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8.5 Speleologia glaciale
Per speleologia glaciale intendiamo la pratica speleologica in grotte
ghiacciate (in alta montagna) o in cavita` in ghiacciaio.
In entrambi i casi la presenza del ghiaccio richiede attrezzature
addizionali al normale equipaggiamento speleologico
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634] .
8.5.1 Attrezzatura
Nelle grotte ghiacciate l'uso dei ramponi e` indispensabile per
restare in piedi. Se l'acqua e` gelata non si rischia di
bagnarsi ed e` consigliabile rimpiazzare gli stivali con scarponi
da montagna, che sono piu` rigidi e sopportano meglio i ramponi.
Inoltre gli scarponi sono piu` caldi, ma fintanto che il piede
non si bagna, gli stivali con un buon paio di calzettoni andrebbero
altrettanto bene.
Negli abissi ghiacciati, si usano sempre gli scarponi, e i ramponi non
sarebbero
indispensabili se si progredisce sempre sugli attrezzi, pero`
danno maggior stabilita` quando si appoggiano i piedi.
Utilizzando i ramponi bisogna fare molta attenzione alle corde: queste
infatti possono anche sopportare il calpestio di uno stivale, ma non certo
quello di uno scarpone ramponato.
Attenzione anche ai colpi delle punte nel polpaccio, se si indossano
i ramponi durante la risalita sui bloccanti.
Per i piedi, sopra le calze di lana, si possono portare gambaletti in
neoprene, al posto delle scarpette interne degli scarponi.
Per evitare il raffreddamento delle dita delle mani si sostituiscono i guanti
da grotta con guanti foderati. Nel caso poi dei mulinelli glaciali
e` bene avere moffole
impermeabili. Guantoni da montagna si inzuppano
anche se tengono abbastanza caldo seppur bagnati.
In cavita` molto bagnate sono meglio guanti in neoprene (da immersione
o da canoa).
Anche se Marbach e Rocourt suggeriscono che una giacca
di piumino con dei sovrapantaloni impermeabili possono sostituire
la tuta speleo, la tuta in PVC
(oppure una cerata impermeabile, da vela o canoa)
e` necessaria per proteggersi dall'acqua.
Il completo in goretex e` l'ideale, per protezione e vestibilita`,
anche se puo` far poco contro l'acqua nebulizzata sui terrazzi dei
mulinelli glaciali.
In grotte molto bagnate, e con tratti allagati ci vuole la muta
stagna.
Naturalmente un sottotuta pesante (e un sottocasco
o un passamontagna pesante) sono essenziali
per proteggersi dal freddo.
Un piolet o un martello poilet possono risultare utili quando occorre
tagliare dei gradini in una cascata gelata. In mancanza si ricorre
alla picozza (meglio corta).
Attenzione alla punta ed alla becca durante la progressione
su corda (specialmente in risalita).
Questo viene usato pure per mettere le viti da ghiaccio negli armi.
L'uso del casco e` indispensabile, per protezione contro i piccoli
pezzi di ghiaccio che possono cadere.
Il freddo puo` provocare problemi di congelamento con l'acqua, come per
la speleologia invernale.
Per facilitare l'uso degli attrezzi con le mani guantate e` consigliabile
aggiungere cordini e/o fettuccie ai ganci degli attrezzi.
Per evitare che l'acqua entri negli scarponi si indossano le ghette
impermeabili. Le ghette vanno sotto la tuta (che puo`
vinire fermata da un elastico sopra il polpaccio) e sopra gli scarponi.
Le batterie dell'impianto elettrico durano meno a causa della
temperatura fredda.
8.5.2 Le grotte nel ghiaccio
I mulinelli attivi sono molto bagnati: la cascate d'acqua che entra
forma spruzzi e un intenso stillicidio. In questi casi conviene avere
la saloppette in gorotex (oppure la tuta in PVC, e mettere il cappuccio).
Malgrado le ghette che formano un manicotto fra gambe della tuta e scarponi,
i piedi si bagnano ugualmente.
Le corde si bagnano completamente e sono presto percorse da un velo d'acqua
(forse questo dopo qualche tempo possa comportare dei problemi
ghiacciando).
Per questo ci si prepara all'entrata alla sera, quando la temperatura esterna
cala e quindi i mulinelli sono meno bagnati.
Bisogna programmare di uscire prima dell'alba, per evitare il flusso
giornaliero.
Gli armi di partenza devono essere preventivamente preparati.
Per effettuare gli armi nel ghiaccio si utilizzano viti da ghiaccio
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636] .
Naturalmente bisogna assicurarsi che il ghiaccio sia buono (traslucido):
generalmente lo e`.
Alla partenza si mettono due viti abbastanza separate (due o tre metri)
in modo che lavorino assieme. Si usa una longe fra le due viti e si
assicura la corda a questa longe. Il tal modo le due viti vengono fatte
lavorare contemporaneamente distribuendo il peso su entrambe.
Un problema delle viti e` che, scaldandosi, riducono la tenuta.
Il riscaldamento puo` essere dovuto all'applicazione di tensione sulla vite,
e per quelle posizionate all'esterno dal restare per lungo tempo al sole.
[
634] descrive speciali viti molto piu` lunghi delle normali viti da
ghiaccio e con il filetto opportunamente realizzato per aumentarne la
tenuta.
Per i frazionamenti si usa una sola vite a parete con un moschettone
cui si attacca direttamente la corda, oppure due con un armo a coniglio.
Nei mulinelli si arma ad una distanza di sicurezza dall'orlo (cinque metri)
e si fraziona immediatamente sotto l'orlo, appena la parete diventa verticale.
Il passaggio dei frazionamenti non presenta alcun problema: i ramponi servono
a formare dei comodi appoggi infilandone le punte
anteriori nel ghiaccio.
I bloccanti da risalita scivolano pericolosamente sulle
corde ghiacciate. A parte la difficolta` di risalita questo puo`
provocare seri pericoli di caduta.
Se la corda e` ricoperta da troppo ghiaccio si puo` usare la testa
del discensore per spezzarlo e rimuoverlo: si fa passare la corda nella
testa del discensore e si muove questo in senso circolare e su` e giu`
finche' il ghiaccio e` eliminato.
8.5.3 Il ghiaccio in grotta
Il ghiaccio sotterraneo e` formato per congelamento dell'acqua
di infiltrazione che esce all'aria fredda della cavita`, o per
congelamento dell'umidita` atmosferica.
Le precipitazioni meteorologiche non intervengono, o intervengono
molto poco, salvo in prossimita` dei pozzi a neve.
Il ghiaccio cosi` formato e` generalmente compatto, sovente
anche traslucido.
E` percio' necessario progradire in cordata come su un ghiacciaio,
dove si puo` sempre trovare un crepaccio nascosto.
Nei passaggi a forte pendenza si forma la squadra.
I meandri sono percorsi sempre assicurato con la corda come in un traverso.
Nei laminatoi e nei budelli ci si assicura sempre.
marco corvi - Mon Aug 25 12:40:20 2008
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