Attrezzi
per la pionieristica
L'accetta
La scure
Mazzuolo e cunei
Sega, scalpello, trivella
e piana
Lavorare il legno - Banco,
ginocchiera e tornio
L'accetta
Una buona accetta
deve avere il manico con una doppia curvatura che distribuisca
bene il colpo, essere abbastanza pesante da lavorare col suo
stesso peso ed essere bene equilibrata.
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A tenere l'accetta
immanicata provvede il cuneo. A volte il cuneo si muove, e l'accetta
tende a uscire dal manico. Si provvederà allora a costruire
un nuovo cuneo di legno duro, usando il cuore del ramo, sgrossandolo
con una accetta e finendolo col coltello.
Sconsiglio di piantare
chiodi o viti nell'occhio dell'accetta, perchè anche
se momentaneamente sembra che tengano, ala fine rovinano inutilmente
il manico.
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L'affilatura dell'accetta
deve avvenire con una mola ad acqua. Si deve evitare di lavorare
a secco, perchè il surriscaldamento può intenerire
il ferro in prossimità del tagliente. A questo proposito,
una
accetta è
fatta in genere di ferro temprato, quindi duro come una lima.
Una lima non dovrebbe essere in grado di attaccare il materiale
di cui è fatta l'accetta. Se ciò è possibile,
probabilmente l'accetta è troppo tenera, e destinata
a frequenti riaffilature.
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L'angolo di affilatura
non deve essere troppo acuto (taglia molto ma dura poco) nè
troppo aperto (non taglia la fibra del legno). |
Alla fine,
resta spesso un "falso filo", un difetto di affilatura
che contribuisce solo a rendere meno durevole il tagliente. Bisogna
pertanto eliminarlo con una pietra ad acqua a grana grossa. |
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USO DELL'ACCETTA
Non colpire verticalmente
il pezzo, ma inclinato; e procedere progressivamente allargando
il taglio.
Per sceppare o tagliare,
appoggiarsi su un altro pezzo di legno, MAI A TERRA O CONTRO
UN SASSO!!!!
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Quanto a come si
porta, l'accetta va portata come in figura. Finito di usarla,
va messa nel suo fodero o piantata in un ceppo. E' ASSOLUTAMENTE
VIETATO PIANTARLA PER TERRA O IN IN ALBERO VIVO; anche provvisoriamente.
Inoltre, non è
buon uso lasciare che l'accetta "vaghi" liberamente
nel cubo del materiale, dove può danneggiare e rovinarsi
il filo.
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La
scure
E' un attrezzo meno
usato, ma se usato bisogna sapere come maneggiarlo.
La sequenza in figura
mostra il corretto uso: prima si alza lateralmente, poi
si lancia ed infine si dirige il colpo.
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Mazzuolo
e cunei
Il mazzuolo è
semplicemente una mazza di legno costruita sul posto. Essendo
di legno ha il pregio di poter essere usata senza timore di
deformare l'accetta, per esempio. Non ha particolarmente senso
costruirsela e tenerla nel cubo materiale: ogni volta che serve
se ne può rapidamente costruire una!
I cunei vanno costruiti
di legno duro, usando il cuore del ramo. Sono molto utili per
sceppare, e vanno battuti col mazzuolo per evitare che si rompano
subito. Inoltre, si smussano dalla parte dove si batte, per
evitare che il legno esterno, più tenero, si sfaldi dopo
pochi colpi.
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Sega,
scalpello, trivella e piana
Forse vi sarà
capitato poche volte di vedere trivella e piana.
La prima (detta anche
succhiello) serve per realizzare fori; dispone di una punta
a vite che è quella che trascina lo strumento nel legno,
mentre il tagliente vero e proprio è la lama all'inizio
della coclea. Si inizia facendo "prendere" la vite,
dopodichè il foro progredisce ruotando.
La piana è
uno strumento a due manici che serve per spianare piccole superfici,
e andrebbe usato su un banco da lavoro.
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Lo scalpello è
usato per togliere piccole porzioni di legno in punti precisi;
serve in molte situazioni, anche al tornio; nella prima figura,
per esempio, si sta realizzando una mortasa chiusa, un particolare
incastro che va combinato con il tenone.
Deve essere ovviamente
affilatissimo; ricordo di affilarlo SOLO dalla parte dove il
ferro è angolato, e mai dalla parte dove è piatto.
Nessun commento su
come si usa la sega; piuttosto, vedremo come combinare l'uso
degli strumenti visti.
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A sinistra, infatti,
si può vedere la sequenza completa per realizzare l'incastro
a tenone (il maschio) e mortasa (la femmina), in questo caso
realizzata aperta invece che chiusa.
Osservate come l'uso
combinato degli attrezzi permette di realizzare rapidamente
incastri e lavori complessi.
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L'immagine sopra è
uno schema per la realizzazione di un utile banco da lavoro per il
campo. Con il pedale sottostante si mette in tensione il cappio passante
che blocca il pezzo al banco. Gli usi possibili sono svariati, come
mostrato nelle immagini precedenti e successive.
Per lavorare comodamente
con il coltello si può realizzare la ginocchiera, che è
un semplice blocco di legno da fissarsi al ginocchio. |
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Utile e
di semplice realizzazione, la morsa da campo permette di lavorare
in sicurezza. |
Ed infine, il
re di tutti gli strumenti da campo: il tornio, per realizzare pezzi
tondi. Realizzazione complessa, è una sfida rivolta a tutti
gli specialisti.
... e per il
momento direi che di carne al fuoco ne abbiamo messa!
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