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*Fiodor DOSTOEVSKIJ

 

Per Berdjaev D. pone necessariamente dionisismo e tragedia. Il filone razionalista, a partire da Platone, ha sempre rifiutato tale ipotesi binaria. Ma invece in Russia D. ha precorso i tempi, ponendo (all'interno di una società ancora feudale) il tema dell'inseparatezza del dionisiaco e del tragico, e dando spazio a tutta la successiva metafisica  russa, fino ad oggi. 

La libertà è libertà e non un bene.

   

 Un bene che non sia libero non è un bene; un bene  che sia un bene - e dunque libero - presuppone la libertà del male. Se non ci fosse la libertà, il mondo e i suoi orrori sarebbero pura insensatezza, né Dio potrebbe essere accettato. Di qui l'ateismo - nato come obiezione a Dio, come impossibilità di conciliare l'esistenza di Dio e l'esistenza del male; dall'altra il cristianesimo che pone Dio proprio a partire dalla sofferenza.

Fonti

BERDJAEV  Nikolaj Berdjaev, La concezione di Dostoevskij, TO:Einaudi, 2001

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