EUROPANICO

di Monello

La parola d'ordine di Prodi & C. era una sola ed inequivocabile: Vincere e vinceremo! Il destino imperiale dell'Euro era inequivocabilmente segnato. L'Euro, novella cornucopia, avrebbe portato felicita' e benessere a tutti, oltre a permettere finalmente al nostro caro Ciampi, dopo ottant'anni d'attesa di potersi chiamare finalmente "cittadino europeo".

Peccato -apriamo una parentesi- che i poveri "cittadini europei" di quest'Europa bancaria e burocratica, cittadini veri, di quelli che per vivere devono emigrare, appena vengono scoperti non in regola con i permessi di soggiorno e di lavoro, per esempio in seguito alla perdita del lavoro, vengano rispediti immediatamente indietro con famiglia e bagagli verso le loro "patrie nazionali". Beato Ciampi che e' cittadino europeo, perche' gli altri comuni mortali rimangono invece dei semplici ospiti in terra straniera. E lo rimarranno nonostante i nostri reggitori, inguaribili ed incapaci buffoni, si trastullino nello stilare vuoti proclami quali la carta dei diritti dei cittadini, o qualcosa del genere.

Ma e' dei destini imperiali dell'Euro che volevamo parlare. "Spezzeremo le reni al dollaro", continuarono a proclamare i soliti Prodi & C. quando le cose cominciarono a mettersi male. Ora siamo arrivati al bagnasciuga e l� senz'altro, dissero, fermeremo l'avanzata dell'odiato dollaro.

Il dollaro, simbolo del Paese che, colpa imperdonabile, ha sconfitto il Comunismo, e simbolo di un'economia che si ostina caparbiamente, fors'anche stupidamente, ad andare bene. Eppure i nostri grandi economisti di sinistra continuano a giurare, o a sperare, basandosi naturalmente su argomenti assolutamente scientifici, quasi marxistici oserei direi, che il crollo e` imminente ovvero inevitabile.

Invece, sfidando l'evidenza scientifica, l'inflazione americana si rifiuta di salire, e l'economia continua a macinare record. Puo' forse sbagliare qualcuno dei nostri esimi "Professori"? Impossibile, sono gli americani che camminano su una sottile lastra di ghiaccio senza neanche saperlo. Ora anche il bagnasciuga e' superato. L'Euro diventa la burletta della finanza internazionale, anche il Rublo rivaluta rispetto all'Euro!

Ed infatti e` questa l'atroce verita`: non �, o almeno non e` solo colpa del buon andamento dell'economia americana, ma e` proprio l'Euro che fa pena di per s�. Quando l'Euro aveva raggiunto la parita' con il dollaro, il nostro Prodi (oggi loro fortunatamente) aveva dichiarato, in risposta alle preoccupazioni di molti, che lui era tranquillo, anzi tranquillissimo. Ora, di fronte alla continua discesa dell'Euro, anche quel povero cristiano del nostro Presidente del Consiglio "pro tempore" comincia a dirsi "preoccupato".

I grandi Professoroni del Centro-Sinistra ci mettono sempre qualche mese, se non qualche anno, per cominciare a preoccuparsi. Cosi` e` stato per l`immigrazione selvaggia che colpisce il Paese. Fino a qualche mese fa era "un dono del Signore", e quindi porte aperte a tutti, oggi e` un fenomeno che bisogna assolutamente tentare di tenere sotto controllo perche` sta sfuggendo di mano. Cosi` e` stato per la criminalita`: dopo aver negato per anni un suo aumento, ora in vista delle elezioni tutti si sentono un po` sceriffi. Cosi` e` stato per le tasse troppo alte che soffocano l`economia: oggi i nostri illustrissimi Professoroni scoprono che una riduzione delle tasse e` essenziale per una solida ripresa economica.

Per scoprire le frescacce del marxismo-leninismo ci hanno messo un bel po` di tempo in pi�, ma grazie a Dio oggi ci stanno arrivando, anche se ci son sempre i recidivi. Oggi quindi scoprono che l'Euro e` eccessivamente debole, che forse c'e` qualche problema. Poi improvvisamente la svolta. Dal bel faccione sorridente e giulivo di Prodi alle facce seriose e preoccupate dei banchieri centrali.

Ed ora, poiche` nonostante l'assistenza delle Banche centrali americana e giapponese l'Euro continua a scendere, ci si sta avvicinando inevitabilmente al finale classico, patetico e meschino come tutti i finali di questo tipo, ovvero: panico e ricerca del colpevole. Forse che il colpevole possa essere la vuota ed arrogante stupidaggine della classe dirigente europea?

Pretenderemmo troppo pensando ad un riconoscimento di colpa collettivo, sara` invece sufficiente il sacrificio di uno solo di loro, magari quello del Superbanchiereeuropeo. Un sacrificio che purtroppo pero` non salvera` ne` l'euro ne` noi.

L'Euro e' stata un'invenzione politica francese per bilanciare l'inevitabile espansione germanica verso l'Est europeo. Poi come spesso accade la cosa e` finita in mano ai soliti incapaci, fra cui gli economisti politici, i sognatori, quelli con le visioni, ed i buoni. Gia` a questo punto il disastro era inevitabile. Poi, sempre per motivi politici, hanno accettato di far entrare nell'Euro paesi fragilissimi dal punto di vista politico-finanziario, come l'Italia. Il risultato e` stato una crisi di fiducia che non accenna ancora a finire.

Chi salvera' gli Europei? Per fortuna almeno noi abbiamo Rutelli che � meglio di Amato, che infatti si e' fatto da parte, felice di cedere lo scettro ad uno piu' intelligente, piu' bravo, piu' capace e piu' bello di lui. Anche se bisogna dire che alla recente "Convention" dell'Ulivo, il nostro aveva proprio l'aspetto di un topino triste, non proprio felice di cedere lo scettro al Grande Piacione. Mah, chiss� chi glielo ha fatto fare, o meglio chi glielo avra' ordinato.

Eppure lui, Amato, era senz'altro gia` meglio di D'Alema, infatti non avrebbe avuto senso sostituire D'Alema con uno peggio di lui, a meno che l'Ulivo non sia animato da turpe masochismo (anche se, avendo scelto Rutelli, qualche dubbio puo` sempre nascere). Ed infine come si potrebbe sostenere che D'Alema fosse peggio di Prodi? E quindi, se non era peggio, era senz'altro meglio. A parte che essere peggio di Prodi sarebbe stato difficile per chiunque.

Or dunque basta con il panico: oggi abbiamo Rutelli che, da quanto abbiamo scritto, logica vuole che sia il meglio del meglio che ci sia. Ovvero er mejo der mejo. Se aveste dei dubbi, chiedetelo ai Romani (a vostro rischio e pericolo naturalmente).

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