di Margherita Hack
La meccanica celeste
– a partire
dal seicento fino algli inizi del novecento – e’ stato il campo
principale
della ricerca astronomica. Poi i progressi della spettroscopia
astronomica,
della fisica della radiazione, le teorie sulla struttura interna delle
stelle e
della loro evoluzione, in una parola l’astrofisica, hanno preso il
sopravvento.
La meccanica celeste sembrava un campo che aveva raggiunto piena
maturita’ e in
cui c’era ben poco da fare di nuovo, mentre l’astrofisica era in piena
e rapida
evoluzione. Poi l’avvento della radioastronomia e – a partire dagli
anni
sessanta – dei satelliti per uso astronomico, che permettevano lo
studio fisico
dell’universo tramite l’intero spettro elettromagnetico, tendevano a
relegare
ancora di piu’ la meccanica celeste fra le scienze ormai piene di
polvere. E
invece sono state proprio le scienze spaziali a farla tornare di grande
attualità.
Un grande merito lo
ha avuto un
italiano, Giuseppe Colombo, che fu l’inventore del metodo del “rimpallo
gravitazionale”. Grazie a questo metodo le sonde interplanetarie, prime
fra
queste i Pioneer e i Voyager, hanno potuto esplorare il
sistema
solare utilizzando un minimo di combustibile e sfruttando invece gli
effetti
gravitazionali dei pianeti. Questi, modificando le orbite iniziali
delle sonde
con le loro spinte gravitazionali, le costringevano a percorsi
obbligati
“fondandole” da un pianeta all’altro.
Mentre i libri di
divulgazione
dll’astrofisica sono ritenuti piu’ accessibili ai profani, che si
entusiasmano
davanti alle belle immagini colorate delle galassie e delle nubi di
gas, la
meccanica celeste e’ ritenuta un campo per addetti ai lavori con solide
conoscenze
di matematica. Ebbene il libro di Alessandra Celletti e Ettore Perozzi
sfata
questi pregiudizi e e mostra come la meccanica celeste possa essere
anch’essa
un campo affascinante. I due autori riescono a spiegare con grande
chiarezza,
senza formule e usando un linguaggio semplice e piacevole, tutti i
principali
argomenti della moderna meccanica celeste. Ed e’ proprio per questo che
dovrebbe essere letto anche dagli studenti delle scuole medie
superiori, per i
quali spesso anche le tre leggi di Keplero restano vuote formule; e
ancora piu’
oscuro resta il significato delle perturbazioni e il meccanismo delle
maree,
affrontati nel primo capitolo. Lo stesso si puo’ dire del caos, un tema
oggi di
moda ma senza sapere davvero cosa significhi; dell’insolubile problema
dei tre
corpi; delle risonanze, che si osservano numerose nel sistema solare.
Tutti
argomenti trattati anch’essi in modo esauriente e chiaro.
Fra gli argomenti
che piu’
incuriosiscono e preoccupano il grande pubblico, va citata la scomparsa
dei dinosauri
e la sua possibile coincidenza con un avvenimento astronomico
catastrofico,
come la caduta di un asteroide sulla Terra. Le attuali raffinate
tecniche di
osservazione hanno mostrato l’esistenza di numerosi piccoli asteroidi,
con
diametri di una diecina di metri, che girano attorno al Sole su orbite
prossime
a quelle della Terra, per cui ogni giorno fra la Terra e la Luna ne
passano una
cinquantina. Il rischio di unos contro e’ minimo, ma non del tutto
improbabile.
L’esplosione di Tunguska in Siberia del 1908 viene infatti attribuita a
un
fenomeno simile. Percio’ e’ iniziata una collaborazione internazionale
per
tenere d’occhio quegli asteroidi che in base alle loro orbite
potrebbero essere
piu’ pericolosi. E c’e’ anche qualcuno fra i militari e gli scienziati
americani che pensa di riciclare il progetto “Guerre Stellari” per
avvistare,
deviare o addirittura distruggere gli asteroidi che minacciano un
impatto con
il nostro pianetA. Per nostra fortuna il Sole, con la sua grande massa,
che e’
piu’ di trecentomila volte quella della Terra, ne attira
gravitazionalmente la
maggior parte. Altri appassionanti problemi a cui si comincia appena
ora a
tentare di dare risposte, riguardano l’esistenza di pianeti attorno ad
altre
stelle e i futuri viaggi spaziali ai confini del sistema solare ed
oltre.
Tanti interrogativi,
tante false
credenze e paure e tanta ignoranza sull’astronomia, la sua importanza e
i suoi
metodi potranno trovare risposte dalla lettura di questo “valzer dei
pianeti”.
Non fatevi spaventare dal titolo Meccanica Celeste, perche’ non
ce n’e’
proprio ragione.