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8.A Ipotermia

Questa sezione e` tratta in larga parte da un articolo di Rick Curtis, direttore del Outdoor Action Program [639] . Note addizionali vengono da [640] [641] [642] . Questo materiale puo` essere liberamente distribuito a scopo educativo e non-profit. Se incluso in pubblicazioni, scritte o elettroniche, si deve citare l'autore. L'uso commerciale di questo articolo e` proibito senza espresso consenso dell'autore. Copyright (c) 1995 Rick Curtis, Outdoor Action Program, Princeton University. E-mail [email protected]

I fattori che portano al raffreddamento sono la temperatura bassa, la presenza di acqua (anche la sudorazione), e il movimento d'aria (correnti d'aria) e di acqua. Fattori che determinano la perdita di calore, sono la costituzione corporea, e il vestiario. Inoltre l'organismo umano attua meccanismi naturali di reazione alla perdita di calore: tremori, vasocostrizione degli organi periferici (appendici, pelle, tessuti muscolari) cioe` limitazione dell'afflusso sanguineo, con quindi minor raffreddamento degli organi interni, in particolare cuore, polmoni, e cervello),
La capacita` di resistere dipende dallo stato di salute dell'individio e dalle riserve alimentari.

8.A.1 La temperatura corporea

Il calore e` sia richiesto che prodotto a livello callulare. L'ambiente agisce come un fattore di riscaldamento o di raffreddamento sul corpo. Il corpo deve essere in grado di generare calore, ritenere calore, e dissipare calore a seconda dell'attivita` fisica e della temperatura ambiente. La temperatura corporea e` una misura del metabolismo, cioe` del livello generale di attivita` chimica all'interno del corpo. L'ippotalamo e` il principale centro del cervello per la regolazione della temperatura corporea. E` sensibile a cambiamenti della temperatura del sangue di 0.5 gradi, e reagisce a impulsi nervosi che gli arrivano da nervi terminanti nella pelle. La temperatura ottimale per le reazioni chimiche nel corpo e` di 37 gradi. Oltre 40.5 gradi molti enzimi corporei si denaturano e le reazioni chimiche non possono aver luogo, per cui si muore. Sotto i 37 gradi le reazioni chimiche sono rallentate, con varie complicazioni che possono portare alla morte. La temperatura interna e` la temperatura che e` essenziale al ritmo metabolico globale del corpo. La temepratura periferica non e` critica.
Il corpo umano disperde calore in quattro modi
Il corpo regola la temperatura a seconda della necessita` di disperdere calore o ritenerlo.

8.A.2 Ipotermia

L'ipotermia e` "una diminuzione della temperatura interna corporea ad un livello al quale le normali funzioni muscolari e cerebrali sono impossibilitate" (da Medicine for Mountaineering).
Condizioni che portano all'ipotermia sono temperature rigide, vestiario ed equipaggiamento inadeguato, umidita`, fatica ed esaurimento fisico, disidratazione, scarsa assimilazione di cibo [643] . Cause concorrenti sono l'ignoranza del pericolo di ipotermia, e l'assimilazione di sostanze inadatte (per esempio alcoolici, che sono vasodilatatori). La miglior difesa e` la prevenzione. Dunque,
La temperatura di ipotermia e` in genere sotto gli 0°C. Tuttavia si puo` avere ipotermia anche a temperature molto maggiori con particolari condizioni climatiche (vento e pioggia battente, uragano). Si distiguono tre categorie di ipotermia,
Segni e sintomi dell'ipotermia sono Con leggera ipotermia (temperatura interna fino a 35.5 gradi) si hanno tremori involontari, vasocostrizione periferica, e impossibilta` a fare azioni motorie complesse (arrampicare). Si riesce comunque a parlare e camminare. I tremori sono la risposta dell'organismo al raffreddamento; iniziano quando la tempertaura corporea scende sotto i 37°C. Con una moderata ipotermia (temperatura interna fino a 34 gradi) si ha riduzione della coscienza (la diminuzione di 1°C della temperatura corporea corrisponde ad una diminuzione di 6-7% dell'apporto di sangue al cervello), perdita della coordinazione motoria fine (in particolare nelle mani) a causa di ridotta circolazione periferica, parlata disarticolata, tremori violenti, e comportamento irrazionale. In caso di severa ipotermia (temperatura interna fino a 30 gradi, con possibilita` di morte) i tremori cominciano a succedersi in ondate, violente, con pause, sempre piu` lunghe finche` cessano del tutto, poiche` il calore prodoto dall'uso del glicogeno muscolare non e` sufficiente a controbilanciare la caduta continua di temperatura interna, e il corpo smette di tremare per conservare glucosio (si interrompono quando il livello di glocosio nel sangue scende sotto 45 mg/dl). Il soggetto cade a terra, non puo` camminare, si raggomitola in posizione fetale, per conservare calore. Si ha rigidita` muscolare: la circolazione periferica e` ridotta e l'acido lattico e la CO2 si accumulano nei muscoli. Sintomi di severa ipotermia sono pallore cutaneo, dilatazione delle pupille, riduzione del polso. A 32°C il corpo cerca di entrare in ibernazine, chiudendo tutta la circolazione corporea, e riducendo il ritmo della respirazione e il battito cardiaco. A 30°C il corpo e` nello stato di "congelamento metabolico" e il soggetto sembra morto, ma e` ancora vivo. All'insorgere della morte da ipotermia si ha uno stato di semicoscienza. Il respiro diventa erratico e debole, e si sviluppa una aritmia cardiaca in cui ogni shock improvviso puo` portare a fibrillazione ventricolare. Quando il cuore si ferma si ha la morte.

