E no, non ci sto. La situazione � tragicamente peggiore. Magari si trattasse solo di incapacit�, trascuratezza e pancia piena, la realt� � che (finalmente) � in piena fioritura, e alla luce del sole, quel vero e proprio regime, le cui basi sono state pazientemente e accuratamente gettate negli ultimi venti anni appunto. E come ogni regime, anche questo getta cloroformio a piene mani, per mascherare l'occupazione del potere e procedere in souplesse all'eliminazione del dissenso. Altro che inefficienza!
Da circa vent'anni la stategia del PCI/PDS, in combutta con la sinistra DC (chiamalo compromesso storico o cattocomunismo, come vuoi) � stata quella di occupare in silenzio tutte quelle posizioni che avrebbero consentito da un lato di minare alla base il sistema vigente, e dall'altro di costituire le strutture portanti per sostenere ed imporre un nuovo regime, nel momento in cui la Storia ne avesse offerto l'occasione.
E' stato cos� che "Magistratura Democratica", con abili mosse e sapiente regia, si � impossessata delle Procure, condizionando poi il CSM e la Corte Costituzionale; � stato cos� che il PCI si � insediato a livello locale in tutte quelle posizioni di sottogoverno, apparentemente di secondo piano, ma che consentivano il controllo di Enti e Associazioni; cos� la sinistra ha occupato interamente il settore dell'editoria, rendendo impossibile la stampa di opere "non allineate" (e creando il mito che la "cultura " � di sinistra); analogamente con l'occupazione delle redazioni di tutti i maggiori quotidiani (tranne uno) e periodici italiani, e la gestione come "cosa nostra" di una rete pubblica RAI, onde imporre un unico punto di vista; cos� con l'impedire di fatto inserzioni pubblicitarie sui periodici non allineati che (ben raramente) tentavano di emergere, onde strozzarli economicamente e costringerli alla chiusura; cos� con l'occupazione di quegli Enti, ancora una volta apparentemente secondari, teatrali, del Cinema ecc, che consentivano di controllare i finanziamenti statali onde indirizzarli a senso unico ed impedire l'emergere di voci diverse; e via elencando.
Tutto questo � stato reso possibile, lo sai, primo dalla dabbennagine della DC che, in cambio della gestione ufficiale del Potere e mano libera nel saccheggio dello Stato e del territorio, ha consentito al PCI l'occupazione di spazi smisurati e la gestione delle relative economie; secondo dal sostegno e l'accordo della Grande Finanza italiana che, col suo tradizionale alto senso dello Stato, lasciava fare e anzi finanziava questo andazzo, avendone in cambio libert� completa di manovra e "delega" alle decisioni di politica economica.
La validit� della strategia messa in atto si � rivelata in tutta la sua potenza quando Craxi, col
sostegno distaccato di Andreotti, ha tentato per la prima volta di rompere questo patto scellerato capitale/PCI/sinistra DC:
Milano si � messa in moto per distruggere il Cinghialone e ridimensionare il PSI (che
stava crescendo troppo ai danni del PCI) e contemporaneamente, percepita ormai la debolezza del
sistema, si � messa in moto Palermo, onde distruggere Andreotti e la "sua" DC, con l'uso
disinvolto di Mafia e Antimafia. Non entro nel merito dell'ipocrisia associata alle due manovre, o meglio
dell'unica manovra a tenaglia, essendo tutto ormai sufficientemente noto e, ahim�, cronaca quotidiana,
e anche perch� non direttamente oggetto di queste considerazioni sul regime che � in corso di instaurazione.
Il precipitare delle vicende degli ultimi anni ha poi consentito di rafforzare questo "Stato ombra"
forse al di l� e pi� rapidamente di quanto pensavano gli strateghi, sino alla presa ufficiale del Potere
del 21 aprile: dal crollo inaspettato del sistema DC/PSI all'occupazione del Quirinale grazie alla
presunta emergenza per le stragi Falcone/Borsellino. Anche grazie a questo rafforzamento � stato
possibile "chiudere" in qualche modo l'imprevisto "incidente " Berlusconi, ultimo ostacolo, inaspettato,
sulla via del Potere.
Comunque sia andata il 21 aprile e qualunque siano le responsabilit� del Polo per quella sconfitta,
resta il fatto che quello "Stato ombra" ora si identifica col Potere, e gestisce questo Potere secondo
i suoi schemi. Che per noi hanno il nome ben preciso di "regime", con tutte le caratteristiche
connesse.
