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9.C Rocce carbonatiche
Le rocce carbonatiche [
862] sono rocce sedimentarie
in cui matrice e struttura sono composti
da oltre il 50% di minerali carbonatici (questa definizione esclude i cementi).
Diversamente dai sedimenti silicoclastici, dove struttura e tessitura
riflettono i fattori fisici dell'ambiente di deposizione, le strutture e
tessiture delle rocce carbonatiche riflettono fattori biologici di
bacino. La sorgente dei sedimenti carbonatici e` quasi esclusivamente
biologica.
Anche se i carbonati si formano in acque piu` fredde o ambienti piu`
specializzati (sorgenti calde, grotte), i maggiori accumuli
sono depositi di origine organica in ambienti marini, caldi e poco profondi,
e senza significativo apporto di silicoclasti.
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Sedimenti carbonatici
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Sedimenti silicoclastici
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Ambiente
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Tropicale poco profondo
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In ogni clima, ovunque e ad ogni profontida`
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Dimensione dei grani
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dipende dalla dimensione degli organismi
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dipende dall'energia idraulica
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Presenza di fanghi
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indica organismi le cui parti calcificate
sono cristalli molto fini
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indica decantazione di sospensione
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Sabbie
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risultano da reazioni chimiche localizzate
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risultano da correnti oceaniche e dall'azione delle onde
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Cambiamenti dell'ambiente di deposizione
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possono essere causati dall'accumulazione dei depositi
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corrispondono a cambiamenti del regime idrico
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Cementezione dei sedimenti
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avviene sul fondo del mare
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non ha luogo: i sedimenti restano non consolidati
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Periodiche esposizioni durante la deposizione
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causano diagenesi
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non alterano i depositi
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Segni delle facies di sedimentazione dopo un debole metamorfismo
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sono cancellati
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sono ancora discernibili
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Fig. 357. Ere geologiche
Attualmente viviamo in un periodo "freddo".
Le regioni polari sono coperte da ghiaccio permanente, e percio` si ha
un forte gradiente di temperatura fra equatore e poli.
Anche se gli organismi produttori di rocce carbonatiche si trovano su
tutto il globo, la condizioni di luce e temperatura limitano la
produzione di carbonati essenzialmente entro +/-40 gradi di latitudine.
Tuttavia nelle ere passate si sono avute condizioni "calde" che
hanno favorito la deposizione di sedimenti carbonatici.
Oltre alla temperatura, sono importanti per l'accumulazione dei carbonati
il livello del mare e la velocita` di deposizione.
La conoscenza degli organismi produttori di carbonati, e come essi
sono cambiati nel tempo e nello spazio, e` importante per ricostruire
gli ambienti di deposizione paleozoici e di altri depositi antichi.
Sia gli organismi che il tipo delle formazioni sono cambiati nel tempo
(v.
App. 10.A
).
9.C.1 Caratteristiche generali
- Distribuzione delle dimensione dei grani bimodale: sabbie e fango
(matrice);
- Gli organismi sono la principale, ed essenzialmente la sola,
sorgente di carbonati;
- La maggoir parte dei carbonati moderni (e per analogia anche di
quelli antichi) sono depositi d'ambienti di acque basse (<10-20 m)
poiche`:
- la fotosintesi e` favorita in acque poco profonde.
I coralli consistono di celenterati in sintropica relazione con alghe
rosse (zooxanthellae);
- la maggior parte delle forme carbonatiche in ambienti di marea
da` origine a vasti depositi tabulari attorno ai margini
continentali e ai mari epicontinentali;
- eccezioni sono le "oosi" di acque profonde, calcari a grana fine
formati da scheletri di organismi quali Globigerina;
- Si trovano in forma di scogliera, bancata, e cumulo;
- Una relazione antipatetica esiste fra i sedimenti carbonati e quelli
silicoclastici dovuta in gran parte alla biologia degli organismi
che formano le scogliere:
- alta velocita` di sedimenatzione aumenta la turbidita`, che
inibisce la fotosintesi degli organismi bentici;
- gli organismi a respirazione branchiale sono soffocati.
