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R/S - route estiva Sicilia 2004

30 LUGLIO 2004 – 7 AGOSTO 2004
SICILIA: Etna – Parco dei Nebrodi

Non è per nulla semplice esprimere tutte le emozioni provate in route…forse perché è un cammino che passo dopo passo, giorno dopo giorno contribuisce a far comprendere molte cose: su te stesso, sul clan e sull’importanza dell’unione all’interno di esso, ma permette anche di rendersi conto di alcuni importanti valori della nostra vita come l’amicizia, la lontananza dalla nostra famiglia, la volontà e la forza interiore che ci permette di andare avanti anche quando tutto sembra “perduto”.
La nostra route è iniziata la sera di venerdì 30 luglio dalla sede, più o meno tutta l’allegra combriccola era presente, siamo partiti dalla stazione di Brescia destinazione Milano, per pernottare nella sede del reparto del Milano 98°. Sveglia ore 5.30, metropolitana e poi eccoci puntuali alla stazione Milano Centrale per partire verso una meta caliente, esplosiva e vulcanica: la Sicilia. Un viaggio lungo…lungo…lungo…che sembrava non terminare mai, ma per fortuna ad Acireale ci aspettavano i capi clan del Trecastagni 1°, nostri compagni di strada, per portarci nella loro cittadina. Arriviamo a Trecastagni, e consociamo anche i rover e le scolte dell’altro gruppo. Ci accolgono con spaghetti e altri cibi deliziosi, noi stanchi e sudati ci siamo concessi una doccetta rinfrescante (che bello che è stato lavarci!!!).
Il giorno seguente è iniziata la route vera e propria e siamo stati “catapultati” sull’imponente Etna che ci ha offerto un panorama stupefacente mai visto prima: cielo azzurro limpidissimo, rocce laviche nere, fusti di alberi praticamente bianchi che sembravano braccia che sbucavano da quell’immenso deserto di rocce, e poi c’erano dei fiori gialli bellissimi che davano un tocco di colore allo strepitoso vulcano.
La meta era la grotta del Gelo, e ci chiedevamo come fosse possibile che ci fosse del ghiaccio su un vulcano…ebbene si, l’Etna ci ha lasciati a bocca aperta, ci ha saputo stupire oltre che faticare. Giunti alla grotta faceva veramente freddo ed abbiamo potuto ammirare stalattiti e laghettini di ghiaccio…Ma per fortuna fra canti e balli siamo riusciti a scaldare l’atmosfera oltre che i nostri corpicini: scambi culturali di canzoni, noi con “la bella la va al fosso” e loro con “ciuri ciuri” (si scrive così???). Risveglio con un panorama d’altro pianeta, infatti sembrava di essere su Marte,il cielo e la terra erano completamente rossi…favoloso!
Abbandonammo la grotta del gelo e arrivammo sul monte Spagnolo dove ci saziammo con una pasta al pomodoro mangiata con tanta soddisfazione. Dopo un breve e divertente riposino, Christian chiamò me e le altre 2 novizie, le gemelline Fish, e ci disse di prendere ognuna una tenda per partire a fare un hike da sole…no comment…eravamo allibite…fortunatamente ci disse che era uno scherzo e dopo lo scampato pericolo tutti e quattro partimmo per fare l’hike di noviziato, mentre i trecastagnini e il clan di Munticiàr rimasero a fare un gioco sulla mafia…poi partirono pure loro…
Destinazione: l’amatissima e “vicinissima” Randazzo, ormai divenuto famosa meta per i turisti scout di Montichiari e Trecastagni. Io, Isa, Dany & Christian avevamo aggirato più volte il monte per ritrovare la retta via che prima era perduta, e nonostante stringessimo i denti e le gambe fossero indolenzite, era difficile stare serene e felici, anche perché temevamo che gli altri partiti due ore dopo di noi fossero già arrivati, ma non fu così…A risollevarci c’erano lungo la strada tre asini veramente carini con cui abbiamo fatto un po’ di foto e che ci hanno fatto ritrovare un po’ di serenità…Finalmente vedemmo una strada, ma il paesino che vedevamo all’orizzonte era ancora lontano…a cosa potevamo ricorrere se non all’autostop?! Ecco fermarsi un’auto nera da dove usciva un buon profumo di pizza che l’uomo aveva comprato…mmh…i nostri sensi olfattivi erano in estasi… il guidatore ci accompagnò fino a un bivio, ma Randazzo anche se pareva più vicino era comunque distante da noi…Altro autostop: un uomo anziano ci diede un passaggio sulla sua fantastica “ape”…Poi ci lasciò e ormai eravamo in paese anche se dalla parte opposta del centro che ci avrebbe ospitati. Arrivammo ed erano le 10 di sera, e Christian ci comunicò che gli altri erano ancora sul monte Spagnolo…panico momentaneo…eravamo alla ricerca di un possibile rimedio: un camioncino! Chiedemmo a chiunque, persino a un fruttivendolo che rifiutò, motivo: cassone pieno di angurie…poi finalmente trovammo un uomo, venditore di cibi, che barattando il passaggio con un po’ di bibite, accettò e recuperammo gli altri…