A cominciare dal cercare di tappare la bocca ai dissidenti "legali", cio� all'opposizione
parlamentare. Naturalmente non dichiarandola fuorilegge, ma recidendo alla base le sue possibilit�
di comunicazione. Gli avvenimenti sono sotto gli occhi di tutti.
L'occupazione selvaggia di tutti gli spazi RAI fa s� che ogni traccia dell'opposizione venga cancellata
(per sentire le dichiarazioni del leader dell'opposizione non c'� che Emilio Fede -sia benedetto il suo coraggio-).
Il tentativo di sottrarre una (per cominciare) rete a Mediaset sia strozzandola sull'unica fonte di reddito, la
pubblicit� (per non parlare delle vicende giudiziarie al momento del collocamento in Borsa), sia
inventando assurdi limiti alla crescita di un'azienda (in spregio alla volont� popolare espressa tramite
referendum, ed in contrasto con la normativa comunitaria sulle posizioni dominanti, che pone limiti
ai monopoli raggiungibili per acquisizione di Societ� concorrenti e non certo per crescita di merito e capacit�)
� diretto a colpire a livello personale il leader dell'opposizione, l'uomo nuovo in grado di ostacolare la presa ed il
consolidamento del Potere.
Sull'uso della Magistratura come strumento di lotta politica � superfluo
dilungarsi.
E che dire di certi procuratori che annunciano di voler aprire inchieste su crimini compiuti dai nazifascisti nel
1944/45, onde ricreare una sensibilit� "antifascista" che dia un collante ad una maggioranza scollata
e sgangherata, quando ai giorni nostri questi brillanti investigatori non riescono a risolvere il 90% degli
omicidi ed il 98% dei furti, per non parlare dei sequestri...
Finisco, perch� mi vengono i brividi, citando la sceneggiata dei pentiti, credibili e premiati quando testimoniano
dei baci di Andreotti, disinformatori da "rieducare" quando attestano di non saperne nulla.
Il tutto sotto lo sguardo ormai silenzioso del Quirinale e con i soliti noti all'assalto dei beni pubblici da privatizzare.
Ecco, sono questi gli episodi sui quali, e attraverso i quali, gli apparati del Potere spargono cloroformio, ammantato di buonismo, europeismo, solidarismo e baggiannate varie, e sono queste le situazioni a cui purtroppo gli Italiani non reagiscono, situazioni di cui non sembrano apprezzare la gravit�, n� il quadro generale in cui si inseriscono e che ho cercato qui di delineare.
Tu parli di "rassegnato fatalismo" perch� hai visto gli Italiani che non si "adirano" nemmeno pi� davanti alla mostruosit� dei cani randagi e di altri soprusi, ma qui si tratta di ben altro. Si tratta di organizzare un'opposizione per abbattere questo Sistema/Regime che ha occupato lo Stato ed il Paese, e non � certo solo con gruppetti spontanei, per quanto volonterosi, che lo si potr� fare, n� affidandosi ai "lumbard" che, oggi come oggi, puntellano di fatto il regime, offrendogli lo spunto per un ipocrita fronte popolare antisecessionista.
No, quello che serve � che l'opposizione (che, non dimentichiamo, � paradossalmente costituita dalla maggioranza degli elettori) si svegli e ritrovi quella voglia di lottare che appena due anni fa aveva riportato l'entusiasmo e la fiducia negli Italiani, facendo della riforma totale delle Istituzioni la propria bandiera, senza lasciarsi trascinare nelle paludi delle bicamerali, delle maggioranze variabili, delle convergenze al centro, e senza scendere a compromessi, che la gente mostra di non apprezzare.
Non so se Berlusconi ed il Polo si presentino oggi in queste condizioni (o per lo meno cos� appaiono) per stanchezza, per incapacit�, per minacce e ricatti (tutto � possibile in questa benedetta Italia) oppure perch� in realt� stanno vivendo la fase post-Dunkerque e preparano alla grande (...) i mezzi per lo sbarco in Normandia: certo � che siamo ridotti veramente male se le speranze di resistenza devono essere affidate, per disperazione, alle ronde, alle leghe antifisco e addirittura alle camicie verdi e se i "mezzi" per lo sbarco in Normandia devono essere costituiti da certe bagnarole dai nomi pomposi di Pivetti, Di Pietro o Segni, come qualcuno continua a suggerire.