9.C.2 Chimica dei carbonati
Le rocce carbonatiche sono composte principalmente da minerali di
carbonati di calcio e magnesio, e da biossibo di carbonio.
La percentuale di silicati e` molto bassa.
Ci sono tre principali minerali delle rocce carbonatiche:
aragonite, calcite, e dolomite.
Fig. 358. Calcite: struttura molecolare
La composizione della maggior parte dei carbonati varia fra la calcite
(CaCO3) e la dolomite (CaMg(CO3)2).
Per esempio molti contengono un poco di magnesio, ma non tanto quanto la
dolomite pura. I sedimenti carbonatici si possono formare per processi
biologici, e per erosione mediante processi fisici. Tuttavia il processo
di formazione piu` importante e` chimico.
La pressione parziale della CO2 nell'acqua determina la
quantita` di carbonato di calcio che puo` essere il soluzione.
Se la CO2 disciolta nell'acqua decresce, l'equilibrio del
carbonato viene alterato e ci puo` essere precipitazione.
Quale che sia l'ambiente marino di deposizione in cui si formano
i minerali carbonatici, la loro formazione coinvolge un processo
chimico.
La struttura cristallina della calcite e` romboedrica, con gli atomi di
calcio posti ai vertici e sui centri delle faccie, e i gruppi CO3
posti a meta` dei lati (figura a destra).
9.C.3 Minarali carbonatici
Gli atomi di magnesio nella calcite possono sustituirsi
randomicamente agli atomi di calcio.
Nella dolomite strati di molecole di calcite si alternano a strati di
dolomite. Qui il magnesio e il calcio sono in rapporto stechiometrico
1-1. Tuttavia le proporzioni di questi due componenti possono variare.
L'aragonite e` una forma polimorfa della calcite che puo` formarsi
per precipitazione sia organica che inorganica.
E` il principale costituente degli scheletri di molti invertebrati.
L'aragonite e` anche meno stabile in molti ambienti e si trasforma
velocemente in calcite.
Altri elementi non si sostituiscono facilmente a calcio e magnesio nei
minerali carbonatici. Si possono trovare cationi
Fe2+, Mg2+, e Sr2+ al posto del calcio.
Anche il sodio puo` essere presente, anche se si trova soprattutto nel fluido
che riempie i vacui piuttosto che nella struttura cristallina stessa.
Le condizioni fisico-chimiche dell'ambiente in cui calcite, dolomite e
aragonite sono formate si riflettono sulla loro composizione.
Molti fattori controllano il tipo e dimensione dei cristalli.
Due di questi sono la salinita` e il rapporto magnesio/calcio.
9.C.4 Mineralogia
I minerali carbonatici sono suddivisi in tre gruppi in base alla
loro cristallografia: calcite, dolomite e aragonite.
La loro caratteristica comune una
estrema birifrangenza (d varia da 0.148 a 0.242), che
produce interferenze di alto ordine con colori cremosi e pastello;
|
Formula chimica
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Birifrangenza
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Colore
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Reazione con HCl
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Calcite
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CaCO3
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Uniassiale (+) 0.172
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bianco senza colore
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forte
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Magnesite
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MgCO3
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Uniassiale (-) 0.191
|
bianco-grigio
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debole (forte in polvere)
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Siderite
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FeCO3
|
Uniassiale (-) 0.242
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giallo-rosso-grigio giallo-marrone
|
debole (forte in polvere)
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Rodocrosite
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MnCO3
|
Uniassiale (-) 0.219
|
rosa
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solo se in polvere
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Dolomite
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CaMg(CO3)2
|
Uniassiale (-) 0.179 - 0.182
|
bianco senza colore
|
solo se in polvere
|
Aragonite
|
CaCO3
|
Biassiale (-) 0.155
|
bianco senza colore
|
molto forte
|
Witherite
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BaCO3
|
Biassiale (-) 0.148
|
senza colore bianco-grigio
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molto forte
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Strontianite
|
SrCO3
|
Biassiale (-) 0.148 - 0.165
|
senza colore
|
forte
|
Ricordiamo anche l'ankerite ( Ca(Mg,Fe)(CO3)2 )
e la kutnorite ( CaMn(CO3)2 ) che hanno
caratteristiche simili alla dolomite.