8.A.2.1 Valutazione del grado di ipotermia

  Temperatura interna Segni e sintomi
Leggera Ipotermia 37 - 36°C Normale, tremori possono iniziare
36 - 35°C Sensazione di freddo, pelle d'oca, incapacita` di azioni complesse con le mani, tremori leggeri o intensi, perdita di sensibilita` nelle mani.
Moderata Ipotermia 35 - 34°C Tremori intensi, scoordinamento muscolare apparente, movimenti lenti ed elaborati, difficolta` a camminare, leggera confusione mentale. Usare test di sobrieta`: capacita` di camminare 10 metri diritto.
34 - 32°C Persistono i tremori violenti, difficolta` a parlare, pensare, inizio di amnesia, imprecisione dei movimenti muscolari, incapacita` nell'uso delle mani, inciampamenti frequenti, segni di depressione.
Severa Ipotermia 32 - 30°C I tremori si fermano, la cute esposta diventa blue e gonfia, coordinamento muscolare molto povero, incapacita` di camminare, comportamento incoerente/irrazionale, ma puo` essere capace di mantenere la posizione e una apparenza di coscienza.
30 - 28°C Rigidita` muscolare, semicoscienza, stupore, perdita di percezione degli altri, riduzione del polso e della respirazione, possibili fibrillazioni cardiache
28 - 25.5°C Incoscienza, battito e respirazione irregolari, il polso non e` rilevabile
25.5 - 24°C Edema Polmonare, arresto cardiaco e respiratorio, morte. La morte puo` sopravvenire prima che sia raggiunta questa temperatura.

