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ISTITUZIONI MAGISTRALI E DI TIROCINIO nell'Italia postunitaria

Raccolgo materiale che riguarda le scuole di formazione magistrale.

 

TIROCINIO: fino a fine '800 fu essenzialmente un pio desiderio, teoricamente riconosciuto ma attuato solo sporadicamente. Il ministro BERTI in una relazione del 1867 alla Camera parlava del tirocinio come verifica della attitudine didattica degli aspiranti maestri e il CESCA [1900] intendeva la pedagogia come scienza normativa basata sul tirocinio come necessario metodo di crescita del "criterio pedagogico". In un articolo del Progresso educativo [1869] si suggeriva al ministro Broglio di inserire all'interno di ogni scuola normale (triennale) una "scuola esemplare" cioè una scuola di tirocinio. MARTINAZZOLI  [1905] riferendo l'esperienza fatta per 23 anni dal GELMINI nelle scuole normali, parla - riferendosi al 1870 - di "simulazione" ("una alunna delle scuole normali fingeva di fare la maestra e le altre le bambine"), e indica nei programmi del 1890 una svolta, con l'istituzione dell'obbligo del tirocinio. Ma il tutto fu inteso contenutisticamente: "... vi furono di quelli che obbligarono gli allievi normalisti ad esporre per un'ora intera mezza storia d'Italia...". 

La legge Gianturco 293/12.7.1896 e relativo regolamento, insieme ai programmi del 19.10.1897, indicano che il tirocinante, affidato al docente di Pedagogia e al Direttore, deve essere guidato a conoscere l'insieme dell'organizzazione educativa elementare. I maestri sono tenuti a consigliare il praticante (che deve tenere un Diario delle esercitazioni) anche sul piano metodologico e didattico. Il diploma doveva essere concesso solo dopo un anno di "lodevole tirocinio". Ma il regolamento fu disatteso dai comuni, che lo dovevano attuare finanziariamente. Pedagogicamente però vennero date indicazioni concrete sul tirocinio (SALERNO 1899 e GIUFFRIDA 1910). Gli allievi delle scuole normali ricevono insieme alla licenza il diploma di abilitazione solo se hanno conseguito una valutazione sufficiente nell'attitudine didattica (15 ore di tirocinio settimanali per 1 anno). I privatisti possono accedere al concorso solo previa frequenza di corsi biennali di tirocinio che terminano con una prova di lezione pratica (Regolamento degli esami 598/13.10.1904). Con la legge Daneo-Credaro 487/4.6.1911 ogni scuola normale governativa viene dirige un intero corso di scuola elementare. Il Tirocinio è di 10 ore settimanali. Con  il R.D. 1054/6.5.1923 la Scuola Normale si trasforma in Istituto Magistrale di durata quadriennale, ma la  scuola  elementare di tirocinio venne abolita, e l'attività di tirocinio inserita nell'area della pedagogia e filosofia (senza alcuna indicazione concreta sullo svolgimento del tirocinio, per cui di fatto le ore dedicate al tirocinio vennero utilizzate come ore di pedagogia e filosofia). Dieci anni dopo (R.D. 1286/1933 - confermato poi dalla CM 12/9/46) il tirocinio venne reintrodotto come obbligatorio nell'istituto Magistrale. Questo R.D. è in vigore fino al 2001, quando cesseranno di fatto le attività degli Istituti magistrali.

 

Referenze:

(mi baso per adesso su VOCATURO 2000, integrato con appunti miei)

CESCA 1900: G. Cesca, Principi di Pedagogia generale, TO:Paravia, 1900

GIUFFRIDA 1910: S. Giuffrida, Nuovo corso di pedagogia elementare, To:Grato Scioldo, 1910

MARTINAZZOLI 1905, Dizionario Illustrato di Pedagogia, MI:Vallardi, 1905, sub voce

Progresso educativo 1869: Delle scuole normali primarie e della necessità di riformarle, in Progresso Pedagogico, 1869, aprile (cit. in MARTINAZZOLI 1905)

SALERNO 1899: G. Salerno, Manuale di Tirocinio, PG:tipografia Cantucci, 1899

VOCATURO 2000: Rosa I. Vocaturo, La tela di Penelope, Scuola Italiana Moderna, 2000, 19, 14-17

 

 

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