La transizione da dolomite ad ankerite e` continua; la frontiera fra i due
minerali e` posta al 20% di CaFe(CO3)2.
L'ankerite e` meno comune della dolomite. Si puo` trovare in
sedimenti ricchi di ferro, in formazioni ferrose metamorfosate e in
depositi minerali idrotermali.
La kutnorite e` un minerale dolomitico intermedio fra la
rodocrosite e la calcite.
La dolomite si trova comunemente con la calcite in calcari, dolomie, marmi, e
rocce simili. Nelle evaporiti puo` essere associata ad halite,
sylvite, gesso, calcite, anidrite e relativi minerali.
E` anche comune nei carbonati metamorfosati.
Spesso e` difficile distinguere ad occhio la dolomite dalla calcite.
La calcite si distingue dalla dolomite perche`
- ha un indice di rifrazione inferiore;
- la calcite e` piu` frequentemente "twinned", la dolomite
e` comunemente euedrale (???);
- la dolomite e` meno reattiva al HCl.
9.C.5 Ambienti di formazione
I principali fattori che controllano la deposizione di carbonati sono
la tettonica e il clima [
863] . Principalmente perche` controllano
il livello del mare, e gli altri fattori, temperatura, salinita` e
presenza di apporti terrigeni (silicoclasti) che ostacolano la deposizione
specialmente per le scogliere coralline.
La maggior parte dei carbonati viene prodotta in ambienti di acque basse
(5-15 m).
Ci sono tre associazioni di organismi che contribuiscono alla deposizione
di carbonati
- coralli ed alghe verdi, a temperature superioni a 15°, e a salinita`
comprese fra 30 e 40 %
- alghe verdi, a salinita` superiori oppure inferiori
- foraminiferi e molluschi, a temperature inferiori ai 15°
Con il termine facies si identifica l'insieme degli attributi che
caratterizzano una roccia sedimentaria: litologia, tessitura, strutture,
fossili, colore, etc.
Nelle rocce carbonatiche si hanno spesso variazioni verticali di facies,
comunemente dovute a migrazione laterale di una zona di deposizione
sopra una altra (progradazione; legge di Walther). Un'altra causa, meno
frequente, sono le variazioni degli organismi depositori.
Un esempio di progradazione si ha nell'avanzamento delle zone emerse verso
le lagune per accumulo di depositi sui bordi. Un altro e` l'avanzamento
del margine della scogliera. Un altro ancora e` la migrazione di sabbie
carbonatiche verso l'esterno in ambiente di litorale. Altri processi di
trasposto sono franamenti, flussi di detriti, e trasporto di correnti.
Spesso le variazioni sono cicliche, con cicli a diverse scale di grandezza.
La ciclicita` nello spessore degi strati hanno periodi da 20000 a 500000
anni e sarebbero imputabili a variazioni cicliche del livello del mare indotte
da glacio-eustasi dovuta a fenomeni astronomici (cicli di Milankovitch,
legati alla precessione degli equinozi e dell'ecclittica), per i quali
si hanno rapide variazioni seguite da periodi di (relativa) stabilita`.
Se le ciclicita` fossero dovute solo a cause astronomiche esse dovrebbero
essere correlate spazialmente, su ampie aree. Altre cause di ciclicita`
potrebbero essere le variazioni del geoide terrestre.
Un secondo meccanismo per render coto delle ciclicita` considera le
interrelazioni fra le zone di acque basse (che sono la zone di principale
produzione di carbonati) e quelle esposte. Queste ultime progradano
verso le zone di acque basse, alimentate dai sedimenti prodotte in queste.
Nel contempo per la subsidenza si ha sprofondamento e quindi la loro zona
interna viene ad essere ricoperta dall'acqua.
