18-19
GIUGNO 2005
CHALLENGE
È passato un anno esatto dall’ultimo challenge in cui anche
io ero una partecipante, e quest’anno invece tutto è diverso:
volti diversi, percorso tra il lago d’Idro e il vasto Garda, e tempo
decisamente differente rispetto a quello piovoso di un anno fa.
Partenza da Idro per le 40 coppie, e chi saranno mai quelli che partono
per primi? Ma logico, i ragazzi del Montichiari! Sembra quasi una scena
già vista…
Tra i monti e il gran caldo (forse era meglio un’attraversata dei
due laghi e non dei monti bresciani!) la strada dà sempre grandi
emozioni che magari non tutti avranno provato,ma che spero presto possano
sentire… Prima prova: equipaggiamento,giusto per assicurarsi che
i ragazzi abbiano portato tutto il necessario,e così si può proseguire
verso la seconda tappa cha fa subito sudare…pionieristica: costruire
una panca per lo più in pendenza. Penso che anziché costruirla
avrebbero decisamente preferito sedersi…. Il cammino prosegue,lungo
e che fa veramente grondare…Qualcuno si è già ritirato
in preda ai primi dolori o capogiri,altri si sono già disorientati
e i capi-scopa prestano attenzione a loro per non perderli definitivamente.
Sui monti non si è mai soli: ci sono gli animali,i turisti in bicicletta
e a piedi, e altri amici scout di altri gruppi,ma durante il cammino qualche
nuova conoscenza c’è sempre.
La terza prova potrebbe sembrar facile poiché si inizia dicendo
la parola “ambulanza” al contrario,e qui ci voglio provare
pure io!!! Quindi è “aznalubma”… Va bè,comunque
non è finita così,bisogna fare una barella con due bastoni
e una coperta,e sapere cosa fare nel caso in cui qualcuno stia male dopo
una lunga camminata,e qui tutto potrebbe tornare utile… ma fortunatamente
manca solo l’ultima prova del giorno,e quanta strada??? Questa è la
domanda che tutti si pongono,ma finché non arrivi alla meta non
hai mai la certezza della risposta!Ma basta canticchiare,parlare o pensare
a qualcosa di bello o semplicemente al momento in cui si arriverà che
si sta già meglio,o no???
La quarta tappa dà la botta conclusiva del giorno ai partecipanti:
hebertismo,che dopotutto è una bella prova… i ragazzi corrono,saltano,fanno
capovolte e pure la carriola,tutto nel tempo prefissato. Dopo,ripartire???
Mmh…è dura…ma il challenge è un evento che avviene
solo una volta nella propria vita scout e poi rimarrà un bellissimo
ricordo che spesso vorresti rivivere… Se ripenso a un anno fa,ricordo
la stanchezza,la voglia di arrivare,ma a volte anche di lasciare tutto
lì nel bel mezzo della strada…eh si, la strada è contraddizione: è gioia
e fatica,soddisfazione e scoraggiamento momentaneo, ma quando arrivi sei
felice di ciò che hai visto,di quel che hai provato,e sei orgoglioso
di esserci giunto con le tue gambe,con la tua grinta e tutte le tue energie…
I primi ad arrivare a Campei de Cima sono i ragazzi del Bs 2,che per due
giorni hanno camminato alla velocità della luce; arrivano con un
viso abbastanza sereno,il tempo di lavarsi e di montare la tenda e poi
si abbandonano al meritato relax negli splendidi prati di Campei. Piano
piano arrivano tutti… chissà perché c’è sovraffollamento
nei bagni,tutti alle prese con acqua e sapone per rinfrescarsi…Poi
dopo la cena e le chiacchiere c’è la messa, un po’ particolare
a dire il vero,ma davvero incredibile per l’atmosfera: il cielo è stupendo,pieno
di stelle e la luna a momenti è oscurata dalle nuvole ma rende i
monti che ci circondano argentati, noi siamo tutti intorno al prete… Ormai è tardi,
la sonnolenza si fa sentire e domani il viaggio proseguirà…
In quanto cambusiera mi sveglio presto per preparare la colazione, ma… non è mai
troppo presto!!! Infatti fuori dai bagni c’è una lunga fila
di ragazzi. “ma a che ore si saranno svegliati?” è la
prima domanda che mi faccio…Colazione e via,tutte le coppie ripartono,e
non solo loro,anche i capi devono raggiungere i luoghi dove faranno le
prove,e pure io mi aggrego ad alcuni di loro… Se il buon risveglio
si vede dal mattino,i “nostri eroi” non avranno certo pensato
questo visto che si son dovuti improvvisare scalatori e fare nodi…Per
poi passare alla seconda prova certamente più soft: pesi e misure.
Bene,ora dopo tante salite e aver aggirato il Pizzoccolo,ai novizi aspetta
la discesa che non è delle più simpatiche,ma ognuno l’affronta
diversamente: chi correndo,chi a passo sostenuto,chi lentamente per paura
di lasciare le ginocchia sul campo di battaglia…
E qui entro in gioco pure io: orologio al polso,segno gli orari di arrivo,scambiando
qualche chiacchiera con quei pochi che hanno ancora le forze per parlare…tutti
domandano incuriositi che prova ci sarà e lascio loro la sorpresa… espressione!
Devono sceneggiare una barzelletta e fare un bans,e nella hit parade in
prima posizione c’è “il tortellino”,ma bello bello
era quello delle scimmie ( Bs 2 me lo insegnate??? ). Ci voleva una telecamera
per filmarli:erano tutti straordinariamente esplosivi e divertenti.
La discesa ormai porta quasi verso l’arrivo,ma prima c’è l’ultima
prova cioè osservazione,dove bisogna trovare le differenze,chissà se
gli occhi stanchi e affaticati avranno colto tutti i particolari?!
Ora la meta è prossima ,Luseti è sempre più vicino…Sulle
panche intravedo i feriti e i primi arrivati che mangiano e si rilassano,man
mano giungono anche i più lenti disfatti ma con uno splendido sorriso
sulle labbra…è quel sorriso che riempie il cuore di gioia
e appagamento,che fa venir voglia di rifare il challenge altre migliaia
di volte…
È
il momento delle premiazioni,al primo posto due ragazze del Bs 5, e secondi
i Montichiari Boys,ma meritevoli di essere menzionati sono tutti,compresi
Enrico & Enrico vincitori del premio “Bradipo… Ricordatevi
di portare sempre con voi questi due giorni che sembrano quasi irreali,ma
che sono comunque emozionanti e stupendi,e hanno quella magia che a distanza
di anni non si dissipa mai.
Paola
* Lince Impegnata*
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