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Questioni di Pedagogia e Didattica-

domande aperte

 

  

18/1/95 L'attuale sistema mondiale di informazione digitale, costruito su tecnologia e software americano (IBM,Microsoft, Disney), rischia di annullare l'unicità delle varie culture (europee, asiatiche) in quanto tende ad omogeneizzare TUTTI I CONTENUTI che viaggiano su tale supporto informatico attraverso schemi e paradigmi espressivi immediatamente fruibili dal pubblico americano (p. e. in un programma Topolino può essere la guida che presenta i quadri del Rinascimento Italiano). Giudichi questo un rischio effettivo? Pensi che l'Europa possa evitare tali rischi di perdita di identità culturale, senza però rifiutare le nuove tecnologie?

2.Per insegnare al ragazzo occorre conoscerlo, per insegnare a sè occorre conoscersi. Valuta questa conclusione a cui è arrivata una recente ricerca (Bandino-Ranieri, La disponibilità ad apprendere, MI, Cortina, 1995)

3.La tua istruzione e la tua educazione si concluderanno con l'esame di maturità. Astraendo dalla tua particolare decisione, cerca di individuare alcuni motivi per i quali nel prossimo secolo sono prevedibili un' istruzione ed un'educazione ricorrenti e/o permanenti.

4.Un decimo degli adulti italiani è ancora privo di qualsiasi titolo scolastico, un altro terzo ha un'istruzione elementare. Secondo te è recuperabile questo "gap", cioè questo dislivello rispetto alla media europea (80% di diplomati, 20% di laureati)?

5.In relazione al punto 4, è possibile affrontare in Italia in modo positivo il problema dell'alfabetizzazione informatica?

6.Nella scuola elementare italiana del 2000, quali sono secondo te le priorità dal punto di vista dell'interesse della società (istruzione scientifica, istruzione letteraria, artistica, fisica, religiosa...)?

7.Recenti studi hanno evidenziato che il "dolore mentale" fa parte ( insieme al piacere-meraviglia di fronte a sempre nuovi punti di vista) di un APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO. Se un corretto apprendimento non potrà sicuramente cancellare tale dolore, dovrà comunque dare la possibilità/capacità di modulare e tollerare tale fatica? Ha ancora senso in concetto kantiano di "sforzo"?

8.E' possibile insegnare la filosofia anche ai bambini?

9.Il CRITERIO è uno strumento di giudizio (come l'ascia è uno strumento per tagliare). Possiamo insegnare agli alunni delle scuole di base un criterio per ragionare (p.e. definire premesse e metodo, ed operare giudizi di conseguenza)?

10.Il pensiero critico (che si basa cioè su metodi/criteri in parte o del tutto a priori) è uno strumento utile o necessario alla soluzione di problemi concreti?

E' assurdo pensare che la realtà sia così come la vediamo. La verità assoluta si può raggiungere solo rinunciando a se stessi. Cosa pensi di questa affermazione di un alunno di II liceo?

Chimica e biologia non hanno molto in comune con la filosofia: Sei d'accordo?

Qual è  il metodo migliore per studiare filosofia?

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