RITORNO ALLA DEMOCRAZIA

di Massimo Galanti

L'opposizione sembra incapace di esprimere altro che non sia un gran starnazzare.

Starnazzano i capi protempore dell'Ulivo, Fassino e Rutelli, starnazzano i capi del sindacato Rosso e di quelli di contorno. Starnazzano pure alcuni grandi industriali che, dimenticando di essere i proprietari indiscussi della quasi totalita` della stampa nazionale, sproloquiano, pro domo loro, sul pericolo che corre oggi la liberta` d'informazione. Novelle oche capitoline, gli oppositori fan chiasso per avvisare il Popolo dell'incombente pericolo rappresentato dal Governo di centrodestra che vuol mettere la mordacchia ai mezzi d'informazione e riportare i lavoratori a condizioni vittoriane.

E` tale il pericolo che corre la liberta` d'informazione che tuttora Biagi e Santoro possono continuare tranquillamente ad offendere e calunniare il Capo del Governo Italiano e tutti quegli Italiani che hanno votato per la Casa delle Liberta`, usando la televisione pubblica. Gli unici che avrebbero il diritto di lamentarsi sono proprio quei cittadini costretti a pagare il canone per essere calunniati.

Se questa non e` violenza, comprendiamo perche` i no-global quando assaltano i negozi e bruciano le camionette della polizia si dice che hanno partecipato ad una manifestazione pacifica.

In preda ad attacchi virulenti di vittimismo troviamo invece molti magistrati che sono arrivati a proclamare un grande sciopero contro il progetto di riforma del Governo. Costoro si strappano le vesti urlando ai quattro venti ogni qualvolta viene messa in discussione la la loro capacita` a rendere giustizia a tutti quegli sfortunati Italiani che in modo piu` o meno grave hanno subito un torto.

Bisogna premettere che l'ideologia cattocomunista imperante in Italia considera vera vittima piu` il perpetratore che non l'offeso, di conseguenza e` quest'ultimo a doversi difendere, ed anche a vergognarsi nel caso dovesse appartenere ad una classe economica privilegiata. L`autore del fatto delittuoso invece, nel caso che per fortunate ed eccezionali circostanze venisse scoperto e condannato, prontamente verrebbe rilasciato onde potersi riabilitare e commettere altri crimini.

Eppure la Costituzione dice chiaramente che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. Ma se la pena non la sconta, come fara` a rieducarsi? Circola in Italia una strana idea del pentimento, un po` piagnona, di chiara origine cattocomunista, per cui il pentimento esige il perdono ed estingue il delitto e quindi la pena. Il pentimento cristiano e` ben altra cosa.

Non e` un mistero che molti magistrati, figli del '68, abbiano un'opinione classista della nostra societa` e vorrebbero considerare la giustizia come un mezzo, molto soggettivo, per rimediare alle ingiustizie sociali se non addirittura da usare per combattere il "sistema".

L' ipocrisia con cui si afferma che un magistrato quando deve indagare o giudicare prescinde dai propri convincimenti politici o filosofici puo` essere solo un indice del livello di gesuitismo che ha raggiunto il nostro Paese.

Inoltre bisognerebbe avere il coraggio di dire che se in qualsiasi altro apparato pubblico o privato l'efficienza fosse cosi` bassa, definita nel caso della Magistratura come rapporto fra casi risolti ed irrisolti in un ragionevole lasso di tempo, senz'altro i funzionari di quell'apparato sarebbero un po` piu` cauti con i loro discorsi o prese di posizione.

Nell'Ordine dei Magistrati sembra purtroppo prevalere invece l'arroganza e l'impunita`. Forse perche` qualcuno pensa che tale Ordine sia un un Potere dello Stato. Evidentemente solo in Italia si puo` immaginare che un(a) giovane poco piu` che ventenne, solo perche` bravo(a) e studioso(a) e solo per il fatto di aver vinto un concorso pubblico, possa diventare, sic et simpliciter, un Soggetto del Potere dello Stato. Meglio sarebbe allora, se questa fosse l'opinione, far eleggere i magistrati direttamente dal Popolo, unico soggetto cui, secondo la Costituzione, appartiene la Sovranita` e quindi la facolta` di delegare il Potere.