8.A.2.2 Trattamenti per l'ipotermia

Il recupero dall'ipotermia puo` essere fatto con il riscaldamento attivo oppure quello passivo. Nel primo caso si riscaldano pelle ed arti della persona ipotermica (riscaldamento periferico) oppure si scaldano gli organi interni (ma questo richiede strutture cliniche). Nel secondo si isola il paziente e si lascia che il corpo si riscaldi da solo. Va bene solo se e` riesce a tremare, ed e` comunque un metodo molto lento, adatto solo in caso di ipotermia molto leggera. Il recupero puo` essere fatto in grotta solo in caso di leggera e molto moderata ipotermia. In altri casi si chiama il soccorso e ci si limita a prevenire ulteriori perdite di calore.
I principi di base per riscaldare una persona vittima di ipotermia sono di conservare il calore che essa ha e rimpiazzare i fluidi corporei che sta bruciando per generare quel calore. Se la persona trema, essa ha la capacita` di riscaldarsi ad un ritmo di 2 gradi all'ora. Disporre la persona ipotermica in un luogo riparato da correnti d'aria e dall'acqua. In caso di moderata/severa ipotermia farlo sdraiare, per mantenere l'afflusso sanguineo al cervello (anche durante il trasporto cercare di tenerlo sdraiato). Coprire con vestiti (possibilmente asciutti), isolare dal suolo. Fare una copertura d'emergenza con il telo termico e scaldare l'interno con la fiamma del fornelletto.
Le complicazioni che possono insorgere sono
E` essenziale tenere una persona ipotermica adeguatamente idratata e nutrita. Carboidrati sono velocemente assimilabili; sono i migliori per piccole dosi energetiche. Le proteine sono utilizzate lentamente. I grassi sono piu` energetici, ma vengono utilizzati lentamenete e richiedono piu` energia ed acqua per essere bruciati, percio` comportano una perdita di fluidi.
Ipotermia Ridurre le perdite di calore Somministrazione cibi e bevande Da evitare Scaldare
Leggera - Moderata Ulteriori strati di vestiario, vestiti asciutti, stare al riparo e aumentare l'attivita` fisica Liquidi caldi, zuccherini; snacks con proteine e carboidrati Alcohol (vasodilatatore - accresce le perdite di calore periferiche), Caffeina (diuretico - causa perdita d'acqua), Tabacco/nicotina (vasoconstrittore, accresce il rischio di coneglamento) Con fonti di calore esterne (fuoco), contatto corporeo, in un sacco a pelo, con vestiti asciutti, con una persona normotermica
Severa Coperta ipotermica. L'idea e` di fornire una protezione a isolamento totale al paziente. Per quanto freddo il paziente puo` ancora riscaldarsi dall'interno piu` efficientemente che dall'esterno. Assicurarsi che il paziente e` asciutto, ed ha uno strato di polipropilene per minimizzare la sudorazione cutanea. La persona deve essere protetta da ogni umidita` ambientale Usare alcuni sacchi a pelo, coperte di lana, vestiti di lana, etc. per creare un minimo di 10 cm di isolamento tutt'intorno al paziente. Si puo` usare anche il telo termico per ridurre le perdite per radiazione e avvolgere il tutto in plastica se occorre proteggere da vento e acqua. Se uno e` veramente ipotermico non metterlo in un sacco a pelo con una persona normotermica. Acqua calda zuccherata - Deve essere tenuto idratato. In persone con severa ipotermia lo stomaco non digerisce cibo solido, ma puo` assorbire acqua zuccherata. Somministrare una soluzione diluita di acqua e zucchero ogni 15 minuti. Non dare soluzioni troppo concentrate: non sarebbero assorbite. Inoltre la persona dovra` urinare a causa della diuresi da freddo. La vasocostrizione crea una piu` grande pressione nel sangue. I reni rimuovono l'eccesso di liquido per ridurre la pressione. Una vescica piena e` fonte di perdita di calore addizionale, percio` urinare serve a conservare il calore. Dovra` essere aiutato a urinare. Aprire la protezione ipotermica per quanto basta, e poi richiuderla.   Fonti di calore possono essere applicate per transferire calore alle arterie principali - al collo per la carotide, alle ascelle per le brachiali, al ventre per le femorali, alle palme delle mani per gli archi arteriali. Pacchi di riscaldatori chimici forniscono calore a 42 gradi per 6-10 ore. Bottiglie di acqua calda, rocce calde, asciugamani Per una persona severamente ipotermica, la respirazione a bombola puo` fornire piu` ossigeno e calore interno.

8.A.2.3 Ricaduta

E` una situazione in cui la termperatura interna decresce durante il riscaldamento. Cio` e` causato dalla dilatazione dei vasi periferici negli arti quando vengono riscaldati. Tale dilatazione manda il sangue molto freddo che stagnava nei vasi periferici all'interno, diminuendo ulteriormente la temperatura interna e puo` condurre alla morte. Inoltre tale sangue e` molto acetico e cio` puo` portare a morte per aritmia cardiaca. Le ricadute possono essere evitate non riscaldando la periferia: riscaldate solo la parte interna ! Non esporre una persona severamente ipotermica a calore estremo.