Infine anche forze di origine tettonica (tensioni) possono produrre abbassamenti
ed innalzamenti del livello del mare.
scala
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|
anni
|
causa
|
decimetrica
|
stratificazione
|
100
|
ambiente di deposizione
|
metro
|
facies
|
100-10000
|
progradazione
|
decametro
|
bacino
|
104 - 106
|
fluttuazioni del livello del mare
|
Distinguiamo tre ambienti di formazione:
- ambiente di litorale;
- ambiente di scogliera;
- ambiente di piattaforma.
L'ambiente di litorale e` caratterizzato da una piattaforma con litorale
che degrada lentamente (pendenza inferiore a 1°) all'esterno verso
il bacino pelagico, senza scogliere accentuate,
anche se sono possibili banchi di sabbie carbonatiche.
All'interno puo` avere una zona lagunare.
La spiaggia e` ad alta energia (acque turbolente) con depositi di cemento
carbonatico (ooliti e peloidi) e formazioni di sabbie di origine scheletrica.
Nella laguna si deposita il fango limoso (fango carbonatico dovuto alla
disgregazione di organismi morti, con inclusioni di particelle carbonatiche
provenienti dalla spiaggia).
Al bordo verso la piattaforma ci sono lutiti ("grainstones") limose.
Dalla parte del mare
accumuli sabbiosi, poi la rampa con sabbie calcitiche di origine
biologica con noduli (grainstone).
Infine i depositi di fondo, packstone e wackestone con inclusioni di
scheletri.
Alla base della rampa ci possono essere degli accumuli.
L'ambiente di scogliera e` costituito da
bancate di fanghi lagunari, seguite da un bordo di sabbie formate da scheletri
con inclusioni di scogliera (biocostruzioni).
Poi un bordo di scogliera con un fronte di sabbie e breccie.
Ci possono essere frammenti scivolati sui fanghi di base.
E` caratterizzato da un marcato cambiamento di pendenza, con la presenza di
un quasi continuo bordo lungo la piattaforma.
La barriera e` una struttura resistente alle onde formata da accumuli di sabbie
di scogliera, scheletri, e ooliti.
La laguna interna e` a bassa energia e ha una circolazione ristretta.
L'ambiente di piattaforma isolata
e` una bassa piattaforma di 10 - 100 km di ampiezza,
fuori dalle piattaforme continentali. E` circondata da mari profondi
(da parecchie centinaia di metri, fino ad alcuni km)
e puo` avere margini che degradano lentamente oppure piu` ripidi.
E` caratterizzato da carbonati di acque basse fra la piattaforma e
il continente, contornate da sabbie, calcari nodulari e turbiditi.
E` questo l'ambiente in cui si formano i grandi sistemi carsici;
puo` raggiungere dimensioni di centinaia di Km
2 e spessori
di qualche kilometro.
Si distinguono tre tipi di piattaforma:
- continentale (da 10 a 100 Km), con acque basse, isole emergenti dal livello
di marea. I depositi sono mudstone e grainstone. Il processo principale
di accrescimento e` la progadazione per cui le zone emerse si spostano
verso le lagune. Ne risultano sequenze con spessori a variazione verticale.
- isolata (dell'ordina di 10 Km), ha gli aspetti della piattaforma
continentale, del litorale e della scogliera. All'interno ci sono
sabbie e fanghi (con scheletri e peloidi). La scogliera corallina forma
una protezione per la laguna centrale, ed ha sabbie meno fini.
- profonda, dovuta a sollevamento rapido del livello del mare.
Presenta carbonati pelagici (fossili planctonici: coccoliti, foraminiferi,
pteropodi, e certi bivalvi e ammonoidi) a grana fine, con noduli
e strati sottili. Ci possono essere superfici con minerali (ossidi di
ferro a manganese, e fosfati).
La velocita` di deposizione varia da 0.5 a 1.5 mm/anno. In ambinete di laguna
e` di 0.1 - 0.5, mantre in scogliera arriva anche a 6 mm/anno.