La riforma della Magistratura e` lungamente dovuta e necessaria ed e` dovere imprescindibile della Casa delle Liberta`, di fronte ai propri elettori, portare a buon fine questa riforma.

C'e` da chiedersi perche` organizzazioni sindacali, grandi industriali, magistrati, cosiddetti intellettuali, partiti della sinistra facciano tutto questo gran baccano e vittimismo, apparendo quasi desolati di non potere chiamare in loro soccorso gli eserciti stranieri, come si usava fare fino a non troppo tempo fa, per liberare l'Italia da quegli squadristi della Casa delle Liberta`.

Si vuol dare l'impressione di un Italia divisa ed in preda al caos, e non passa giorno che tale giudizio non venga trasmesso, con gran danno, ai nostri amici d'oltralpe. Ci si chiede quale sia il motivo di tale comportamento che, se perseguito fino in fondo, potrebbe essere disastroso per tutti gli Italiani.

La spiegazione puo` forse trovarsi nel troppo amore (sic) per l'Italia. Tanto grande questo amore che molti sono convinti che l'Italia sia loro proprieta` e si arrogano il diritto di decidere cosa sia utile e buono per Lei, considerando il giudizio dell'elettorato come fatto marginale di poca importanza.

Senz'altro e` cosi` per la Chiesa, che non ha mai rinunciato a credersi l'erede politica legittima di Roma. Senz'altro e` cosi` per i partiti della sinistra che, autoconvinti di aver liberato l'Italia dai Nazisti e di aver vinto la guerra, considerano che l'Italia sia una loro creatura avendola fatta rinascere.

In realta` oggi tutti costoro si trovano a difendere l'ultima spiaggia del loro potere. Anche molti, troppi, membri dell'elite considerano l'Italia come loro proprieta`, e gli Italiani come incolti e zotici sudditti con la stessa storica arroganza e disprezzo che i cosiddetti Signori hanno sempre nutrito per i loro compatrioti.

In Italia, sul finire degli anni sessanta, sull'onda dell'autunno caldo, della cosiddetta rivoluzione studentesca, sotto la minaccia delle prime imprese del terrorismo rosso, si e` cominciato a parlare di Costituzione Materiale come integrazione, se non in sostituzione di quella scritta. La Costituzione Materiale e` quella che sancisce un diritto di veto, di fatto, ai partiti della sinistra ed a quelle organizzazioni, corporazioni ed elite che ne accettano l' egemonia in cambio di privilegi.

A questo stato di cose molto hanno contribuito i pochi grandi industriali di cui disponeva l'Italia, la cui mentalita` e` sempre rimasta ferma al capitalismo familiare e che han sempre impedito lo sviluppo di quel capitalismo sociale e quindi del libero mercato tipico delle societa` occidentali piu` avanzate.

L'aver voluto mantenere il potere industriale e finanziario nelle mani di pochissime famiglie, ha portato ad uno sviluppo capitalistico asfittico, incapace di sopravvivere senza l'aiuto dello Stato. Stato che quindi si e` sempre piu` identificato nel Grande Capitale, nelle Grandi Organizzazioni Sindacali e soprattutto nei due Grandi partiti di massa. In questa situazione il ruolo del Parlamento e` diventato sempre piu` marginale limitandosi alla registrazione notarile di decisioni prese in altra sede.

La situazione e` andata peggiorando con la sconfitta del Comunismo Sovietico. La sconfitta del Comunismo reale invece di rafforzare il ruolo politico di coloro che avevano sempre difeso la Liberta`, la Democrazia ed il libero mercato, ha portato quasi ovunque al potere proprio gli ex-comunisti alleati con i partiti della sinistra democratica e sostenuti da quelle elite che vedevano nel vero libero mercato, non quello a parole, un pericolo per le loro posizioni dominanti.

