home page | Filosofia del Novecento | filosofi italiani del Novecento | psicologia umana | sociologi
Dolci
le idee
A Nomadelfia elabora concetti forti, "Perdona settanta
volte sette", "non giudicare, per non essere giudicato" e
"togli la trave dal tuo occhio prima di togliere il fuscello dall'occhio
del tuo prossimo".
Un concetto di Danilo Dolci era "fiducia", ossia "fede"
nella capacità di ognuno (capacitazione) di partecipare alla lotta per
la propria lenta trasformazione. Sviluppò in collaborazione con Aldo Capitini
la nuova strategia della lotta nonviolenta e l'evangelismo laico sociodinamico.
Su tale linea costruisce la "Citta' di Dio", modellata su Nomadelfia,
a Trappeto (TP).
Lo sviluppo della potenza in ogni persona e' una virtù, ed e'
il presupposto più importante per lo sviluppo della creatività e della
democrazia.
Il "dialogo delle polarità" o "scienza della complessità"
(Prigogine) stava alla base del suo intervento sociale. Vitale e' per il
sociologo della comunicazione la "terapia di gruppo". Egli
sostiene, infatti, che gli operatori sociali devono essere dei "medici
sociali", che devono curare le malattie costituzionali croniche dei
parassitati e dei parassiti senza giudicare.
Con Aldo Capitini e con Johan Galtung elabora e sviluppa ulteriormente i
concetti gandhiani della rivoluzione nonviolenta. Il "regno di Dio"
diventa per Dolci "democrazia maieutica".
Nel 1973, quando Dolci trasferisce il perno del suo impegno in Sicilia dalla
sfera sociale a quella socioculturale, nasce il concetto filosofico della "poesia dei poli complementari". Traduce il
precetto evangelico dell'amore del prossimo in "cerco di comunicare
costruttivamente con il mio avversario".
Danilo Dolci si aspettava un lento risveglio delle popolazioni nel giro di
qualche generazione fino al salto evolutivo della coscienza collettiva; egli
pensava che ciò sarebbe stato possibile "non appena questa diverrà capace
di realizzare in ogni ambito l'idea delle strutture sociali maieutiche" ed
il "dialogo poetico degli estremi".
FONTI
Vito La Fata ([email protected]): Ho
usato la sintesi di un articolo [(su "Il siculo",2001,I, n.
1-ott.-nov) di un continuatore di Dolci, comparsa nel Foglio di
approfondimento Centro di ricerca per la pace di Viterbo [email protected],
2002, 419 (18 novembre)]
Giacinto Spagnoletti, Conversazioni con Danilo Dolci, MI:Mondadori, 1977.
home page | Filosofia del Novecento | filosofi italiani del Novecento | psicologia umana | sociologi