Eravamo stanchi e risollevati dopo questo brivido, “only the brave”, nella speranza che i gironi seguenti sarebbero stati meno movimentati e più distesi.
Giorno successivo, lago Trearie, salite parecchio irte da stroncarti sia il fiato sia le gambe…pranzammo in un boschetto dove incontrammo i lupetti del Catania 1° e dove abbiamo avuto la fortuna di vedere qualcosa di insolito: una volpe addomesticata…
Poi riprendemmo il cammino sotto un sole cocente e totale assenza di ombra…
Finalmente nella fatica ritrovammo il sorriso, che il giorno prima avevamo un po’ perso. Arrivammo al lago e cercammo un posto, se si può dire, “accogliente”; cenammo e poi ci fu il momento in cui noi novizie passammo in clan…un momento emozionante che ha segnato qualcosa d’importante, cioè la scelta di continuare il nostro percorso scout seguendo la carta di clan e impegnandoci con il resto della comunità. Di quella sera, a me personalmente è rimasto impresso il calore che sentivo, e quel clima magico ma allo stesso tempo rilassante: la luna piena si rispecchiava nel lago e illuminava le aride montagne e i nostri volti affaticati…ogni cosa intorno a noi era argentea…
Mercoledì fu un giorno rilassante, trascorso tra i boschi ombrosi del parco dei Nebrodi alla ricerca della scarsa e preziosissima acqua, tra le risate e le canzoni, allietati da Marta che oltre al mitico “Marta Show” giornaliero, suonò per noi la chitarra. La sera ci aspettava a nostra insaputa l’hike,tre trii: io,Isa & Alby; Dany,Angy & Ema; Cate,Roby & Maria. Partenza serena per il nostro trio,nel bosco percepivamo i rumori della natura che ci circondava,il venticello fresco, e sopra le nostre teste,come tetto,c’era un favoloso cielo stellato…Montammo la tenda,e tutto taceva,ci facevano compagnia nel sottobosco gli scoiattoli…L’alba arrivò presto e convinta di dover fare il tè,misi la gavetta piena d’acqua sul forellino,cercai in tutti e 3 gli zaini le bustine del tè,ma di esse non c’era traccia…ero alquanto delusa,mentre i miei compagni,Isa & Alby, ridevano divertiti. Il nostro hike proseguì normalmente,pranzo abbondante e fortuna delle fortune neppure un’anima pia che ci diede un passaggio! Beh,Alcara Li Fusi era parecchio arroccata e le strade piuttosto ripide,i nostri zaini sembravano macigni che tentavano di schiacciarsi sull’asfalto caldo e monotono,e ci sembrava impossibile arrivare alla meta…but nothing is impossibile,e quindi arrivammo…incontrammo gli altri che per loro grande gioia avevano incontrato qualcuno disposto a dargli un passaggio…
Penultima sera organizzata dai partenti,cioè Roby, Cate ,Ema & Maria,che avevano organizzato una veglia veramente rilassante,e anche la cena – festicciola…
Ultimo giorno: pullman diretto a Sant’Agata di Militello,bagno al mare e poi le partenze…difficile per tutti trattenere le lacrime,visto il forte sentimento che ci lega ai partenti. Vederli lasciare il clan in cui hanno trascorso quattro anni (che penso saranno indimenticabili) ci rattrista perché ci sentiremo un po’ più soli.
Calava la sera, e noi che il dì seguente saremmo tornati alla nostra pianeggiante Montichiari, ne approfittammo per scambiare le ultime chiacchiere con il Trecastagni e per ripercorrere quei momenti divertenti e sereni, ma talvolta faticosi che avevamo vissuto insieme in una settimana intensa, ricca di paesaggi meravigliosi e condivisione di strada e di emozioni.
La route aiuta sicuramente a crescere, a prendere coscienza dei nostri limiti e a cercare di superarli, ognuno di noi penso che custodirà dentro di sé questa avventura splendida e incancellabile.

Paola
*Lince Impegnata*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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