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Elisabeth Vig�e Le Brun
Ritratto di Maria Antonietta eseguito nel 1785 per il Minist�re des Affaires Entrang�res.
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Alexandre Kucharski
Questo dipinto � una versione a colori tratta dal ritratto di Maria Antonietta eseguito da Elisabeth Vig�e Le Brun per il Ministero degli Affari Esteri nel 1785.
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Elisabeth Vig�e Le Brun
Probabile copia del ritratto della Regina eseguito nel 1785 per il Minist�re des Affaires Entrang�res.
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Adolf Ulrich Wertm�ller, 1785, Museo Nazionale, Stoccolma
Maria Antonietta passeggia nel parco di Versailles con i figli, Louis Charles e Madame
Royale. Il dipinto venne ordinato dalla regina per essere offerto al re di Svezia Gustavo III. Il pittore svedese Wertm�ller, al quale Maria Antonietta aveva accordato delle lunghe sedute di posa, si fece fare dei manichini come modelli e delle bambole che imitavano le pettinature della Regina fabbricate dal "divino" L�onard Cadet. Questo spiega la rigidita' delle spalle e del busto nei ritratti da lui eseguiti. Quando il dipinto venne esposto, a nessuno piacque veramente, sia per la scarsa somiglianza fisionomica, sia perch� la regina dimostrava "poca dignit�": per questa ragione Wertm�ller dovette apportare al dipinto svariate modifiche, ad esempio, nel ritratto originale, la regina aveva il volto girato dalla parte opposta e il Tempio dell'amore era pi� in mostra. Gustavo III, re di Svezia, prese il dipinto nell'agosto del 1786, quando il pittore fin� di apportare le modifiche. Una copia di questo dipinto � conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna (?)
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1786, Elisabeth Vig�e Lebrun, collezione del principe Ludwig von Hessen und bei Rhein, Wolfsgarten, Germania
Maria Antonietta venne raffigurata con un cappello di paglia in testa e vestita di
mussola bianca con maniche plissettate e aderenti. Venne esposto al Salon del 1786,
ma l' impopolarita' della regina era gia' molto forte e le malelingue dissero che la
regina si era fatta ritrarre in camicia.
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Elisabeth Vig�e Le Brun, 1786, Louvre, Parigi
Ritratto di Maria Antonietta
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Elisabeth Vig�e Le Brun, 1786, Istituto d' arte, Detroit
Probabile copia del ritratto a figura intera di Maria Antonietta con l'abito blu e un libro in mano. Spesso la Regina incaricava Elisabeth Vig�e Le Brun di eseguire delle copie dei suoi ritratti piu' famosi per farne dono a nobili, ambasciatori, o monarchi. La pittrice si limitava a diversificare gli abiti o alcuni particolari (come il cappellino o i gioielli) e a semplificare il ritratto dipingendo a mezzo busto.
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Elisabeth Vig�e Le Brun
Questo ritratto (anch'esso probabile copia di quello del 1786) era conservato nella camera della prima figlia di Maria Antonietta, Madame Royale. Venne rovinato dalla baionetta di un rivoluzionario alle Tuileries.
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Pastello, collezione privata, Parkstone, Dorset
Ritratto di Maria Antonietta.
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Dumont, gouache
Maria Antonietta nel parco del palazzo del Trianon.
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Elisabeth Vig�e Le Brun, 1788, Louvre, Parigi
Maria Antonietta e i figli. Questo � l'ultimo ritratto dei trenta commissionati alla
Le Brun da parte di Maria Antonietta: vengono rappresentati la regina che tiene sulle
ginocchia Louis Charles, Madame Royale e Louis Joseph vicino ad una culla vuota. La
culla ricordava l' ultima figlia di Maria Antonietta, Maria Sofia, che mor�
prematuramente all' et� di un anno per difficolt� respiratorie. Un anno dopo la
realizzazione del dipinto, anche Luigi Giuseppe morir�: questo sar� per la regina un duro
colpo, tanto che si vedr� costretta a spostare la sua collocazione poich� non riusciva
a trattenere le lacrime ogni volta che lo guardava. Il quadro fu esposto al Salon nel
1788 ed ebbe pareri discordi: anche se l' intezione della pittrice e della regina era
quella di mostrare quest'ultima come una madre, mal si adattava il suo abito di velluto
rosso, e il fatto che la famiglia reale posasse proprio davanti alla Galleria degli
Specchi, risuonava come monito pronto a ricordare che Maria Antonietta restava comunque
la regina.
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Franz von Matsch, Historisches Museum der Stadt Wien, 1908
I principi tedeschi, guidati dall' imperatore Guglielmo II,
porgono gli auguri a Francesco Giuseppe per il sessantenario del suo regno. La scena si
svolge nel grande salotto da ricevimento dell' imperatrice Maria Teresa: questa sala
prese il nome di "Stanza di Maria Antonietta" grazie all' arazzo che un tempo
l' addobbava; donato dall' imperatore Napoleone III, mostrava la regina di Francia e i
suoi tre figli cos� com' era stata ritratta da Elisabeth Vig�e Lebrun nel 1788.
