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Pierre-Joseph Proudhon

(Besançon 1809-1865)
Proudhon la proprietà è un furto 

[Qu'est-ce que la propriété?,1840]

Gustave Courbet, Proudhon (particolare), 1853-65Pari:Petit Palais. Il pittore, amico di P. dal 1852, fu esiliato proprio per le sue attività nell'ambito della Comune

Fin da piccolo costretto a lavori precari (tra i quali il guardiano di mucche), a dieci anni riesce ad entrare come borsista nel collegio reale di Besançon, ma non riesca a concludere gli studi per motivi economici.

Nel 1840 pubblica la sua prima opera Qu'est-ce que la propriété?, che provoca una situazione di scandalo, e tra l'altro suscita l'ammirazione del giovane Marx. Il libro può essere considerato anche oggi come la base della teoria anarchica, oltre che come contributo all'idea socialista.

Nel 1846,pubblica "La philosophie de la misère", che troverà una risposta critica da parte di Marx nella "Misère de la philosophie".

Appoggia - pur se con qualche riserva - la rivoluzione del febbraio 1848, anno in cui fa uscire il primo giornale anarchico, Le Représentant du Peuple e anno in cui viene eletto all'Assemblea Nazionale. Nel gennaio 1849 crea la Banque du Peuple, immediatamente bloccata dal governo.  Costretto all'esilio, poi imprigionato per tre anni, nel 1851 pubblica "Idée générale de la révolution au XIX ème siècle", in cui si propone un ideale di società anarchica fondata su contratti liberamente condivisi e sull'idea di comuni federati liberamente.  Da quest'anno si proclama "volontario federalista".

Nuovametne condannato al carcere nel 1858, fugge in Belgio; poi rientra in Francia nel 1862. Notevole il suo influsso sul nascente movimento operaio, in particolare sui militanti della I internazionale.

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