Convegno internazionale di Studi
"Nei luoghi della Cognizione del dolore. Carlo Emilio Gadda, Longone al Segrino e la Brianza"
Venerdì 6 - Sabato 7 maggio 2005 - Erba – Longone al Segrino – Eupilio
“Nell’infanzia e giovinezza fino a tutto il 1924-25 ebbero
importanza psichico-immaginativa per il Nostro le località di Milano,
Monza: zona di campagna […]: la Brianza (Erba, Longone, Lago del Segrino).
Suo padre costruì una fottuta casa di campagna a Longone nel ‘99-‘900
e questa strampalata casa gli rimase appiccicata fino al 1937. Panorama stupendo
sui laghi brianzoli, Monte Resegone”.
Carlo Emilio Gadda, Scheda autobiografica.
Presentazione
Istituito nell’autunno del 2004, con il patrocinio del comune di Longone
al Segrino e di altre amministrazioni locali (Comune di Erba, di Eupilio, Comunità
montana del Triangolo Lariano), il Centro Studi Carlo Emilio Gadda
si propone l’obiettivo di promuovere iniziative culturali che ricordino
i profondi legami fra lo scrittore milanese ed il territorio circostante Longone
al Segrino, dove il padre fece costruire una villa. Come è noto, la villa
costituisce la scenografia di una delle opere più note di Gadda, la ‘tragica
autobiografia’ della Cognizione del dolore, dove il territorio erbese
è travestito da Sud America.
Sugli intricati rapporti fra il cittadino Gadda e l’ambiente brianzolo,
allora in prevalenza contadino e abitato da ‘cavernicoli’ e ‘calibani
gutturaloidi’, il convegno intende porre l’attenzione. Non si tratta
semplicemente di recuperare la memoria di un ‘concittadino’ e consentire
agli attuali abitanti della Brianza di riconciliarsi con essa, ma soprattutto
di promuovere queste zone a luoghi letterari di primaria rilevanza nel contesto
della cultura, non solo italiana, del Novecento: nella speranza di poter contribuire
alla nascita di un parco letterario della Brianza, dove il turista possa ritrovare
quanto ha letto nelle pagine di Parini, di Foscolo, di Testori e di Pontiggia,
per citare solo alcuni degli scrittori che hanno contribuito a far conoscere
queste località.
Per la prima volta un convegno di studi è specificamente dedicato ad
una delle opere più ricche e impegnative di Gadda. I contributi di alcuni
fra i massimi studiosi del ‘gran lombardo’ aspirano a promuovere
una riflessione critica su temi e motivi della Cognizione e si soffermano in
particolare sul nodo teorico conoscenza-dolore. Si finisce così per muoversi
sul crinale in cui si intrecciano letteratura e filosofia, un groviglio, uno
gnommero non sgradito all’ingegnere Gadda che proprio a Longone compose
molte pagine del suo saggio filosofico ‘La Meditazione milanese’.
“Questa terra felice, denominata Breanza, da ‘bre’ che significa fortunato, è tra le più ridenti e verdi della provincia nostra ed è la natural sedia di quelle amplissime e venustissime ville che i maggiori nostri edificarono a loro dimora per l’ozio loro, dopo le urbane contenzioni e li affanni delle politiche invidie …
… Ed è ottava felicità di Breanza che potrà
murare un dì marmora pubbliche, inscritte al mio nome con dire:
Qui sul colle ch’è aperto al cielo e ridente
Non si accomunò con i vivi
Il marchese della Nobile Miseria.
Viaggi di Gulliver, cioè del Gaddus.
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