home page | Filosofia del Novecento | filosofi italiani del Novecento | 

Ludovico Antonio Muratori

Vignola 1672 - Modena 1750

Con i saggi delle Antiquitates italicae medii aevi (1738-43) si pone nella direzione della laicizzazione dei testi storici. Corrisponde con Vico, Giannone, Leibniz. Era stato quest'ultimo a raccomandare il riordino degli archivi degli Estensi, per realizzare il quale duca Rinaldo di Modena chiamò il Muratori.  

Oltre agli  Annali d'Italia e alle Antiquità estensi, allarga la sua attività al diritto e alla politica in una visione preilluministica. In Della regolata divozione dei cristiani finalizza la devozione allo sviluppo ragionevole della socialità. Elaborò anche posizioni giurisdizionaliste in Dei difetti della giurisprudenza nell'ottica però della semplificazione legislativa e procedurale. Dopo la guerra di Successione austriaca (1740-48) ebbe ampia diffusione l'opuscolo Della pubblica felicità nel quale indicava come necessario il passaggio dalla ragion di stato all’idea della pubblica felicità come guida per la politica e per il governo.

Ludovico Muratori, TO:Museo del Risorgimeento

Vanamente ipotizza una "Repubblica delle lettere italiane" che prefigura il Risorgimento nazionale. Vanamente perché il tentativo di un'organizzazione sovra-localistica cozzava contro interessi statuali precostituiti e troppe paure degli intellettuali italiani.

home page | Filosofia del Novecento | filosofi italiani del Novecento  

Hosted by www.Geocities.ws

1