8.A.2.4 Stimolazione cardiaca e Ipotermia

Una persona con severa ipotermia ha tutti i segni di morte clinica: freddo, pelle bluastra, pupille fisse e dilatate, polso non discernibile, respiro non discernibile, comatosa e non-rispondente ad alcun stimolo, rigidita` muscolare. Ma puo` essere ancora viva, in una scatola di ghiaccio metabolica, e puo` essere riportata in vita. Una vittima d'iportermia non e` mai fredda e morta, solamente calda e morta. Durante l'ipotermia il cuore e` ipereccitabile e la stimolazione meccanica (come massaggio cardiaco, movimento, o ricaduta) puo` comportare fibrillazione ventricolare e morte. Pertanto ogni azione che possa sollecitare il cuore deve essere vagliata accuratamente.
Il massaggio cardiaco puo` essere fatto solo se il polso e` completamente assente. Il ritmo cardiaco puo` essere 2-3 battiti/minuto con una respirazione ogni 30 secondi. Effettuare compressione cardiaca in tali condizioni puo` indurre aritmia. Controllare il polso carotoideo per un lungo periodo (fino ad un minuto) per assicurarsi che c'e` almeno un debole battito cardiaco. Anche se batte lentamente, il cuore distribuisce il sangue efficacemente. La compressione cardica esterna ha una efficacia del 20-30% . Percio`, con la ridotta richiesta, il corpo puo` essere in grado di soddisfare l'esigenza circolatoria con 2-3 battiti al minuto. Si dovra` continuare con il massaggio durante il riscaldamento della persona.
La ventilazione puo` essere interrotta ma la respirazione puo` continuare. La richiesta di ossigeno del corpo e` cosi` ridotta con l'ipotermia che il corpo puo` sopravvivere per qualche tempo usando solo l'ossigeno che ha gia` in esso. Se la ventilazione e` interrotta, la ventilazione artificiale puo` essere iniziata per accrescere l'ossigeno disponibile. In aggiunta soffiare aria calda nei polmini puo` aiutare al riscaldamento interno.
Procedura di massaggio cardiaco

8.A.3 Congelamento

Il congelamento risulta dalla prolungata esposizione al freddo. Quanto piu` fa freddo tanto piu` velocemente si ha congelamento. Esso inizia nei tessuti quando la temperatura interna raggiunge i 10 gradi. Tessuti che sono congelati sotto -5°C hanno poche probabilita` di sopravvivere al riscaldamento.
La temperatura dei tessuti al freddo e` regolata da due fattori, la temperatura esterna e il flusso di calore interno. Tutte le ingiurie del freddo descritte sono intimamente connesse al grado della circolazione periferica. Quando questa viene ridotta per prevenire eccessive perdite di calore all'interno, queste condizioni sono piu` probabili.
Al fine di evitare congelamento e altri malanni cauasati dal freddo occorre controllarsi l'un l'altro faccia, guancie, orecchie per segnali di congelamento, autocontrollarsi per aree fredde, piedi bagnati, insensibilita` o anestesia. Nel caso ti accorgi di avere un principio di congelamento, fermati e riscalda l'area affetta (a meno che facendo cosi` incorri in un grande rischio).
Fattori che influenzano le ingiurie dal freddo
Vasodilatazione indotta dal freddo. Quando una mano o un piede viene raffreddato a 15 gradi, si ha una massima vasocostrizione e minimo flusso sanguineo. Se il raffreddamento continua fino a 10 gradi, la vasocostrizione viene interrotta da periodi di vasodilatazione, con una crescita del flusso di sangue e calore. Questa risposta avviene in cicli di 5-10 minuti. Una esposizione prolungata aumenta questa risposta e offre un certo grado di acclimatazione (per es. gli eskimo hanno forti risposte con brevi intervalli).

