BUON NATALE!

Cari amici de "L'ITALIA",

eccoci ancora una volta insieme per scambiarci gli auguri natalizi, e per fare il punto sulla nostra attivit�. Sono ormai sei anni che l'Osservatorio cerca di dare una visione delle cose italiane elaborata da chi, per ragioni di lavoro, si trova ad osservarle dall'estero, avendo quindi a disposizione altri riferimenti che non siano solo quelli prospettati dai media italiani.

Un impegno che cominci� come una sfida. Vale la pena di ricordare che l'Osservatorio � nato nell'aprile del '96 quando, con la sconfitta elettorale del Polo per le Libert�, il sogno dell'Italia nuova e rigenerata, quale si era prospettato due anni prima, sembrava dissolversi tra le mani di vecchi mestieranti della politica, magistrati d'assalto e Grande Capitale.

"Una voce nel deserto" ci eravamo definiti poco pi� di un anno dopo, "visto l'inaridimento e la desolazione cui diciotto mesi di governo dell'Ulivo hanno ridotto il Paese", e anno dopo anno, ad ogni appuntamento con questo editoriale natalizio, ci vedevamo costretti a constatare il continuo inarrestabile declino del nostro Paese, in mano ad una classe politica incapace di capire le trasformazioni storiche in atto.

Dovevamo constatare cos� la povert� crescente, la criminalit� senza pi� freni, la disoccupazione cronica, una pressione fiscale al limite del parossismo, che drenava le risorse indispensabili per il rilancio dell'economia e delle infrastrutture: insomma, un'Italia lanciata a precipizio verso il Terzo Mondo.

Una sfida dunque per chiunque si identificasse con gli ideali di rinnovamento e di libert� introdotti dal Polo, restandovi fedele nei momenti in cui tutto sembrava perduto.

Ebbene, dopo sei anni di impegno e di coraggio, il 2001 ci ha portato quella soddisfazione e quella gioia che attendevamo dal lontano aprile 1996. Finalmente un Natale in cui, pur non dimenticando il recente passato, che con i suoi colpi di coda tenta ancora di provocare danni, possiamo guardare fiduciosi al nuovo anno ed a quelli a venire, consapevoli delle prospettive nuove che si sono aperte per l'Italia, e del positivo avvio del nuovo Governo, quale uscito dalle elezioni del 13 maggio.

Un Governo che, avendo rimpiazzato per via elettorale una classe politica che dominava incontrastata il Paese da cinquant'anni, si � lanciato all'attuazione del proprio programma elettorale, nel rispetto (finalmente!) degli impegni presi con gli elettori, cercando di ridare all'Italia quell'orgoglio e quella sicurezza che gli ultimi Governi e le vicende dell'ultimo decennio avevano fortemente incrinato. Orgoglio e sicurezza che, unitamente alla chiarezza di intenti ed alla capacit� di metterli in pratica, sta restituendo all'Italia il posto che le compete nel consesso europeo. Prova ne siano le reazioni scomposte ed (ipocritamente) allarmate di certi ambienti europei che di un'Italia allo sbando erano buoni profittatori.

Ringraziamo di cuore quanti, amici e lettori, ci hanno sostenuto nel nostro impegno in questi anni.

Un compito pi� impegnativo ci attende oggi, vista la diversa prospettiva politica con cui ci troviamo ad analizzare le vicende italiane e l'operato della nuova classe dirigente, cui ci accomuna la fiducia e la certezza nei valori e nei programmi che la ispirano. Compito continueremo a svolgere con lo stesso immutato entusiasmo di questi sei anni e a cui cercheremo di aggiungere anche un certo carattere propositivo, alla luce anche del ricostituito Ministero per gli Italiani all'Estero e delle prospettive aperte dalla nuova legge per il voto all'estero.

Siamo nati come "artigiani" dell'editoria politica in Rete, e tali intendiamo restare, nella nostra indipendenza e nella nostra particolare posizione di osservatori italiani all'estero.

A tutti voi che ci seguite e ci incoraggiate, un caloroso augurio di BUON NATALE e BUON ANNO!

Eros & Massimo

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