Pero` tenuto conto
delle variazioni periodiche delle condizioni di deposizione, su lunghi
periodi la velocita` e` una frazione di questo valore (4.5 cm/1000 anni).
Perche` possano formarsi grossi depositi e` necessario che le condizioni
di formazione permangano per un tempo prolungato.
Quindi che si abbia un fenomeno di subsidenza (abbassamento del fondale
marino) ad una velocita` non superiore a quella di deposizione.
La velocita` di subsidenza varia da 0.01 mm/anno (origine tettonica) a
2.5 mm/anno (glacio-eustasi, fino a un massimo di 10 mm/anno). Percio`
la produzione di carbonati in genere riesce a compensare la subsidenza,
e una moderata variaziodel livello del mare.
La variazioni periodiche delle condizioni di deposizione (abbassamenti ed
innalzamenti del fondale marino) comportano una ciclicita` nella
deposizione, con ripetute emersioni e sommersioni.
Questa ciclicita` determina la formazione della stratificazione nel
deposito, cioe` livelli ben marcati separati da giunti di strato.
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piattaforma esterna
|
piattaforma interna
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energia idraulica
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bassa
|
media
|
alta
|
bassa
|
alta
|
rocce
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micriti marnosi
|
brecce
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biocalcari
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micriti
|
ooliti bioliti
|
porosita`
|
bassa
|
media
|
alta
|
bassa
|
media
|
ambiente
|
profondo
|
pendio scarpata
|
scogliera
|
laguna
|
spiaggia
|
9.C.6 Tessitura
Le rocce carbonatiche sono costituite da [
863]
- grani;
- matrice, formatesi durante la sedimentazione.
E` indice di deposizione in ambiente a bassa energia.
E` costituita da microcristalli di calcite (micrite), ed argilla.
Puo` avere origine chimica, biologica, o biogeneticamente indotta.
Durante la diagenesi puo` ricristallizzare, formando cemento.
D'altra parte la compattazione e la dissoluzione per pressione
possono portare alla formazione di micrite, durante la diagenesi.
- cemento (sparite), formatesi dopo la sedimentazione.
E` indice di deposizione in ambiente ad alta energia.
- pori, vacui piu` o meno permeabili.
La porosita` del calcare e` perlopiu` di origine diagenetica.
Si distingue tra porosita` tessurale e della roccia.
La prima comprende porosita` intergranulare (di matrice o cemento),
intragranulare (dei grani), intercristallina, ed altre forme
dovute a dissoluzione o dissecazione. La seconda comprende le fratture
i canalicoli, i vacui, le cavita` (caverne), e le breccie.
Calcite e aragonite si trovano principalmente in tre forme:
- grani: aggregati cristallini delle dimensioni di grani d'argilla
(1 mm) o maggiori;
- fanghi: cristalli di dimensione 1 - 5 micron. Come tessitura sono
analoghi ai fanghi silicei. Comunemente chiamate micriti;
- sparite: grani cristallini piu` grossi che appaiono traslucidi alla
luce normale. Dimensioni 0.02 - 0.1 mm. I cristalli riempiono i pori
spesso a seguito di ricristallizzazione.
Cinque tipi di grani si distinguono nelle rocce carbonatiche:
- clasti carbonatici (frammenti di roccia), differenziati in
- intraclasti, formati trasportati e ridepositati entro il bacino;
- litoclasti, formati fuori dal bacino;
- limoclasti, di origine non specifica;
- ooidi, strutture carbonatiche laminate concentricamente.
La maggior parte degli ooidi si formarono in acque basse tropicali,
calde e sature di carbonato di calcio.
Includono
-
ooliti, con lamine regolari, sferiche,
di meno di 2 mm in diametro, ritenute di origine abiologica;
-
pisoliti, come le ooliti ma di dimensione >2 mm;
-
oncoliti, stromatoliti sferiodali, >1 - 2 mm;
con lamine irregolari, di origine perlopiu` biologica;
- ooliti superficiali, pseudo-ooliti, di origine incerta;
-
peloidi: particelle carbonatiche di dimensioni da argille a sabbie fini
senza struttura interna distinguibile. Ritenute palline fecali.