8.A.3.1 Congelamento dei tessuti

Quando i tessuti cominciano a congelare, cristalli di ghiaccio si formano entro le cellule. Congelando il liquido intracellulare, quello extracellulare penetra nelle cellule e si ha un aumento di sali all'esterno delle cellule. Le cellule possono rompersi a causa dell'aumento di liquido e/o per i cristalli di ghiaccio. Non strofinare i tessuti: causa rottura dei cellule per danneggiamento dovuto ai cristalli di ghiaccio. Quando il ghiaccio fonde c'e` un afflusso di sali nei tessuti che causa un ulteriore danneggiamento della membrana cellulare. I tessuti non possono congelare se la temperatura e` sopra 0 gradi. Deve scendere sotto -2 gradi a causa dai sali discolti. La regioni piu` periferiche e quelle con maggior rapporto superficie/volume sono quelle piu` suscettibili di congelamento (orecchie, naso, dita).
Il congelamento viene classificato in quattro gradi simili a quelli delle bruciature.
  Primo grado: freddo Secondo grado: leggero raffreddamento Terzo grado: congelamento superficiale Quarto grado: congelamento profondo
Sensazione Dolore Possibile sensibilita` Assenza di sensibilita` Assenza di sensibilita`
Sensibilita` Normale o poco meno. Assenza di sensibilta` Assente. Possibile anestesia locale Assente.
Sensazione al tatto Normale Lo strato superficiale e` duro ma il tessuto profondo e` soffice. Soffice Duro
Colore Rossore. L'area puo` essere pallida Pelle bianca, cerea Pelle bianca e legnosa Bianco
  La circulazione e` ridotta per prevenire perdite di calore Congelamento degli strati superficiali dei tessuti. Generalmente reversibile. Principalmente colpisce guancie, lobi degli orecchi, naso, dita. Possibile formazione di vesciche. Coinvolge tutti gli strati cutanei. Necrosi (morte di tessuti). Puo` includere congelamento di muscoli e ossa. Sviluppo di cancrena, puo` richiedere amputazione.
Trattamento   Riscaldare l'area gentilmente, in genere soffiando aria calda, o con contatto con un corpo caldo. Non strofinare per non danneggiare il tessuto colpito che puo` avere cristalli di ghiaccio nelle cellule. Puo` essere riscaldato se l'area coinvolta e` piccola. E` molto difficile riscaldare nuovamente l'appendice senza causare danni.
Il congelamento superficiale in genere coinvolge la distruzione di strati cutanei con risultato di vesciche e piccola perdita di tessuti. Le vesciche si formano dal fluido cellulare rilasciato in seguito a rottura cellulare;
Quando avviene il congelamento c'e` solitamente poco o niente dolore. L'area colpita diviene dura e insensibile. Quando la parte colpita viene riscaldata diventa arrossata, gonfia e dolorante. Vesciche si possono sviluppare e edema puo` aver luogo uno o due giorni dopo. Lo sviluppo di necrosi della pelle o cancrena avviene nei giorni seguenti. La persistenza di freddo e insensibilita` nell'area intorno alla parte rossa e gonfia e` frequentemente un sintomo di sviluppo di cancrena. La delimitazione della parte affetta da cancrena puo` richiede fino a trenta giorni.

8.A.3.2 Trattamento del congelamento

Il trattamento del congelamento di una parte del corpo consiste nel riscaldamento in acqua a 40-44°C (questa temperatura appare calda al tatto) per circa 20 minuti (Principles of Surgery, Schwartz et. al.). Acqua piu` calda puo` provocare danni: controllare con un termometro. Il riscaldamento e` completo quando la parte e` morbida ed ha ripreso colore e sensibilta`. Interrompere il bagno caldo quando la parte e` scongelata.
Rimuovere i vestiti stretti. Evitare di sfregare l'area affetta e non esporla a temperature superiori. Il sollevamento dell'area affetta aiuta a diminuire il rigonfiamento (meno apporto di sangue). Un ambiente sterile e` utile per evitare il pericolo di infezioni. La profilassi del tetano e` consigliata. Ci si puo` aspettare problemi neuro-muscolari a lungo termine: dolori ricorrenti, cambiamenti di temperatura, e sensibilita` al freddo.
Non usare fonti di calore secco: non puo` mantenere bene la temperatura costante a 40-43 gradi, e puo` causare scottature ai tessuti.
Una volta riscaldata la parte colpita deve essere avvolta in garza sterile e protetta dai movimenti e dal freddo. Dopo che e` stata riscaldata la parte colpita non puo` essere usata. E` essenziale impedire che ricongeli. Il ricongelamento dopo riscaldamento causa profondi danni tessutali con la possibilta` di perdita dei tessuti.
Se non si puo` garantire che i tessuti resteranno caldi, non riscaldarli. Una volta che il tessuto e` congelato il danno maggiore e` fatto. Tenerlo congelato non causa ulteriore danno significativo.
Se la persona e` ipotermica e congelata, il primo intervento deve essere mirato al riscaldamento dell'interno. Non riscaldare le parti congelate finche` la temperatura interna non raggiunge 35.5 gradi. Niente alcool: la vasodilatazione puo` accrescere l'ammontare di fluidi Niente fumo: la nicotina come vasocostrittore puo` aumentare le possibilita` di congelamento. Evitare di toccare metalli con la pelle: l'umidita` cutanea puo` congelare a contatto col metallo.

