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Paul Feyerabend (1924-1994)
Allievo di Popper, teorico (e praticante) dell'anarchismo epistemologico.
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Tutto va bene (Anything goes)
Per VERCELLESE 1994, 248 è da tenere sempre presente questa massima, per evitare il "totalitarismo" di una scienza o di una cultura singola. |
Paul Feyerabend (vivente) arriva alla completa liberalizzazione della scienza: ogni legge-teoria non è confrontabile con un'altra in quanto rappresenta una visione storicamente determinata. Non c'è differenza, estremizzando, tra teoria scientifica e teoria artistica,nel senso che "qualsiasi cosa va bene" (anarchismo metodologico).
La filosofia non può avanzare pretese a priori di fissazione delle regole e delle metodologie dello studio scientifico. La scienza non ha un accesso privilegiato alla verità, la quale ha origini storiche e si colloca in una determinata tradizione culturale. La scienza non ha uno "statuto epistemologico" che la differenzi sostanzialmente dalle altre attività culturali umane. E' una tradizione culturale al pari delle altre, e quindi non può pretendere di soppiantare la altre culture. In sostanza, si auspica la convivenza ed il pluralismo dei saperi.
Naturalmente si è tirato addosso l'opposizione di tutte le accademie scientifiche. Ma non si può rigettare la sua constatazione che ogni grande "scoperta scientifica" è stata fatta VIOLANDO e non rispettando le regole ed il metodo contemporanei.
fonti
VERCELLESE 1994 Michele Vercellese, Cogito ergo sum. Breve storia della filosofia, MI:Garzanti, 1994 (un giro guidato nell'universo filosofico in 50 massime commentate)
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