EDITORIALE

"L'OSSERVATORIO POLITICO ESTERO"
COMPIE QUATTRO ANNI !

Eccoci qua a festeggiare il quarto compleanno del nostro Osservatorio, in compagnia dei nostri affezionati lettori.

Eravamo agli albori di Internet in quel maggio 1996 quando, dopo il ribaltone del '94 e l'interregno di Dini, iniziava per l'Italia la tragica (oggi possiamo dirlo come constatazione "a posteriori") esperienza del PCI/PdS nel Governo dapprima e alla guida del Governo poi.

Eravamo solo agli albori di Internet dicevamo, e non era immediato prevederne gli sviluppi di questi anni, ma una felice intuizione ci fece intravvedere la possibilit� di utilizzare questo mezzo per mantenere e diffondere delle voci libere, senza possibilit� di condizionamenti. Intuizione tanto pi� felice in quanto allora sarebbe stato difficile immaginare fino a che punto questi signori avrebbero poi imposto il loro giro di vite sulla libert� di informazione.

Siamo stati tra i primissimi, forse i primi addirittura, ad utilizzare Internet per una rivista on-line dedicata alla politica italiana (nessun quotidiano era ancora on-line!), ed anche ora che la rete abbonda di giornali e riviste di ogni tipo, crediamo che il carattere originale e distintivo del nostro Osservatorio sia sempre valido.

Come avrete potuto constatare, l'Osservatorio ha mantenuto i suoi caratteri originali di semplicit�, schiettezza e prevalenza dei contenuti sulla forma grafica, e soprattutto quello stesso entusiasmo redazionale e quella caparbiet� con cui iniziammo quattro anni fa a scrivere dell'Italia, vista con l'occhio disincantato e libero di chi ha la ventura di guardarla (e l'orgoglio di rappresentarla) dall'estero.

Di tutto questo ringraziamo in primo luogo i nostri affezionati lettori e quanti ci hanno sinora incoraggiato e pubblicizzato.

In questi quattro anni molte vicende hanno caratterizzato l'Europa e l'Italia, con un bilancio per quest'ultima che ci sembra davvero catastrofico. Su alcune di queste vicende abbiamo ripetutamente azzardato commenti contro-corrente, e previsto conseguenze ben diverse da quelle che la propaganda di Regime proponeva e che, ci sembra, anche il Polo evitava di controbattere per timore di impopolarit�, come ad esempio il forzato ingresso della Lira nella moneta unica europea (conseguenze purtroppo puntualmente verificatesi).

Pi� che essere fieri di queste previsioni, siamo oggi contenti nel vedere che il Polo delle Libert� ha ritrovato la grinta del '94 e compreso che con la contrapposizione netta ed il coraggio delle proprie convinzioni, ancorch� possano apparire impopolari, si vince, come le recenti esperienze elettorali hanno dimostrato.

Noi, nel nostro piccolo, continueremo ad esprimerci col medesimo impegno attraverso l'Osservatorio Politico Estero, con l'augurio che questo quinto anno possa finalmente vedere la fine del ciclo perverso e totalitario che ha bloccato lo sviluppo del nostro Paese, e l'inizio della fase di ricostruzione morale e materiale della societ� italiana.

Ancora grazie per la Vostra attenzione.

La Direzione

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