8.A.4 Piede da trincea

Questo e` simile a vesciche da freddo. E` causato da una prolungata esposizione dei piedi a freddo, umidita`, con inattivita`. Puo` aver luogo anche a temperature di 15 gradi, se i piedi sono costantemente bagnati. Puo` succedere coi piedi umidi in inverno, ma non solo (per es. in kayak). Il meccanismo e` il seguente: i piedi bagnati perdono calore 25 volte piu` velocemente che asciutti, percio` il corpo usa la vasocostrizione per ridurre la circolazione periferica nei piedi. I tessuti cutanei cominciano a morire per mancanza di ossigeno, nutrienti, e per accumulo di tossine. La pelle inizialmente e` arrossata con insensibilita`, dolore pungente, e irritazione. Poi diventa pallida e chiazzata, e finalmente color porpora scuro, grigia o blu. I tessuti affetti in genere muoiono e vengono via. Nei casi severi puo` coinvolgere dita, tallone, o l'intero piede. Se la circolazione e` impedita per piu` di 6 ore c'e` danneggiamento permanente ai tessuti; se per piu` di 24 ore la vittima puo` perdere il piede. Il piede-da-trincea causa un danno permanenete al sistema circolatorio rendendo la persona prona a ingiurie da freddo nell'area. Un simile fenomeno puo` capitare alle mani se tenute bagnate per lunghi periodi. Il danno al sistema circolatorio e` noto come fenomeno di Reynaud.
Il trattamento del piede-da-trincea include lavare bene e asciugare i piedi, riscaldarli leggermente, e tenerli sollevati. Dato che il tessuto non e` gelato come in un congelamento severo, camminare e` dannoso. La persona deve essere traspostata (in barella). Dolore e irritazione sono comuni. Usare antidolorifici.
La prevenzione e` il miglior metodo. Mantenere i piedi asciutti, con appropriate calzature. Controllare spesso che i piedi non siano umidi. Possibilmente asciugarli e mettere delle calze asciutte. E` utile anche asciugare all'aria, e massaggiare periodicamente. Non dormire con le calze bagnate. Attenzione che calze strette impediscono la circolazione periferica. Polvere antiperspirante con idrossido di alluminio aiuta a limitare la sudorazione (non ci sono controindicazioni confermate anche se certi studi sembrano mostrare una relazione fra l'alluminio nel corpo e la malattia di Alzheimers).

8.A.5 Vesciche da freddo

Sono causate da ripetute esposizioni della pelle nuda a temperature sotto 9.5 gradi, in particolare guancie e orecchie, e dita. I sintomi sono arrossamento e irritazione dell'area affetta. Donne e bambini sono piu` suscettibili.
L'esposizione al freddo causa danni al sistema capillare periferico, questo danno e` permanente e arrossamento e irritazione ritornano con l'esposizione.

8.A.6 Ingiurie all'occhio

8.A.6.1 Congelamento della Cornea

E` causato da tener gli occhi forzatamente aperti durante forte vento senza gli occhiali chiusi. Il trattamento e` un rapido riscaldamento molto controllato, per es. ponendo una mano calda sopra l'occhio chiuso. Dopo essere stato riscaldato l'occhio deve restare completament coperto per 24-48 ore.

8.A.6.2 Congelamento delle palpebre

Mettere una mano sull'occhio fino a che il ghiaccio fonde e si puo` aprire l'occhio

8.A.6.3 Cecita` da neve

E` una scottatura solare dell'occhio. La prevenzione consiste in buoni occhiali da sole con barriere laterali o occhiali chiusi. La protezione dell'occhio dal sole e` necessaria anche con cielo nuvoloso se si e` sulla neve. Cecita` puo` accadere in una tempesta di neve se la copertura di nuvole e` sottile.
Sintomi: ha luogo 8-12 ore dopo l'esposizione e gli occhi si sentono asciutti e irritati, come se pieni di sabbia. Muoverli o sbattere le palpebre diventa molto doloroso, la luce fa male agli occhi, le palpebre possono esser gonfie, gli occhi arrossati.
Per il trattamento applicare compresse fredde e stare in ambiente scuro. Non strofinare.
BIBLIOGRAFIA