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Hofmobiliendepot, Vienna, Austria
Uno splendido busto di marmo della regina Maria Antonietta.
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Elisabeth Vig�e Le Brun, 1788, Versailles
Maria Antonietta
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Adolf Ulrich Wertmuller, 1788, Kunsthistorisches Museum, Vienna
Probabile copia del ritratto esegiuto da Elisabeth Vig�e Le Brun.
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Adolf Ulrich Wertmuller, collezione di M. Partiot
Maria Antonietta vestita da amazzane. Con questo ritratto il pittore voleva dimostrare il suo talento. Il ritratto venne donato dalla regina a Mme Campan e passato poi alla sorella di quest'ultima, Madame Augui�. Modificato durante la Rivoluzione per rendere il soggetto irriconoscibile, il cappello venne cancellato e il vestito coperto da una vestaglia bianca. Restaurato da Isabey, che mor� senza finire la pulitura del cappello, venne ereditato dal figlio che lo pose in una cornica di moda all'epoca.
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Scuola francese del XVIII secolo, olio su tela
Maria Antonietta, regina di Francia.
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Alexandre Kucharski, 1792, Versailles
Il dipinto a pastello venne eseguito alle Tuileries, ma fu poi lasciato incompiuto.
In basso a sinistra � ancora visibile un colpo di picca inferto al quadro da un
rivoluzionario. Molti dissero che all' epoca Maria Antonietta avesse perso molta della
sua bellezza, ma il pittore polacco, ci mostra una donna che pare avere pi�
dei suoi 36 anni, pero' ancora infinitamente seducente ed attraente. Le labbra sono
ancora quelle di una donna orgogliosa, ma lo sguardo sembra porsi un interrogativo a
cui non riesce a darsi una risposta: "Perche'?"
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Ritratto ottocentesco di Maria Antonietta eseguito da Theophile Gide.
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1793, Alexandre Kucharski, pastello
Maria Antonietta nella torre del Tempio.
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Sophie Prieur, 1793, Museo Carnavalet
Maria Antonietta imprigionata alla Conciergerie.
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Ricamo di Maria Antonietta
Questo e' l'ultimo ricamo eseguito da Maria Antonietta durante la sua prigionia alla Conciergerie. Venne donato da Sophie de Condorcet a Giulia Beccaria ed � oggi conservato nella casa di Alessandro Manzoni a Milano.
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Gervais Simon
Maria Antonietta alla Conciergerie
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XIX secolo, Museo della Conciergerie
Ritratto ottocentesco della regina che la raffigura alla Conciergerie prima dell'esecuzione, mentre riceve l'estrema unzione.
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Baader Louis-Marie, Museo delle Belle Arti e di Archeologia, Renees, Francia
L'ultimo mattino di Maria Antonietta.
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Louis David, 1793
"All' angolo di Rue Saint-Honor�, dove si trova il Caff� della Reggenza, c'� un uomo che
attende con la matita pronta e un foglio di carta in mano. E' Louis David, uno dei piu'
frandi artisti del suo tempo. Benche' sia un' anima servile e un cuore codardo, quest'
uomo ha un occhio incomparabile, una mano infallibile. Con una sola linea egli ha
fissato in modo imperituro sul quel semplice foglio il volto della regina avviata al
patibolo: e' uno schizzo grandioso e orrendo, attinto con indicibile energia direttamente
alla vita. Vediamo una donna invecchiata, non piu' bella, solo ancora superba: ha la
bocca alteramente serrata come per un grido rivolto all' interno, lo sguardo indifferente
e lontano, e siede su quella carretta infame, con le mani legate sul dorso, tanto eretta
e baldanzosa, che la si direbbe seduta su un trono. Ogni linea del volto impenetrabile
esprime disprezzo, il tronco proteso riafferma un' incrollabile fermezza; la
rassegnazione che si e' trasformata in sfida, la sofferenza che e' divenuta energia,
conferiscono alla dolorosa figura una nuova e terribile maesta'. Persino l' odio non
puo', in quello schizzo, rinnegare la nobilta' con cui Maria Antonietta nel suo
grandioso atteggiamento ha superato l' onta dell' infame veicolo."
(Stefan Zweig)
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Marchesa De Brehan, 1794, Mus�e de la Ville de Paris
Maria Antonietta con l' abito da lutto nella prigione del Tempio. Questo ritratto fu ispirato dal pastello eseguito da Kucharski. Attualmente si e' a conoscenza di una copia che differisce da questa solamente per una modifica apportata nel medaglione indossato dalla regina.
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Elisabeth Vig�e Le Brun, 1800
Ritratto postumo della regina.
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