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Sāndor Ferenczi

1873 -1933

Dopo aver letto la Traudeutung incontra Freud e ne diviene uno dei principali collaboratori, fino a formare il  "Comitato" cioč il nucleo che difende la teoria freudiana contro le modificazioni apportatevi da Jung, Adler e altri.

Fonda nel 1913 la Societā Psicanalitica Ungherese e nel 1918 insegna psicanalisi all'universitā di Budapest (ma vi fu estromesso per le sue idee socialiste dopo la violenta repressione del regime rivoluzionario di Béla Kun). Promosse la nascita della Associazione psicanalitica internazionale, e per alcuni anni ne fu presidente. 

Ferenczi nel 1922

Sostiene la stretta connessione organico-mentale, all'interno di una dinamica biopsichica. Assertore dell'unificazione di biologia e psicanalisi definisce l'inconscio collettivo come un insieme di aspetti e simboli ancorati alla corporeitā e agli istinti sessuali.  

Nella sua opera fondamentale (Thalassa, psicoanalisi della vita sessuale, del 1924) applica alla psicanalisi la teoria di Haeckel (l'ontogenesi ricapitola la filogenesi), per cui l'esperienza traumatica del parto ripete quella della separazione dei primi vertebrati dall'ambiente marino (Thalatta). In coito si presenta in questa dimensione, come un desiderio inconscio di ritorno nel grembo materno e di nostalgia  per la vita acquatica. 

Vedo che la nostalgia č un tema caro anche a Freud, che ne rievoca il senso - calato sulla propria personale odissea - quando, il 6 giugno 1938, due giorni dopo la sua partenza da Vienna nazista per il forzato - e breve per la morte attesa - esilio londinese, scrive a Max Eitington "il senso di trionfo della liberazione si mescola troppo con il cordoglio, perché abbiamo sempre amato la prigione da cui ci hanno rilasciato" (Freud, Lettere 1873-1939).

Max Eitington nel 1922

 

 

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