Conclusioni

Di tutto quello che abbiamo detto qui sopra, risulta chiaro che il pensiero campanelliano nel suo complesso è contenuto in nuce nell'operetta utopica La città del Sole. Molti aspetti si trovano ancora "allo stato embrionale", su molti punti il filosofo esita ancora, ma l'orientamento dell'evoluzione futura è già chiaramente indicato. E l'opera tutt'intera è dominata dall'ansia di tradurre il garbuglio degli ideali giovanili in qualcosa di più sistematico, di più concreto, ma anche di più ortodosso.

Campanella utopista ? Ma cos'è un' "utopia" ? L'utopia (outopoV, ciò che non ha nessun posto, non esiste) può concernere sia il fine, sia i mezzi : oppure la società ideale descritta è in se impossibile a realizzare, oppure essa è possibile, ma non può esser realizzata sul momento, perché i tempi non sono ancora maturi : da Platone a Marx, tutte le utopie appartengono o all'uno o all'altro tipo. Intanto è indubbio che nello spirito dell'autore, La città del Sole non è un'utopia né nell'uno, né nell'altro di questi due sensi. E il Campanella era in un modo il contrario di un'utopista, perché c'è sempre in lui questa tendenza quasi patologica di progettare quello che lui immaginava idealmente essere "il bene" in un futuro quanto più vicino possibile, e di cercare intorno a lui i mezzi per realizzarlo. Per questo la Città del Sole va letta, non come un'utopia, ma come un messaggio profetico.

Campanella pensatore della Controriforma ? Qui la nostra risposta sarà e dev'essere più sfumata. Identificando religione naturale-razionale e cristianesimo di professione romana, e profetizzando la prossima diffusione universale e vittoria di questo, egli ha certo potentemente contribuito ad affermare lo spirito post-tridentino. Ma non si deve sottovalutare l'originalità e l'autenticità del suo pensiero, soprattutto rispetto al clima di conformismo e d'ipocrisia che a poco a poco si è generalizzato durante la prima metà del Seicento. Né è trascurabile la profonda vena sensualistica di esso, che traspare perfino nelle sue opere più ortodosse, e senza dubbio per questo egli non ha mai potuto levarsi d'addosso la diffidenza delle autorità religiose.


© Karl STAS 1998-1999. This document is not to be cited without the written permission of the author.

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