Sedimenti carbonatici di acque basse.
- particelle composte: cristalli aggregati e noduli cristallini.
Sono aggregati di grani dalle forme irregolari legati assieme da
carbonato di calcio scuro, a grana fine, di origine organica.
Si formano in acque basse, dove onde e correnti riescono a rimuovere
fango e limo durante la deposizione ma non i grani.
I grani tendono ad essere distorti durante la diagenesi;
- perticelle di scheletro: interi microfossili o mega fossili, oppure
frammenti di conchiglie. Possono derivare da ogni organismo con
scheletro o parti corporee calcaree. Il tipo di fossili dipende
dallambiente e dall'era geologica. I gruppi e gli organismi sono
variabili. Le dimensioni variano da micriti a "massi".
Le proprieta` morfometriche dei grani non sono molto significative
per le rocce carbonatiche, ai fini di determinare l'ambiente
di deposizione. La dimensione e` associabile al livello di energia
dell'ambiente di formazione. La distribuzione al regime di trasporto
e di deposizione. La forma al trasporto e all'abrasione.
L'orientazione e` piu` importante, ed indica in regime di trasporto e
compattazione.
9.C.7 Classificazione
La classificazione delle rocce carbonatiche si basa sulle proprieta`
dei grani, della matrice o cemento, e sulle loro relazioni
[
863] .
A seconda della dimensione dei grani, le rocce carbonatiche si
distinguono in
- calcilutiti, con grani di diametro inferiore a 62 um;
- calcareniti, con diametro tra 62 um e 2 mm;
- calciruditi, con diametro superiore a 2 mm.
La classificazione secondo Dunham e` basata sulla tessitura della roccia
e sulla presenza di biostrutture.
carbonato cristallino, in cui non si riconosce alcuna tessitura
deposizionale. Classificato in base a dimensione dei cristalli,
tessitura fisica o diagenesi
|
|
boundstone: la roccia e` stata legata assieme durante la
deposizione (organismi che costituiscono strutture, come i coralli,
o incrostanti, come i briozoi,
o intrappolamento meccanico di sedimenti).
Possono avere struttura complessa e mostrare i dettagli cellulari
o apparire laminati.
|
|
grainstone: senza matrice micritica.
Si tratta di rocce carbonatiche granulari senza fango.
Spesso gli interstizi di queste rocce sono riempiti da cemento sparitico.
|
|
packstone: con matrice micritica relativamente sparsa
e con i grani piu` grossi in contatto.
|
|
wackstone: la matrice e` prevalente e contiene oltre il 10% di grani.
Predomina ancora la matrice a grana fine anche se compaiono grani
abbastanza isolati (ruditi).
|
|
mudstone: micrite con meno del 10% di grani.
Composta da particelle carbonatiche molto fini (come in una argilla).
Queste possono derivare da disaggregazione di organismi complessi.
Possono essere di diversi colori; il colore primario e`
determinato dalle condizioni di ossidoriduzione al tempo di
deposizione.
|
|
Lo schema di classificazione secondo Folk considera tre componenti:
matrice (micrite), cemento (sparite), e allochemi (grani).
Inontre si puo` aggiungere ai nomi una desineza indicante la
dimensione dei grani (per esempio, biosparirudite).
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Rocce allochimiche
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Rocce ortochimiche
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Calcari biocostruiti
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Cemento (sparite)
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Matrice (microte)
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Calcite microcristallina senza allochemi
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Intraclasti
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intrasparite
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intramicrite
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micrite
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biolitite
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Ooidi
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oosprite
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oomicrite
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dismicrite, con i vuoti
riempiti da cemento sparitico
|
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Bioclasti
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biosparite
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biomicrite
|
|
Peloidi
|
pelsparite
|
pelmicrite
|
marco corvi - Mon Nov 19 11:34:13 2007
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