Tre settimane fa pensavo si trattasse di uno scherzo che qualcuno voleva giocare al "povero" (si fa per dire) sindaco di Roma. Oggi e' piu' che evidente che lo scherzo vorrebbero farlo ai "poveri" (alla lettera) italiani. E' proprio vero: "er sindaco piacione" sta per essere incoronato candidato ufficiale della sinistra e dei ruderi di quello che un giorno fu il centro.
Logica voleva che il candidato dei catto-comunisti fosse la controfigura di Craxi, ma questa e' stata presto smascherata dal Di Pietro nazionale, che, offesissimo per l'affronto subito, ha deciso, per ora, di correre da solo, senza nemmeno l'aiuto di Massimo D'Alema e delle sue truppe mugellate.
C'e' comunque molta incertezza. L'unica cosa certa al momento, e' la disperazione dell'Avvocato, che teme, giustamente, che la competizione fra i campioni all'olio d'ulivo, faccia vincere l'elezioni al Cavaliere Nero. Noi, forse piu' ingenuamente, credevamo che gli ex-Ulivo dovessero perdere l'elezioni per aver ridotto gli italiani in questo stato. Ma evidentemente le ragioni dell'economia dei pochi, sono molto piu' importanti dell'economia, malandata, dei molti.
Sicuri della smemoratezza storica dei giornalisti della grande stampa (ma si sa, tutti teniamo famiglia o meglio Famiglie, possibilmente Grandi) quelli della maggioranza hanno tentato di far passare l'ex dottor sottile per il grande professore che, novello Cincinnato, a fatica lascia il suo campicello dove coltivava affezionati Studi, per accorrere al richiamo della Patria. Che fatica lasciare il piacere di una vita semplice dedicata all'insegnamento solo perche' il dovere, pesante e talvolta crudele, ci chiama.
Ma ecco che con la sua mancanza di raffinatezza e sensibilita' irrompe sulla scena, ancora una volta, quel rompiscatole dell'ex PM, il quale sara' quel che sara', ma molte volte c'azzecca. E si domanda, alla Biagi: "Ma lei caro Professore, quando imperversava Craxi, ed il CAF, ed il debito pubblico, e la corruzione, ed il finanziamento illecito ai partiti, dov'era?"
E dove volete che fosse stato? Al governo naturalmente. E prima come consigliere dello stesso Craxi, e poi come ministro del Tesoro ed infine, su suggerimento, o delega, dello stesso Craxi, in qualita' di Primo Ministro. E fra un incarico e l'altro ha trovato pure il tempo di fare il vice segretario del PSI. E non si e' mai accorto di niente. Ma come! Tutti rubavano, tramavano, finanziavano illegalmente e lui non si e' accorto mai di niente. D'altro canto non era il solo.
Anche Prodi, Ciampi, e Scalfaro non si sono mai accorti di niente. E mica perche' in quegli anni fossero in vacanza al mare, anzi c'era chi stava al Governo, chi alla Banca d'Italia, chi a dirigere importanti enti pubblici economici, eppure mai una parola contro, mai una filippica sulla corruzione della politica, mai una voce contro il debito pubblico galoppante. Ed oggi, giustamente, grazie a media servili ed allineati, ci vengono presentati come i salvatori della Patria. Ma perche' il sindaco di Roma, che gia' tanta prova di se' ha dato nel governare la citt�? C'era uno che diceva: " Ne puoi fregare tanti (i Romani) due volte, ma non tutti (gli Italiani) sempre" (o forse non diceva proprio questo ma qualcosa del genere).
Si puo' pensare che per non rimanere disoccupato -non si puo' essere sindaco piu' di due volte- ed essendo il posto di Presidente della Regione Lazio gia' occupato, non rimanesse altro che la Presidenza del Consiglio. In fondo Ciampi ha rimediato la Presidenza dello Stato, mentre Prodi si e' potuto riciclare alla Presidenza della UE anche se da li' stanno tentando disperatamente di rifilarcelo.
Rimane comunque il problema del Dottor o Professor Sottile, dove mandarlo? Se dovessero decidere solo gli Italiani saprebbero bene dove, ma dovendo essere una scelta lasciata ai politici e' meglio non sperare affatto in tale possibilita'. All'UE c'e' gia' Prodi. Comunque agli stranieri e' difficile, per quanto si possa credere, rifilare due patacche di seguito. Che il Professor Sottile possa ritornare al suo orticello e' solo propaganda: gia' una volta infatti, correva l'anno 1993, aveva promesso di ritirarsi dalla politica ed ecco il risultato.
Comunque, abbandonato il Professor Sottile al suo destino, rimane sempre il problema di recuperare Di Pietro, il quale probabilmente si accontenterebbe della candidatura ufficiale di tutto l'ex-Ulivo a Presidente del Consiglio. Insomma un bel pasticcio per il povero centrosinistra. Dove rimediare un candidato credibile?
In fondo un candidato ce l'hanno: Walter l'Africano che e' anche il piu' buono degli Italiani, che piu' buono di cosi' si muore. C'e' gia chi pensa di beatificarlo insieme a Papa Giovanni ed a Pio IX (a proposito ma perche' quest'ultimo e' stato beatificato?). Ma il giovine Walter e' stato comunista, forse in cuor suo lo e' ancora, chi lo sa?
E quelli del centro, che sono furbi, pensano che presentare un ex-comunista faccia scappare i benpensanti. Meglio un bel candidato centrista di facciata. Insomma come ai bei tempi, quando chiedevano i voti a destra per poi intendersela con la sinistra. Certo il buon Castagnetti, con il sorriso di chi se n'intende, ci dice che i comunisti non esistono piu', che sono solo un'invenzione elettorale del Cavaliere, facendo intendere che Cossutta e Bertinotti sono solo dei burloni oppure son due che non sanno quel che dicono.
Io non ho mai capito infatti perche' ci si ostini a volersi chiamare comunisti o a voler rifondare il Partito Cominista quando in realta' non si e' comunisti in quanto, a sentir Castagnetti, i comunisti non esistono piu'. Mi piacerebbe sentire come si sentono i poveri Cossutta e Bertinotti a non esistere. Forse loro non sono a conoscenza di questo loro triste stato: qualcuno dovrebbe essere cosi' gentile da dirglielo. Comunque anche se i comunisti non esistono Castagnetti preferisce non candidarli.
Chi ci capisce qualcosa e' bravo.
Insomma un bel rompicapo per il centro-sinistra, ma soprattutto una bella sofferenza per l'Avvocato, che forse gia' pensa che stavolta andra' a finir male.
Vuol dire che una volta tanto andra' bene agli Italiani.