8.A.7 Vestiario

Vestiti di polipropilene e goretex sono un ausilio per mantenere il corpo asciutto e caldo. L'azione asciugante del polipropilene e` eccezzionale. Combinato con una giacca leggera in goretex, permette di fare attivita` fisica in clima rigido senza la necessita` di uno spesso strato di vestiti. Se non e` troppo freddo, una sola maglietta di polipropilene sotto una felpa dovrebbe essere sufficiente per il busto. Per le gambe polipropilene e lycra dovrebbero essere abbastanza.
Se e` freddo, goretex o nylon aiutano a diminuire l'effetto vento. Usare uno strato interno di polipropilene, una maglietta a maniche lunghe opzionale intermedia, e una giacca antivento ingoretex o nylon. Per le gambe una calzamaglia di polipropilene sotto i pantaloni. Per quando e` molto freddo ci sono sovrapantaloni di goretex o nylon. Goretex e` preferibile, perche` e` un tessuto traspirante, ed e` piu` confortevole del nylon. Il nylon non e` traspirante percio` contribuisce all'eccesso di sudorazione. Un berretto di lana o pile aiuta a tener calda la testa. I guanti sono essenziali.
E` importante tener in conto il fattore vento quando si fa attivita` fisica all'aperto. Il movimento veloce contribuisce al fattore vento (pero` questo lo possiamo ignorare, dato che in montagna non ci si muove tanto veloci). Non dimenticare che anche se non si sente subito lo stimolo della sete il nostro corpo abbisogna di rimpiazzare i liquidi persi, percio` e` importante bere. La protezione della pelle e` pure importante: proteggersi dal sole e usare creme idratanti per evitare che la pelle diventi troppo secca.

8.A.8 Fattori Vento

Tabella dei fattori vento: temperature efficace in funzione della velocita del vento e della temperatura dell'aria ferma
Vento Temperatura(C) (km/h) 4.5 4 3.5 0 -4 -9.5 -12 -15 -18 -20.5 -23 -26 -29 -32 -34.5 ----------------------------------------------------------------------------- 8: 2 -1 -4 -7 -10 -13 -16 -19 -22 -25 -28 -31 -34.5 -37 -40 16: -3 -7 -10.5 -14 -17 -21 -24.5 -28 -32 -35 -38 -42 -45.5 -49 -53 24: -7 -10.5 -14.5 -18 -22 -25.5 -29.5 -33 -37 -41 -45 -49 -53 -57 -61 32: -9 -13 -17 -21 -25 -29 -33 -37 -41 -45.5 -49.5 -53 -58 -62 -65.5 40: -10.5 -14.5 -19 -23 -27 -32 -35.6 -40 -44 -48 -53 -57 -61 -65 -69 48: -12 -15.5 -20 -24 -29 -33 -37 -42 -46 -50.5 -54.5 -59 -63 -68 -72 54: -12 -17 -21 -25.5 -30 -34.5 -38 -43 -47 -52 -56 -61 -65 -69.5 -74 64: -13 -17 -22 -26 -30.5 -35 -39.5 -44 -48 -53 -57 -62 -66 -70.5 -75
Tabella dei fattori vento: temperature efficace in funzione della temperatura della aria ferma e della velocita` del vento (in km/ora)
Temp(C) Vento (Km/hour) 8 16 24 32 40 48 56 64 ----------------------------------------------------------------- 10 8.8 4.5 2.2 0.0 -1.1 -2.2 -2.7 -3.3 4.5 2.8 -2.7 -5.5 -7.8 -8.9 -10.5 -11.7 -12.2 -1 -2.8 -8.9 -12.8 -15.5 -17.8 -18.9 -20.0 -21.1 -7 -8.9 -15.5 -20.5 -23.3 -25.0 -27.8 -28.9 -29.4 -12 -14.4 -22.8 -27.8 -31.7 -33.9 -36.1 -37.2 -38.3 -18 -20.5 -29.4 -37.8 -39.4 -42.2 -44.4 -45.0 -89.2 -23 -26.1 -36.1 -42.8 -47.2 -50.5 -52.8 -55.0 -56.1 -29 -32.2 -43.3 -50.0 -55.0 -58.9 -61.7 -63.3 -65.0 -34.5 -37.8 -50.0 -57.8 -63.3 -66.1 -70.0 -72.2 -74.4

marco corvi - Mon Aug 25 12:22:01 2008
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