corrispondenti valori dei numeri CT (NCT).


Figura 3 - Andamento delle densità elettroniche relative alla densità elettronica dell’acqua (re) dei materiali costituenti i cilindri in dotazione al fantoccio della Nuclear Associates Mod. 76-410 in funzione dei corrispondenti numeri CT (NCT).


VI.      
CONCLUSIONI


Il controllo dell’algoritmo di calcolo del Sistema di Piani di Trattamento NUCLETRON PLATO versione 3.2 ha previsto il confronto tra dati sperimentali e valori di dose calcolati da quest’ultimo in un mezzo omogeneo.

            Lo scarto percentuale massimo tra le DPP calcolate dal sistema PLATO ed i dati sperimentali per i campi non filtrati e per quelli filtrati è risultato essere contenuto entro l’ 1%.

          Il confronto tra i valori dei PDP calcolati dal sistema PLATO ed i valori sperimentali per i campi non filtrati e per quelli filtrati ha evidenziato che nella zona di alto gradiente di dose (regioni nelle quali i valori di dose variano dall’80% al 20% della dose ottenuta sull’asse centrale del fascio), i valori dei PDP calcolati e i valori dei PDP sperimentali si sovrappongono entro i 2 mm. Nelle zone di basso gradiente di dose (regioni nelle quali i valori di dose variano dal 100% al 90% e regioni nelle quali i valori di dose sono minori del 20% della dose ottenuta sull’asse centrale del fascio) i valori dei PDP calcolati e i valori dei PDP sperimentali per i campi non filtrati  e per quelli filtrati  si sovrappongono entro il 2%.

            In conclusione, il confronto tra i dati sperimentali e i valori di dose calcolati dal sistema PLATO (DPP e PDP), rientra nelle tolleranze prescritte, nell’ambito dei controlli di qualità sull’algoritmo dei SPT, dal rapporto ISTISAN 99/6 (“Controlli di qualità essenziali in radioterapia con fasci esterni”).

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