Eliminata la minaccia dell'Imperialismo Sovietico, anche la sinistra democratica si e` sentita piu` libera di attaccare il sistema liberale capitalista proponendo un non meglio definito nuovo ordine socialista mondiale senza piu` confini, garante di pace e solidarieta`. Era questa la nebulosa Terza Via dei vari Prodi, Amato, Veltroni e D'Alema. Nella realta` questa famosa Terza Via non e` mai andata al di la` delle generiche affermazioni di principio, mentre sul piano del potere e` stata appunto caratterizzata dalla Grande Alleanza fra Grande Finanza, Grande Burocrazia Nazionale ed Internazionale, e partiti della sinistra. Unico cemento ideologico capace di scaldare gli animi di masse di giovanissimi e di pensionati, la solidarieta` piagnona dei cattocomunisti.

Ed e` con i cattocomunisti, nemici dichiarati del sistema occidentale, che si son dovuti alleare i partiti della sinistra, con effetti catastrofici per il loro peso elettorale odierno, e che saranno ancor piu` catastrofici per il futuro. Con nulla da proporre, se non generiche affermazioni di principi, con strane ed innaturali alleanze che vanno dai grandi Capitalisti alla Chiesa terzomondista ai giovani Antiglobal, non c'e` da meravigliarsi che il mondo variegato della sinistra trovi un punto d'incontro nella solita invettiva contro la Destra Reazionaria e Fascista.

Non c'e` neppure da meravigliarsi che la loro vaga proposta, dettata dalla sinistra cattocomunista, di un indefinito mondo multiculturale, la cui sola base e` un' eguaglianza povera e stracciona negatrice di qualsiasi individualita`, possa mettere paura a molti elettori, che nel timore di perdere la propria` identita`, protestano votando per partiti della cosiddetta estrema destra.

L'identita` di un popolo, come quella di un individuo, e` data dalla propria memoria, dalla propria storia. Senza memoria non vi e` coscienza e quindi non vi e` l'uomo. Tentare di eliminare questi attributi essenziali per il mantenimento dell'individualita` puo` essere utile a chi si nutre di solo potere, ma per farlo bisogna usare la forza, perche` il senso della propria individualitā č, nell'uomo forte, come l`istinto di conservazione.

In questo contesto s'inquadra il problema dell'immigrazione selvaggia senza regole, che molte associazioni, tipo la Caritas, e molti movimenti politici ed ideologici nemici dell'Occidente, vedono come una grande opportunita` per cambiare il sistema, mentre i popoli occidentali la soffrono istintivamente come un attacco alla loro identita`.

La sinistra, gesuiticamente, non ha il coraggio di proporre alternative al sistema (che sarebbero senz'altro rigettate dal corpo elettorale) e quindi starnazza contro pericoli immaginari, ignorando nel contempo le vere paure ed aspirazioni della gran maggioranza dei cittadini.

Gli Italiani hanno dato la loro fiducia alla Casa delle Liberta` nella speranza che effettivamente con il suo Governo esca rafforzata la centralita` dell'Individuo, la sua Liberta`e la vera Democrazia. Democrazia che puo` svilupparsi solo attraverso il ritrovato ruolo del Parlamento. Corporazioni, associazioni o vaghe entita` quali la cosiddetta societa` civile, devon limitarsi ad essere luoghi e momenti di discussione, non certo di decisioni, perche` la volonta` popolare si puo` esprimere solo nel Parlamento.

Finche` il Parlamento agira` con coraggio e dignita`, geloso delle proprie prerogative, conscio della propria Unicita`e dei propri doveri e diritti che nessun altra entita` puo` permettersi di avocare, finche` cio` avverra`, la Liberta` e la Democrazia non correranno alcun pericolo. Se il Parlamento, per paura, si pieghera` al ricatto dei vari starnazzatori, vuol dire che avra` tradito il Popolo condannandolo sia per scelta propria sperando in un male minore, sia per scelta altrui tramite l'azione di forti centri di potere, ad un futuro carico di arbitrii e prevaricazioni.

Pagina successiva

Sommario Pagina di copertina Commenti alla Redazione

Hosted by www.Geocities.ws

1