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10.G Piante
La luminosita` decresce entrando in grotta secondo la relazione
L(x) = a Lest / x
dove il coefficiente
a vale fra 0.1 (ingressi sfavorevoli alla
vegetazione) e 0.6 (ingressi favorevoli alla vegetazione)
[
788] .
10.G.1 Doline
Le doline formano oasi climatiche in cui la temperatura diminuisce
con la profondita' (inversione termica o stratificazione inversa),
come nelle trappole fredde.
Scendere in una dolina e' come salire su un colle, con la differenza
che il gradiente termico e' molto maggiore, circa 7°C
per 100 m [
714] .
Si ha dunque un topoclima dolinare in cui la flora presenta caratteri
settentrionali: specie geofite, con bulbi e rizomi che immagazzinano
scorte alimentari e con fioritura all'inizio della primavera
che e' il periodo in cui la radiazione solare all'interno della
dolina e' massima finche' lo strato arboreo non ha ancora
messo le foglie.
Morfologicamente i versanti risultano ribaltati: il versante nord
e' quello piu' esposto alla radiazione solare, e quello sud il meno.
Quindi sul versante nord si ha vegetazione termofila.
Su quello sud si hanno specie mesofile (e' piu' umido e fresco).
Se sul fondo della dolina si apre una grotta si puo' osservare la
seriazione della vegetazione: le fanerogame dominano la fascia
liminare. A 1/200 della luce esterna si trovano le felci
(pteridofite). Oltre 1/700 della luce esterna c'e' la zona
fotostabile con scarsa illminazione ma temperatura e umidita'
costanti. Qui si trovano i muschi (briofite).
Oltre 1/1000 di luminosita' ci sono le alghe verdi (cloroficee)
e azzurre (cianoficee). Queste ultime sono organismi unicellulari
che non contengono la clorofilla b (delle piante superiori, di muschi
felci ed alghe). Contengono la clorofilla a e la ficocianina
che gli da' il colore verde azzurro.
Piu' in profondita' si possono trovare funghi microscopici,
muffe e batteri che vivino sulle sostenze in decomposizione.
La seriazione della vegetazione e` correlata all'evoluzione dei meccanismi
riproduttivi dei vegetali. Nelle alghe la riproduzione (sia sessuata che
asessuata) richiede la presenza dell'acqua. I muschi sono legati
all'acqua per la sola riproduzione sessuata; in quella asessuata le spore
sono trasportate dal vento. Nelle felci la fase sessuata legata all'acqua
e ridotta. Nelle fanerogame, con i fiori, la riproduzione e` svincolata
dall'acqua.
10.G.2 Piante
Le fanerogame necessitano di almeno 1/200 della luce diurna
per vivere. Le felci 1/300, le epatiche 1/600, alghe e muschi
1/2000. Percio' queste specie possono sopravvivere negli
ingressi delle grotte.
Adattamenti: cellule sferiche che concentrano i raggi
luminosi su pochi cloroplasti (muschio Schistostega).
Fototropismo: le piante rivolgono i germogli alla luce.
Lembo fogliare piu` sottile e scolorito.
Eziolamento, cioe` fusti lunghi, e inibizione della crescita dei
plastidi.
All'interno della grotte, dove c'e` il buio assoluto si possono
trovare solo funghi parassiti o saprobi e batteri.
Cosi` si possono trovare muffe (tallofite eterotrofe) che vivono
saprofiticamente su legni marcescenti o guano [
923] .
10.G.3 Alghe
Organismi autotrofi a struttura semplice.
Le alghe azzurre (cianoficee) si trovano solitamente riunite in
colonie, eviluppate su pareti dell'estrema zona liminare.
Fino ad 1/2000 di luce riescono a fotosintetizzare.
Sono organismi molto semplici, costititi da una unica cellula.
A volte si uniscono a formare filamenti tenuti assiema da una guaina
di mucillagine.
Hanno un aspetto gelatinoso e viscido.
Alcune specie possono vivere in simbiosi con funghi a formare licheni.
Le alghe verdi (cloroficee) sono organismi
uni o pluricellulari, con clorofilla (a e b), e possono immagazzinare
energia sotto forma di amido. Le pareti cellulari sono formate da cellulosa.
Si presentano sotto forma filamentosa o come lamine appiattite.
Possono formare licheni in simbiosi con funghi.
10.G.4 Funghi
I funghi [
5]
non sono considerati proprio delle piante (alcuni studiosi
li attribuiscono ad un regno non ben identificato dei Protisti).
Assorbono il carbonio dal sostanze organiche
anziche` dall'anidride carbonica dell'aria e non hanno clorofilla
ne' sintetizzano glucosio.
Percio` sono gli unici organismi "vegetali"
che possono vivere in grotta.
Moltissimi funghi sono saprofiti, e crescono su organismi in putrefazione
(resti vegetali o animali).
Si conosce solo una specie troglobia
(Laboulbeniali) in quanto parassita di artropodi troglobi.
Tuttavia le specie di Laboulbeniali che vivono sugli animali cavernicoli
non presentano chiare differenze morfologiche e adattative rispetto
a quelle che parassitano specie all'esterno.
Le cellule dei funghi sono in genere a piu` nuclei e sono composte
in prevalenza da chitina.
I funghi possono esistere come cellula singola o in un corpo
pluricellulare (micelio).
Quando fruttificano presentano caratteri di crescita abnorme, e
modifiche morfologiche
quali, uno stelo molto
lungo ed inusualmente peloso, mancanza di pigmentazione, di
strutture fertili come spore.
In molti casi i funghi non arrivano a maturazione,
ma rimangono in uno stadio giovanile, o sterile.
Generano allora lunghi sottili steli con una piccola cappella.
Se arriva della luce questi continuano fino allo stato maturo.
I funghi presentano un fototropismo positivo (crescono verso la luce)
e geotropismo positivo (la cappella e` rivolta verso l'alto cosicche`
le spore possano uscire sotto).
marco corvi - Tue Jan 22 13:22:20 2008
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